Sapienza 8
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BIBBIA CEI 1974 | VULGATA |
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1 Essa si estende da un confine all'altro con forza, governa con bontà eccellente ogni cosa. | 1 Attingit ergo a fine usque ad finem fortiter, et disponit omnia suaviter. |
2 Questa ho amato e ricercato fin dalla mia giovinezza, ho cercato di prendermela come sposa, mi sono innamorato della sua bellezza. | 2 Hanc amavi, et exquisivi a juventute mea, et quæsivi sponsam mihi eam assumere, et amator factus sum formæ illius. |
3 Essa manifesta la sua nobiltà, in comunione di vita con Dio, perché il Signore dell'universo l'ha amata. | 3 Generositatem illius glorificat, contubernium habens Dei ; sed et omnium Dominus dilexit illam. |
4 Essa infatti è iniziata alla scienza di Dio e sceglie le opere sue. | 4 Doctrix enim est disciplinæ Dei, et electrix operum illius. |
5 Se la ricchezza è un bene desiderabile in vita, quale ricchezza è più grande della sapienza, la quale tutto produce? | 5 Et si divitiæ appetuntur in vita, quid sapientia locupletius quæ operatur omnia ? |
6 Se l'intelligenza opera, chi, tra gli esseri, è più artefice di essa? | 6 Si autem sensus operatur, quis horum quæ sunt magis quam illa est artifex ? |
7 Se uno ama la giustizia, le virtù sono il frutto delle sue fatiche. Essa insegna infatti la temperanza e la prudenza, la giustizia e la fortezza, delle quali nulla è più utile agli uomini nella vita. | 7 Et si justitiam quis diligit, labores hujus magnas habent virtutes : sobrietatem enim et prudentiam docet, et justitiam, et virtutem, quibus utilius nihil est in vita hominibus. |
8 Se uno desidera anche un'esperienza molteplice, essa conosce le cose passate e intravede le future, conosce le sottigliezze dei discorsi e le soluzioni degli enigmi, pronostica segni e portenti, come anche le vicende dei tempi e delle epoche. | 8 Et si multitudinem scientiæ desiderat quis, scit præterita, et de futuris æstimat ; scit versutias sermonum, et dissolutiones argumentorum ; signa et monstra scit antequam fiant, et eventus temporum et sæculorum. |
9 Ho dunque deciso di prenderla a compagna della mia vita, sapendo che mi sarà consigliera di bene e conforto nelle preoccupazioni e nel dolore. | 9 Proposui ergo hanc adducere mihi ad convivendum, sciens quoniam mecum communicabit de bonis, et erit allocutio cogitationis et tædii mei. |
10 Per essa avrò gloria fra le folle e, anche se giovane, onore presso gli anziani. | 10 Habebo propter hanc claritatem ad turbas, et honorem apud seniores juvenis ; |
11 Sarò trovato acuto in giudizio, sarò ammirato di fronte ai potenti. | 11 et acutus inveniar in judicio, et in conspectu potentium admirabilis ero, et facies principum mirabuntur me : |
12 Se tacerò, resteranno in attesa; se parlerò, mi presteranno attenzione; se prolungherò il discorso, si porranno la mano sulla bocca. | 12 tacentem me sustinebunt, et loquentem me respicient, et sermocinante me plura, manus ori suo imponent. |
13 Per essa otterrò l'immortalità e lascerò un ricordo eterno ai miei successori. | 13 Præterea habebo per hanc immortalitatem, et memoriam æternam his qui post me futuri sunt relinquam. |
14 Governerò i popoli e le nazioni mi saranno soggette; | 14 Disponam populos, et nationes mihi erunt subditæ : |
15 sentendo il mio nome sovrani terribili mi temeranno, tra il popolo apparirò buono e in guerra coraggioso. | 15 timebunt me audientes reges horrendi. In multitudine videbor bonus, et in bello fortis. |
16 Ritornato a casa, riposerò vicino a lei, perché la sua compagnia non dà amarezza, né dolore la sua convivenza, ma contentezza e gioia. | 16 Intrans in domum meam, conquiescam cum illa : non enim habet amaritudinem conversatio illius, nec tædium convictus illius, sed lætitiam et gaudium. |
17 Riflettendo su tali cose in me stesso e pensando in cuor mio che nell'unione con la sapienza c'è l'immortalità | 17 Hæc cogitans apud me et commemorans in corde meo, quoniam immortalitas est in cognatione sapientiæ, |
18 e nella sua amicizia grande godimento e nel lavoro delle sue mani una ricchezza inesauribile e nell'assiduità del rapporto con essa prudenza e nella partecipazione ai suoi discorsi fama, andavo cercando come prenderla con me. | 18 et in amicitia illius delectatio bona, et in operibus manuum illius honestas sine defectione, et in certamine loquelæ illius sapientia, et præclaritas in communicatione sermonum ipsius : circuibam quærens, ut mihi illam assumerem. |
19 Ero un fanciullo di nobile indole, avevo avuto in sorte un'anima buona | 19 Puer autem eram ingeniosus, et sortitus sum animam bonam. |
20 o piuttosto, essendo buono, ero entrato in un corpo senza macchia. | 20 Et cum essem magis bonus, veni ad corpus incoinquinatum. |
21 Sapendo che non l'avrei altrimenti ottenuta, se Dio non me l'avesse concessa, - ed era proprio dell'intelligenza sapere da chi viene tale dono - mi rivolsi al Signore e lo pregai, dicendo con tutto il cuore: | 21 Et ut scivi quoniam aliter non possem esse continens, nisi Deus det ; et hoc ipsum erat sapientiæ, scire cujus esset hoc donum : adii Dominum, et deprecatus sum illum, et dixi ex totis præcordiis meis : |