Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Levitico 24


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NOVA VULGATADIODATI
1 Et locutus est Dominus ad Moysen dicens:1 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo:
2 “ Praecipe fi liis Israel, ut afferant tibi oleum de olivis purissimum ac lucidum ad concinnandas lucernas candelabri iugiter.2 Comanda a’ figliuoli d’Israele che ti rechino dell’olio di uliva, puro, vergine, per la lumiera, per tener del continuo le lampane accese.
3 Extra velum testimonii in tabernaculo conventus parabit illud Aaron a vespere usque ad mane coram Domino iugiter, ritu perpetuo in generationibus vestris.3 Mettale in ordine Aaronne nel Tabernacolo della convenenza, di fuori della Cortina della Testimonianza, dalla sera infino alla mattina, del continuo, davanti al Signore. Quest’è uno statuto perpetuo per le vostre generazioni.
4 Super candelabro mundissimo parabit lucernas semper in conspectu Domini.
4 Metta del continuo in ordine le lampane in sul Candelliere puro, davanti al Signore.
5 Accipies quoque similam et coques ex ea duodecim panes, qui singuli habebunt duas decimas,5 Piglia, oltre a ciò, del fior di farina, e fanne dodici focacce, e cuocile; sia ciascuna focaccia di due decimi d’efa.
6 quorum senos altrinsecus super mensam purissimam coram Domino statues.6 E mettile in due ordini, sei per ordine, sopra la Tavola pura, davanti al Signore.
7 Et pones super ambas strues tus lucidissimum, ut sit panis in memoriale, incensum Domino.7 E metti dell’incenso puro sopra ciascun ordine; e sia quell’incenso per ricordanza di que’ pani, per offerta che si fa per fuoco al Signore.
8 Per singula sabbata mutabuntur coram Domino suscepti a filiis Israel; foedus sempiternum.8 Mettansi per ordine, ogni giorno di Sabato, del continuo, nel cospetto del Signore, quelle focacce tolte da’ figliuoli d’Israele, per patto perpetuo.
9 Eruntque Aaron et filiorum eius, ut comedant eos in loco sancto, quia sanctum sanctorum est ei de incensis Domini; iure perpetuo ”.
9 E sieno quelle per Aaronne e per i suoi figliuoli; ed essi le mangino in luogo santo; conciossiachè sieno cosa santissima, a lui appartenente dell’offerte che si hanno da ardere al Signore, per istatuto perpetuo
10 Ecce autem egressus filius mulieris Israelitis, quem pepererat de viro Aegyptio inter filios Israel, iurgatus est in castris cum viro Israelita.10 OR un uomo, figliuolo di una donna Israelita, ma di padre Egizio, che stava per mezzo i figliuoli d’Israele, uscì fuori; ed egli e un Israelita contesero insieme nel campo.
11 Cumque blasphemasset nomen et maledixisset ei, adductus est ad Moysen; vocabatur autem mater eius Salomith filia Dabri de tribu Dan.11 E il figliuolo della donna Israelita bestemmiò il Nome, e lo maledisse; laonde fu condotto a Mosè; or il nome di sua madre era Selomit, figliuola di Dibri, della tribù di Dan;
12 Miseruntque eum in custodiam, donec nossent quid iuberet Dominus.12 e fu messo in prigione, finchè Mosè avesse dichiarato ciò che se ne avesse a fare, per comandamento del Signore.
13 Qui locutus est ad Moysen dicens:13 E il Signore parlò a Mosè, dicendo:
14 “ Educ blasphemum extra castra, et ponant omnes, qui audierunt, manus suas super caput eius, et lapidet eum coetus universus.14 Mena quel bestemmiatore fuor del campo; e posino tutti coloro che l’hanno udito le lor mani sopra il capo di esso, e lapidilo tutta la raunanza.
15 Et ad filios Israel loqueris:
Homo, qui maledixerit Deo suo, portabit peccatum suum;
15 E parla a’ figliuoli d’Israele, dicendo: Chiunque avrà maledetto il suo Dio, porti il suo peccato.
16 et, qui blasphemaverit nomen Domini, morte moriatur: lapidibus opprimet eum omnis coetus, sive ille peregrinus sive civis fuerit. Qui blasphemaverit nomen Domini, morte moriatur.
16 E chi avrà bestemmiato il Nome del Signore, del tutto sia fatto morire; in ogni modo lapidilo tutta la raunanza; sia fatto morire così lo straniere, come colui ch’è natio del paese, quando avrà bestemmiato il Nome.
17 Qui percusserit et occiderit hominem, morte moriatur.
17 Parimente, chi avrà percossa a morte alcuna persona, del tutto sia fatto morire.
18 Qui percusserit animal, reddet vicarium, id est animam pro anima.
18 E chi avrà percossa alcuna bestia a morte, paghila; animale per animale.
19 Qui irrogaverit maculam cuilibet civium suorum, sicut fecit, sic fiet ei:19 E quando alcuno avrà fatta alcuna lesione corporale al suo prossimo, facciaglisi il simigliante di ciò ch’egli avrà fatto.
20 fracturam pro fractura, oculum pro oculo, dentem pro dente restituet; qualem inflixerit maculam, talem sustinere cogetur.
20 Rottura per rottura, occhio per occhio, dente per dente; facciaglisi tal lesione corporale, quale egli avrà fatta ad altrui.
21 Qui percusserit iumentum, reddet aliud. Qui percusserit hominem, morietur.21 Chi avrà percossa a morte una bestia, paghila; ma chi avrà percosso un uomo a morte, sia fatto morire.
22 Aequum iudicium sit inter vos, sive peregrinus sive civis peccaverit; quia ego sum Dominus Deus vester ”.
22 Abbiate una stessa ragione; sia il forestiere, come colui ch’è natio del paese; perciocchè io sono il Signore Iddio vostro.
23 Locutusque est Moyses ad filios Israel, et eduxerunt eum, qui blasphemaverat, extra castra, ac lapidibus oppresserunt. Feceruntque filii Israel, sicut praeceperat Dominus Moysi.
23 E Mosè parlò a’ figliuoli d’Israele; ed essi trassero quel bestemmiatore fuor del campo, e lo lapidarono con pietre. E i figliuoli d’Israele fecero come il Signore avea comandato a Mosè