Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 10


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NOVA VULGATABIBBIA MARTINI
1 Ipse autem ego Paulus obse cro vos per mansuetudinem et modestiamChristi, qui in facie quidem humilis inter vos, absens autem confido in vobis;1 Ora io stesso Paolo vi scongiuro per la mansuetudine, e modestia di Cristo, io, che in faccia sono umile tra di voi, assente poi sono ardito con voi.
2 rogo autem, ne praesens audeam per eam confidentiam, quae existimo audere inquosdam, qui arbitrantur nos tamquam secundum carnem ambulemus.2 Vi supplico adunque, che non abbia io presente ad agire arditamente con quella franchezza, per la quale sono creduto ardito, contro certuni, i quali fan concetto di noi quasi camminiamo secondo la carne.
3 In carne enimambulantes, non secundum carnem militamus3 Imperocché camminando noi nella carne, non militiamo secondo la carne.
4 — nam arma militiae nostrae noncarnalia sed potentia Deo ad destructionem munitionum — consilia destruentes4 Imperocché le armi della nostra milizia non sono carnali, ma potenti in Dio a distruggere le fortificazioni, distruggendo noi le macchinazioni,
5 set omnem altitudinem extollentem se adversus scientiam Dei, et in captivitatemredigentes omnem intellectum in obsequium Christi,5 E qualunque altura, che si innalza contro la scienza di Dio, e in servaggio conducendo ogni intelletto all'ubbidienza di Cristo,
6 et in promptu habentesulcisci omnem inoboedientiam, cum impleta fuerit vestra oboedientia.
6 E avendo in mano onde prender vendetta di ogni disubbidienza, quando sarà perfezionata la vostra ubbidienza.
7 Quae secundum faciem sunt, videte. Si quis confidit sibi Christi se esse, hoccogitet iterum apud se, quia sicut ipse Christi est, ita et nos.7 Badate all'apparenza. Se taluno dentro di se confida di essere di Cristo, pensi vicendevolmente dentro di se, che com'egli è di Cristo, cosi anche noi.
8 Nam et siamplius aliquid gloriatus fuero de potestate nostra, quam dedit Dominus inaedificationem et non in destructionem vestram, non erubescam,8 Imperocché quand' anche mi gloriassi un poco più della potestà nostra, la quale il Signore ci ha dato per vostra edificazione, e non per distruzione, non ne arrossirei.
9 ut nonexistimer tamquam terrere vos per epistulas;9 Ma affinchè io non sia creduta quasi sbalordirvi con le lettere:
10 quoniam quidem “ Epistulae —inquiunt — graves sunt et fortes, praesentia autem corporis infirma, et sermocontemptibilis ”.10 Imperocché le lettere (dicono essi) elle sono gravi, e robuste: ma la presenza del corpo è meschina, e il discorso non val nulla:
11 Hoc cogitet, qui eiusmodi est, quia quales sumus verboper epistulas absentes, tales et praesentes in facto.
11 Pensi chi dice cosi, che quali siamo a parole per lettera in assenza, tali ancor (siamo) a' fatti in presenza.
12 Non enim audemus inserere aut comparare nos quibusdam, qui seipsoscommendant; sed ipsi se in semetipsis metientes et comparantes semetipsos sibi,non intellegunt.12 Imperocché non abbiamo ardire di metterci in mazzo, o di paragonarci con certuni, i quali da loro stessi si celebrano: ma noi misuriamo noi stessi con noi medesimi, e con noi stessi ci paragoniamo.
13 Nos autem non ultra mensuram gloriabimur sed secundummensuram regulae, quam impertitus est nobis Deus, mensuram pertingendi usque advos.13 Noi però non ci glorieremo formisura, ma giusta la maniera di misura che Dio ci ha dato in sorte, misura da arrivare sino a voi.
14 Non enim quasi non pertingentes ad vos superextendimus nosmetipsos,usque ad vos enim pervenimus in evangelio Christi;14 Imperocché non, quasi non fossimo arrivati sino a voi, ci siamo stesi oltre i limiti: imperocché sino a voi pure siamo arrivati col vangelo di Cristo:
15 non ultra mensuramgloriantes in alienis laboribus, spem autem habentes, crescente fide vestra, invobis magnificari secundum regulam nostram in abundantiam,15 Non gloriandoci formisura sopra le altrui fatiche: ma sperando, che crescendo la vostra fede, saremo tra di voi ingranditi nella nostra misura ampiamente,
16 ad evangelizandumin iis, quae ultra vos sunt, et non in aliena regula gloriari in his, quaepraeparata sunt.
16 Porteremo il vangelo anche ne' luoghi, che sono di là da voi, non ci glorieremo di ciò, che è coltivato dentro la misura assegnata ad altri.
17 Qui autem gloriatur, in Domino glorietur;17 Per altro chi si gloria, nel Signore si glorj.
18 non enim qui seipsum commendat,ille probatus est, sed quem Dominus commendat.
18 Imperocché non è provato chi se stesso commenda: ma quegli, cui Iddio commenda.