Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Geremia 37


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BIBBIA CEI 1974DIODATI
1 Sedecìa figlio di Giosia divenne re al posto di Conìa figlio di Ioiakìm; Nabucodònosor re di Babilonia lo nominò re nel paese di Giuda.1 OR il re Sedechia, figliuolo di Giosia, regnò in luogo di Conia, figliuolo di Gioiachim, essendo stato costituito re nel paese di Giuda, da Nebucadnezar, re di Babilonia.
2 Ma né lui né i suoi ministri né il popolo del paese ascoltarono le parole che il Signore aveva pronunziate per mezzo del profeta Geremia.
2 E nè egli, nè i suoi servitori, nè il popolo del paese, non ubbidirono alle parole del Signore, ch’egli aveva pronunziate per lo profeta Geremia.
3 Il re Sedecìa inviò allora Iucàl figlio di Selemia e il sacerdote Sofonia figlio di Maasià dal profeta Geremia per dirgli: "Prega per noi il Signore nostro Dio".
3 Or il re Sedechia mandò Iucal, figliuolo di Selemia; e Sefania, figliuolo di Maaseia, sacerdote, al profeta Geremia, per dirgli: Deh! fa’ orazione per noi al Signore Iddio nostro.
4 Geremia intanto andava e veniva in mezzo al popolo e non era stato ancora messo in prigione.
4 Or Geremia andava e veniva per mezzo il popolo, e non era ancora stato messo in prigione.
5 Però l'esercito del faraone era uscito dall'Egitto e i Caldei, che assediavano Gerusalemme, appena ne avevano avuto notizia, si erano allontanati da Gerusalemme.
5 E l’esercito di Faraone era uscito di Egitto; laonde i Caldei che assediavano Gerusalemme, intesone il grido, si erano dipartiti d’appresso a Gerusalemme.
6 Allora la parola del Signore fu rivolta al profeta Geremia:6 E la parola del Signore fu indirizzata al profeta Geremia, dicendo:
7 "Dice il Signore Dio di Israele: Riferite al re di Giuda, che vi ha mandati da me per consultarmi: Ecco l'esercito del faraone, uscito in vostro aiuto, ritornerà nel suo paese d'Egitto;7 Così ha detto il Signore Iddio d’Israele: Dite così al re di Giuda, che vi ha mandati a me, per domandarmi; Ecco, l’esercito di Faraone, ch’era uscito a vostro soccorso, è ritornato nel suo paese, in Egitto.
8 i Caldei ritorneranno, combatteranno contro questa città, la prenderanno e la daranno alle fiamme".
8 Ed i Caldei torneranno, e combatteranno contro a questa città, e la prenderanno, e l’arderanno col fuoco.
9 Dice il Signore: "Non illudetevi pensando: Certo i Caldei si allontaneranno da noi, perché non se ne andranno.9 Così ha detto il Signore: Non v’ingannate voi stessi, dicendo: Per certo i Caldei si dipartiranno da noi; perciocchè essi non se ne dipartiranno.
10 Anche se riusciste a battere tutto l'esercito dei Caldei che combattono contro di voi, e ne rimanessero solo alcuni feriti, costoro sorgerebbero ciascuno dalla sua tenda e darebbero alle fiamme questa città".
10 Anzi, avvegnachè voi aveste sconfitto tutto l’esercito de’ Caldei, che combattono con voi, e che non ne fossero rimasti se non alcuni pochi, pur si leverebbero quelli, ciascuno nella sua tenda, e brucerebbero questa città col fuoco
11 Quando l'esercito dei Caldei si allontanò da Gerusalemme a causa dell'esercito del faraone,11 Or avvenne che quando l’esercito dei Caldei si fu dipartito d’appresso a Gerusalemme, per cagion dell’esercito di Faraone,
12 Geremia uscì da Gerusalemme per andare nella terra di Beniamino a prendervi una parte di eredità tra i suoi parenti.
12 Geremia usciva di Gerusalemme, per andarsene nel paese di Beniamino, per isfuggire di là per mezzo il popolo.
13 Ma, quando fu alla porta di Beniamino, dove era un incaricato del servizio di guardia chiamato Ieria figlio di Selemia, figlio di Anania, costui arrestò il profeta Geremia dicendo: "Tu passi ai Caldei!".13 Ma quando fu alla porta di Beniamino, quivi era un capitano della guardia, il cui nome era Ireia, figliuolo di Selemia, figliuolo di Hanania; il quale prese il profeta Geremia, dicendo: Tu vai ad arrenderti a’ Caldei.
14 Geremia rispose: "È falso! Io non passo ai Caldei"; ma egli non gli diede retta. E così Ieria prese Geremia e lo condusse dai capi.14 E Geremia disse: Ciò è falso; io non vo ad arrendermi a’ Caldei. Ma colui non l’ascoltò; anzi, lo prese, e lo menò a’ principi.
15 I capi erano sdegnati contro Geremia, lo percossero e lo gettarono in prigione nella casa di Giònata lo scriba, che avevano trasformato in un carcere.15 E i principi si adirarono gravemente contro a Geremia, e lo percossero, e lo misero in prigione, in casa di Gionatan, scriba; perciocchè avevano di quella fatta una carcere.
16 Geremia entrò in una cisterna sotterranea a volta e rimase là molti giorni.
16 Quando Geremia fu entrato nella fossa, e nelle grotte, vi dimorò molti giorni.
17 Il re Sedecìa mandò a prenderlo e lo interrogò in casa sua, di nascosto: "C'è qualche parola da parte del Signore?". Geremia rispose: "Sì" e precisò: "Tu sarai dato in mano al re di Babilonia".
17 Poi il re Sedechia mandò a farlo trare di là: e il re lo domandò in casa sua di nascosto, e disse: Evvi alcuna parola da parte del Signore? E Geremia disse: Sì, ve n’è. Poi disse: Tu sarai dato in mano del re di Babilonia.
18 Geremia poi disse al re Sedecìa: "Quale colpa ho commesso contro di te, i tuoi ministri e contro questo popolo, perché mi abbiate messo in prigione?18 Oltre a ciò, Geremia disse al re Sedechia: Che peccato ho io commesso contro a te, o contro a’ tuoi servitori, o contro a questo popolo, che voi mi avete messo in prigione?
19 E dove sono i vostri profeti, che vi predicevano: Il re di Babilonia non verrà contro di voi e contro questo paese?19 E dove sono ora i vostri profeti, che vi profetizzavano, dicendo: Il re di Babilonia non verrà sopra voi, nè sopra questo paese?
20 Ora, ascolta, re mio signore; la mia supplica ti giunga gradita. Non rimandarmi nella casa di Giònata lo scriba, perché io non vi muoia".
20 Or al presente, ascolta, ti prego, o re, mio signore; deh! caggia la mia supplicazione nel tuo cospetto; non farmi ritornar nella casa di Gionatan, scriba, che io non vi muoia.
21 Il re Sedecìa comandò di custodire Geremia nell'atrio della prigione e gli fu data ogni giorno una focaccia di pane proveniente dalla via dei Fornai, finché non fu esaurito tutto il pane in città.
Così Geremia rimase nell'atrio della prigione.
21 E il re Sedechia comandò che Geremia fosse rinchiuso nella corte della prigione, e che gli fosse dato un pezzo di pane per giorno, dalla piazza de’ fornai; il che fu fatto finchè tutto il pane fu venuto meno nella città. Così Geremia stette nella corte della prigione