Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Sapienza 8


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA MARTINI
1 Essa si estende da un confine all'altro con forza,
governa con bontà eccellente ogni cosa.

1 Ella pertanto arriva da una estremità all'altra: con possanza, e con soavità le cose tutte dispone.
2 Questa ho amato e ricercato fin dalla mia giovinezza,
ho cercato di prendermela come sposa,
mi sono innamorato della sua bellezza.
2 Questa io amai, e ricercai dalla prima mia giovinezza, è procurai di prendermela per isposa, e divenni amatore di sua bellezza.
3 Essa manifesta la sua nobiltà,
in comunione di vita con Dio,
perché il Signore dell'universo l'ha amata.
3 La nobiltà di lei è dimostrata gloriosamente dal convivere, che ella fa con Dio; ed anzi lo stesso Signore di tutte le cose la ama:
4 Essa infatti è iniziata alla scienza di Dio
e sceglie le opere sue.
4 Perocché della scienza di Dio ella è maestra, e delle opere di lui fa scelta.
5 Se la ricchezza è un bene desiderabile in vita,
quale ricchezza è più grande della sapienza,
la quale tutto produce?
5 E se in questa vita si appetiscono le ricchezze, che v'ha di più ricco, che la sapienza fattrice di tutte le cose?
6 Se l'intelligenza opera,
chi, tra gli esseri, è più artefice di essa?
6 E se l'intelligenza produce delle opere, chi più di lei in queste cose, che esistono, l'arte mostrò?
7 Se uno ama la giustizia,
le virtù sono il frutto delle sue fatiche.
Essa insegna infatti la temperanza e la prudenza,
la giustizia e la fortezza,
delle quali nulla è più utile agli uomini nella vita.
7 E se uno ama in giustizia, le fatiche di lei hanno per obbietto delle grandi virtù; perocché ella insegna la temperanza, la prudenza, e la giustizia, e la fortezza, delle quali nissuna cosa è più utile negli uomini nella lor vita.
8 Se uno desidera anche un'esperienza molteplice,
essa conosce le cose passate e intravede le future,
conosce le sottigliezze dei discorsi
e le soluzioni degli enigmi,
pronostica segni e portenti,
come anche le vicende dei tempi e delle epoche.

8 E se uno brama il molto sapere, ella è, che sa le passate cose, e fa giudizio delle future, conosce gli artifizj del discorso, e la soluzione degli enimmi, conosce i segni, e i prodigj prima che succedano, e gli avvenimenti de' tempi, e de' secoli.
9 Ho dunque deciso di prenderla a compagna della mia vita,
sapendo che mi sarà consigliera di bene
e conforto nelle preoccupazioni e nel dolore.
9 Lei adunque mi risolvei di prendere a convivere con me, ben sapendo come ella comunicherà meco i suoi beni, e mi consolerà nelle cure, e negli affanni.
10 Per essa avrò gloria fra le folle
e, anche se giovane, onore presso gli anziani.
10 Per lei io sarò illustre presso la moltitudine, e giovane sarò onorato dai seniori.
11 Sarò trovato acuto in giudizio,
sarò ammirato di fronte ai potenti.
11 E mi troveranno sottile nel giudicare, e sarò ammirato dinanzi ai grandi, e i principi mostreranno ne' volli loro com'io lor rechi stupore.
12 Se tacerò, resteranno in attesa;
se parlerò, mi presteranno attenzione;
se prolungherò il discorso,
si porranno la mano sulla bocca.
12 S' io tacerò, aspetteranno, ch'io parli, se parlerò, saranno intenti a me, e andando io avanti nel discorso, si metteranno il dito alla bocca.
13 Per essa otterrò l'immortalità
e lascerò un ricordo eterno ai miei successori.
13 Oltre a ciò per lei avrò io l'immortalità, e lascerò a quelli, che saran dopo di me eterna la mia ricordanza.
14 Governerò i popoli e le nazioni mi saranno soggette;
14 Governerò i popoli, e saranno soggette a me le nazioni.
15 sentendo il mio nome sovrani terribili mi temeranno,
tra il popolo apparirò buono e in guerra coraggioso.
15 I re feroci temeranno al sentire il mio nome: col popolo parrò clemente, e forte in guerra.
16 Ritornato a casa, riposerò vicino a lei,
perché la sua compagnia non dà amarezza,
né dolore la sua convivenza,
ma contentezza e gioia.

16 Entrando nella mia casa avrò presso di lei il mio riposo: perocché atta ha di amaro il conversare con lei, e il convivere insieme con essa non ha tedio, ma consolazione, e gaudio.
17 Riflettendo su tali cose in me stesso
e pensando in cuor mio
che nell'unione con la sapienza c'è l'immortalità
17 Queste cose avendo io ripensate; e nel mio cuor rammentando, come nell'unione colla sapienza si ha l'immortalità,
18 e nella sua amicizia grande godimento
e nel lavoro delle sue mani una ricchezza inesauribile
e nell'assiduità del rapporto con essa prudenza
e nella partecipazione ai suoi discorsi fama,
andavo cercando come prenderla con me.
18 E nella amicizia di lei una buona dilettazione, e nelle opere delle mani di lei una inesausta ricchezza, e nel confabulare con lei la prudenza, e nell'essere a parte de' suoi ragionamenti si ha acquisto di gloria, io andava attorno in cerca di lei per farla mia.
19 Ero un fanciullo di nobile indole,
avevo avuto in sorte un'anima buona
19 Or io era fanciullo ingegnoso, ed ebbi in sorte un'anima buona.
20 o piuttosto, essendo buono,
ero entrato in un corpo senza macchia.
20 Ed essendo io più buono venni ad avere corpo immacolato.
21 Sapendo che non l'avrei altrimenti ottenuta,
se Dio non me l'avesse concessa,
- ed era proprio dell'intelligenza
sapere da chi viene tale dono -
mi rivolsi al Signore e lo pregai,
dicendo con tutto il cuore:
21 E tosto ch'io seppi, come io non poteva essere continente, se Dio non mei concedeva (ed era effetto di sapienza il sapere da chi venga tal dono), io mi presentai al Signore, e lo pregai, e dissi con tutto il mio cuore: