Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Levitico 19


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NOVA VULGATADIODATI
1 Locutus est Dominus ad Moysen dicens:1 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo:
2 “ Loquere ad omnem coetum filiorum Israel et dices ad eos: Sancti estote, quia sanctus sum ego, Dominus Deus vester.
2 Parla a tutta la raunanza de’ figliuoli d’Israele, e di’ loro: Siate santi; perciocchè io, il Signore Iddio vostro, son santo.
3 Unusquisque matrem et patrem suum timeat. Sabbata mea custodite. Ego Dominus Deus vester.
3 Porti ciascuno riverenza a sua madre, e a suo padre; e osservate i miei Sabati. Io sono il Signore Iddio vostro.
4 Nolite converti ad idola nec deos conflatiles faciatis vobis. Ego Dominus Deus vester.
4 Non vi rivolgete agl’idoli, e non vi fate dii di getto. Io sono il Signore Iddio vostro.
5 Si immolaveritis hostiam pacificorum Domino, immolabitis eam ita ut sit vobis placabilis.5 E quando voi sacrificherete al Signore sacrificio da render grazie, sacrificatelo in maniera ch’egli sia gradito per voi.
6 Eo die, quo fuerit immolata, comedetur et die altero; quidquid autem residuum fuerit in diem tertium, igne comburetur.6 Mangisi il giorno stesso che voi l’avrete sacrificato, e il giorno seguente; ma ciò che ne sarà avanzato fino al terzo giorno sia bruciato col fuoco.
7 Si quid post biduum comestum fuerit, profanum erit neque acceptabile.7 E se pur se ne mangerà il terzo giorno, sarà fracidume; non sarà gradito.
8 Qui manducaverit illud, portabit iniquitatem suam, quia sanctum Domini polluit, et peribit anima illa de populo suo.
8 E chiunque ne avrà mangiato porterà la sua iniquità; perciocchè egli avrà profanata una cosa sacra al Signore; e però sia quella persona ricisa da’ suoi popoli.
9 Cum messueris segetes terrae tuae, non tondebis usque ad marginem agri tui nec remanentes spicas colliges.9 E quando voi mieterete la ricolta della vostra terra, non mietere affatto il canto del campo; e non ispigolar le spighe tralasciate dalla tua ricolta.
10 Neque in vinea tua racemos et grana decidentia congregabis, sed pauperibus et peregrinis carpenda dimittes. Ego Dominus Deus vester.
10 E non racimolar la tua vigna, nè raccoglierne i granelli; lasciali a’ poveri, e ai forestieri. Io sono il Signore Iddio vostro
11 Non facietis furtum. Non mentiemini, nec decipiet unusquisque proximum suum.
11 Niuno di voi rubi, nè menta, nè frodi il suo prossimo.
12 Non periurabis in nomine meo nec pollues nomen Dei tui. Ego Dominus.
12 E non giurate falsamente per lo mio Nome, sì che tu profani il Nome dell’Iddio tuo. Io sono il Signore.
13 Non facies calumniam proximo tuo nec spoliabis eum. Non morabitur merces mercennarii apud te usque mane.
13 Non oppressare il tuo prossimo, e non rapirgli il suo; il pagamento dell’opera del tuo mercenario non dimori appresso di te la notte, infino alla mattina.
14 Non maledices surdo nec coram caeco pones offendiculum; sed timebis Deum tuum. Ego Dominus.
14 Non maledire il sordo, e non porre intoppo davanti al cieco; ma temi l’Iddio tuo. Io sono il Signore.
15 Non facietis, quod iniquum est in iudicio. Non consideres personam pauperis nec honores vultum potentis. Iuste iudica proximo tuo.15 Non fate iniquità in giudicio; non aver riguardo alla qualità del povero; e non portare onore alla qualità del grande; rendi giusto giudicio al tuo prossimo.
16 Non eris criminator et susurro in populo tuo. Non stabis contra sanguinem proximi tui. Ego Dominus.
16 Non andare sparlando d’altrui fra i tuoi popoli; e non levarti contro al sangue del tuo prossimo. Io sono il Signore.
17 Ne oderis fratrem tuum in corde tuo; argue eum, ne habeas super illo peccatum.17 Non odiare il tuo fratello nel tuo cuore; riprendi pure il tuo prossimo, e non caricarti di peccato per lui.
18 Non quaeres ultionem nec irasceris civibus tuis. Diliges proximum tuum sicut teipsum. Ego Dominus.
18 Non far vendetta, e non serbare odio a quei del tuo popolo; anzi ama il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore
19 Leges meas custodite.
Iumenta tua non facies coire cum alterius generis animantibus. Agrum tuum non seres diverso semine. Veste, quae ex duobus texta est, non indueris.
19 Osservate i miei statuti: Non far coprire la tua bestia da altra di diversa specie; non seminare il tuo campo di diverse specie di semenze; e non portare addosso veste contesta di diverse materie.
20 Homo, si dormierit cum muliere coitu seminis, quae sit ancilla destinata viro et tamen pretio non redempta nec libertate donata, vapulabunt ambo et non morientur, quia non fuit libera.20 Se alcuno giace carnalmente con donna, la quale essendo serva, sia stata sposata ad un uomo, senza essere stata riscattata, nè essere stata messa in libertà, sieno amendue castigati di scopatura; non sieno fatti morire; perciocchè colei non è stata messa in libertà.
21 Et in sacrificium suum pro delicto offeret Domino ad ostium tabernaculi conventus arietem;21 E adduca colui al Signore, all’entrata del Tabernacolo della convenenza, un montone per sacrificio per la sua colpa.
22 expiabitque eum sacerdos ariete a peccato eius coram Domino, et dimittetur ei peccatum, quod peccavit.
22 E faccia il sacerdote, col montone del sacrificio per la colpa, purgamento davanti al Signore, per lui, del peccato ch’egli ha commesso; e il peccato ch’egli ha commesso gli sia perdonato.
23 Quando ingressi fueritis terram et plantaveritis omnimoda ligna pomifera, non auferetis praeputia eorum, id est poma, quae germinant; tribus annis erunt vobis immunda ut praeputia, nec edetis ex eis.23 Ora, quando voi sarete entrati nel paese, e avrete piantato qualche albero fruttifero, toglietegli il prepuzio, cioè il suo frutto; tenete quell’albero per incirconciso per tre anni; non mangisene del frutto.
24 Quarto anno omnis fructus eorum sanctificabitur laudabilis Domino.24 E l’anno quarto sia tutto il frutto suo cosa sacra al Signore, da rendergli lode.
25 Quinto autem anno comedetis fructus eorum, ut augeatur vobis proventus eorum. Ego Dominus Deus vester.
25 Ma l’anno quinto mangiate del suo frutto, cogliendo la sua rendita per voi. Io sono il Signore Iddio vostro.
26 Non comedetis cum sanguine.
Non augurabimini nec observabitis omina.
26 Non mangiate nulla col sangue; non usate augurii, nè pronostichi.
27 Neque in rotundum attondebitis marginem comae nec truncabis barbam.27 Non vi tagliate a tondo i capelli da’ lati del capo; e non vi guastate i canti della barba.
28 Et super mortuo non incidetis carnem vestram neque figuras aliquas in cute incidetis vobis. Ego Dominus.
28 Parimente non vi fate alcuna tagliatura nelle carni per un morto, e non vi fate bollatura alcuna addosso. Io sono il Signore.
29 Ne polluas et prostituas filiam tuam, ne contaminetur terra et impleatur piaculo.
29 Non contaminar la tua figliuola, recandola a fornicare; e il paese non fornichi, e non si empia di scelleratezze
30 Sabbata mea custodite et sanctuarium meum metuite. Ego Dominus.
30 Osservate i miei Sabati; e riverite il mio Santuario. Io sono il Signore.
31 Non declinetis ad pythones nec ab hariolis aliquid sciscitemini, ut polluamini per eos. Ego Dominus Deus vester.
31 Non vi rivolgete agli spiriti di Pitone, e agl’indovini; e non li domandate, per contaminarvi con essi. Io sono il Signore Iddio vostro.
32 Coram cano capite consurge et honora personam senis; et time Deum tuum. Ego Dominus.
32 Levati su davanti al canuto, e onora l’aspetto del vecchio; e temi dell’Iddio tuo. Io sono il Signore.
33 Si habitaverit tecum advena in terra vestra, non opprimetis eum;33 E quando alcun forestiere dimorerà con voi nel vostro paese, non gli fate alcun torto.
34 sed sit inter vos quasi indigena, et diliges eum sicut teipsum: fuistis enim et vos advenae in terra Aegypti. Ego Dominus Deus vester.
34 Siavi il forestiere, che dimorerà con voi, come uno di voi che sia natio del paese; amalo come te stesso; conciossiachè voi siate stati forestieri nel paese di Egitto. Io sono il Signore Iddio vostro.
35 Nolite facere iniquum aliquid in iudicio, in regula, in pondere, in mensura.35 Non fate alcuna iniquità in giudicio, nè in misura di spazio, nè in peso, nè in misura di contenenza.
36 Statera iusta, aequa pondera, iustum ephi aequumque hin sint vobis. Ego Dominus Deus vester, qui eduxi vos de terra Aegypti.
36 Abbiate bilance giuste, pesi giusti, efa giusto, e hin giusto. Io sono il Signore Iddio vostro, che vi ho tratti fuor del paese di Egitto.
37 Custodite omnia praecepta mea et universa iudicia et facite ea. Ego Dominus ”.
37 Osservate adunque tutti i miei statuti e tutte le mie leggi, e mettetele in opera. Io sono il Signore