Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Deuteronomio 32


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NOVA VULGATABIBBIA MARTINI
1 “ Audite, caeli, quae loquor; audiat terra verba oris mei!1 Udite, o cieli, il mio parlare; e ponga mente la terra alle parole della mia bocca.
2 Stillet ut pluvia doctrina mea, fluat ut ros eloquium meum
quasi imber super herbam
et quasi stillae super gramina.
2 Stillin qual pioggia i miei insegnamenti; scendan come rugiada i miei sermoni, come gli spruzzi sopra dell'erba, e come la pioggia sopra le piante.
3 Quia nomen Domini invocabo:
date magnificentiam Deo nostro!
3 Perocché io invocherò il nome del Signore: diasi gloria al nostro Dio.
4 Petra, perfecta sunt opera eius,
quia omnes viae eius iustitia.
Deus fidelis et absque ulla iniquitate,
iustus et rectus.
4 Perfette sono le opere di Dio, e tutte le vie di lui sono giustizia: Dio fedele, e scevro d'ogni iniquità, e giusto e retto.
5 Peccaverunt ei non filii eius in sordibus suis,
generatio prava atque perversa.
5 Peccaron contro di lui i non suoi figliuoli colle loro immondezze: generazione prava, e perversa,
6 Haeccine redditis Domino,
popule stulte et insipiens?
Numquid non ipse est pater tuus, qui possedit te,
ipse fecit et stabilivit te?
6 Questa è adunque la ricompensa, che tu rendi al Signore, popolo stolto, e mentecatto? Non è egli il padre tuo, il quale ti riscattò, e ti fece, e ti creò?
7 Memento dierum antiquorum,
cogita generationes singulas;
interroga patrem tuum, et annuntiabit tibi,
maiores tuos, et dicent tibi.
7 Ricordati de' giorni antichi: rammenta ad una ad una le età: interroga il padre tuo, e te ne darà novella: i tuoi avi, e tel diranno.
8 Quando dividebat Altissimus gentes,
quando separabat filios Adam,
constituit terminos populorum
iuxta numerum filiorum Israel;
8 Allora quando l'Altissimo fece la divisione delle nazioni: allorché separò i figliuoli di Adamo, egli fissò i confini di questi popoli secondo il numero de' figliuoli d'Israele.
9 pars autem Domini populus eius,
Iacob funiculus hereditatis eius.
9 Perocché la porzione del Signore egli è il suo popolo: Giacobbe egli è suo retaggio.
10 Invenit eum in terra deserta,
in loco horroris et ululatu solitudinis;
circumdedit eum et attendit
et custodivit quasi pupillam oculi sui.
10 Trovollo in un paese deserto, in un luogo d'orrore, in una vasta solitudine: lo fé andar girando qua e là: e lo istruì, e lo custodì, come la pupilla dell'occhio suo.
11 Sicut aquila provocans ad volandum pullos suos
et super eos volitans expandit alas suas
et assumpsit eum
atque portavit super pennas suas.
11 Come aquila che al volo addestra i suoi parti, intorno ad essi svolazza, stese egli le ali sue, e sel prese sopra di sé, e portollo sulle sue spalle.
12 Dominus solus dux eius fuit,
et non erat cum eo deus alienus.
12 Il Signore solo fu suo condottiere: né fu con lui alcun dio straniero.
13 Constituit eum super excelsam terram,
ut comederet fructus agrorum,
ut sugeret mel de petra
oleumque de saxo durissimo,
13 Egli lo ha fatto Signore di un paese elevato: affinché mangi de' frutti dei campi, e succhi il miele dalle pietre, e olio tragga da sassi durissimi:
14 butyrum de armento et lac de ovibus,
cum adipe agnorum et arietum
filiorum Basan et hircorum,
cum medulla tritici,
et sanguinem uvae biberet meracissimum.
14 E il burro si goda delle mandre, e il latte delle pecore, e il grasso degli agnelli, e degli arieti nati in Basan, e i capri, e il fior di farina di grano, e beva il prettissimo sangue delle uve.
15 Incrassatus est dilectus et recalcitravit;
incrassatus, impinguatus, dilatatus dereliquit Deum factorem suum
et recessit a Petra salutari suo.
15 Il diletto si è fatto grasso, e ha dati dei calci: ingrassato, ripieno, ridondante abbandonò Dio suo fattore, e si allontanò da Dio suo salvatore.
16 Provocaverunt eum in diis alienis
et in abominationibus ad iracundiam concitaverunt.
16 Lo irritarono per amore degli dei stranieri, e lo provocarono a sdegno colle loro abbominazioni.
17 Immolaverunt daemonibus et non Deo,
diis, quos ignorabant;
novi recentesque venerunt,
quos non coluerunt patres vestri.
17 Offeriron vittime non a Dio, ma a' demoni, agli dei non conosciuti da loro: ne venner de' nuovi, e moderni, non onorati da’ padri loro.
18 Petram, quae te genuit, dereliquisti,
et oblitus es Domini creatoris tui.
18 Hai abbandonato Dio, che ti generò, e ti sei scordato del Signore Dio tuo creatore.
19 Vidit Dominus et sprevit,
quia provocaverunt eum filii sui et filiae.
19 Il Signore vide tal cosa, e si accese di sdegno: perché lo irritarono i suoi figliuoli, e le figlie:
20 Et ait: “Abscondam faciem meam ab eis
et considerabo novissima eorum;
generatio enim perversa est,
et infideles filii.
20 E disse: Io nasconderò loro la mia faccia, e starò a vedere quel che ne sarà alla fine: perché una stirpe perversa ell'è questa, e figliuoli infedeli.
21 Ipsi me provocaverunt in eo, qui non erat Deus,
et irritaverunt in vanitatibus suis;
et ego provocabo eos in eo, qui non est populus,
et in gente stulta irritabo illos.
21 Eglino mi provocarono per amore di uno che Dio non era, e mi tentaron di gelosia colle loro vanità: e io li provocherò a invidia per mezzo di un popolo che non è popolo, e gl’irriterò per mezzo di una nazione insensata.
22 Ignis succensus est in furore meo
et ardebit usque ad inferni profundissima;
devorabitque terram cum germine suo
et montium fundamenta comburet.
22 Il mio furore ha acceso un fuoco che arderà sino al più cupo inferno, e divorerà la terra con tutti i suoi germi, e consumerà le fondamenta de' monti.
23 Congregabo super eos mala
et sagittas meas complebo in eis.
23 Tutti i mali verserò insieme sopra di loro, e contro di essi scoccherò tutte le mie saette.
24 Consumentur fame et devorabuntur febri
et peste amarissima;
dentes bestiarum immittam in eos, cum veneno serpentium in pulvere.
24 Saran consunti dalla fame, e divorati dagli uccelli di crudo rostro: contro di essi aguzzerò i denti delle fiere, e il furore delle bestie, che si strascinano, e serpeggiano sopra la terra.
25 Foris vastabit eos gladius,
et intus pavor:
iuvenem simul ac virginem,
lactantem cum homine sene.
25 Li lacererà al di fuori la spada, al di dentro il terrore, i giovinetti insieme, e le vergini, i bambini di latte, e i vecchi.
26 Dixi: Disperdam eos,
cessare faciam ex hominibus memoriam eorum!,
26 Io dissi: Dove or sono eglino? Farò che non resti di lor memoria tra gli uomini.
27 sed arrogantiam inimicorum timui,
ne superbirent hostes eorum
et dicerent: >Manus nostra excelsa, et non Dominus fecit haec omnia!'.
27 Ma pur differii a riguardo dell'arroganza dei loro nemici: perché questi nemici non s'insuperbissero, e non dicessero: Egli è il nostro braccio possente, e non il Signore, che ha fatte tali cose.
28 Gens enim absque consilio est
et sine prudentia.
28 Ella è una nazione sconsigliata, e imprudente.
29 Utinam saperent et intellegerent haec
ac novissima sua providerent!
29 Ah, se avesser prudenza, e intelligenza, e prevedesser la fine!
30 Quomodo persequatur unus mille,
et duo fugent decem milia?
Nonne ideo, quia Petra eorum vendidit eos,
et Dominus tradidit illos?”.
30 Come mai può un sol uomo metterne in fuga mille, e due sbaragliarne dieci mila? Non avvien egli questo, perché il loro Dio gli ha venduti, e il Signore gli ha stretti in catena?
31 Non enim est petra eorum ut Petra nostra,
et inimici nostri sunt iudices.
31 Imperocché non è il nostro Dio come gli dei loro; e ne sien pur giudici i nostri nemici.
32 Vere de vinea Sodomorum vinea eorum
et de suburbanis Gomorrae;
uva eorum uva fellis
et botri amarissimi;
32 Vigna di Sodoma, e delle vicinanze di Gomorra è diventata la loro vigna: la loro uva è uva di fiele, e di sugo amarissimo.
33 fel draconum vinum eorum
et venenum aspidum insanabile.
33 Il loro vino è fiel di dragoni, e veleno di aspidi irremediabile.
34 Nonne haec condita sunt apud me
et signata in thesauris meis?
34 Non si fa egli conserva presso di me di tutto questo, e non è egli registrato ne' miei archivii?
35 Mea est ultio, et ego retribuam in tempore,
in quo labetur pes eorum!
Iuxta est dies perditionis,
et adesse festinat sors eorum.
35 A me si spetta il farne vendetta, e io renderò a suo tempo quel che lor è dovuto, e i piedi mancheran sotto ad essi: il giorno dello sterminio è imminente, e il tempo s'affretta a venire.
36 Iudicabit Dominus populum suum
et in servis suis miserebitur;
videbit quod infirmata sit manus,
et defecerint clausi ac liberati.
36 Il Signore giudicherà il suo popolo, e farà misericordia a' suoi servi, veggendo come è illanguidito ogni braccio, e che quelli pure che erano in luoghi muniti, son venuti meno, gli avanzi stessi sono periti.
37 Et dicet: “Ubi sunt dii eorum,
petra, in qua habebant fiduciam,
37 Ed ei dirà: Dove sono que' loro dei, nei quali ebber fidanza?
38 de quorum victimis comedebant adipes
et bibebant vinum libaminum?
Surgant et opitulentur vobis
et in necessitate vos protegant!
38 Delle vittime ad essi offerte ei mangiavano il grasso, e beveano il vino di libagione; or questi si sveglino, e vi porgano aiuto, e nelle necessità vi proteggano.
39 Videte nunc quod ego sim solus,
et non sit Deus praeter me.
Ego occidam et ego vivere faciam;
percutiam et ego sanabo;
et non est qui de manu mea possit eruere.
39 Imparate che io solo son Dio, e altro non hawene fuor di me: io uccido, e io rendo la vita; ferisco, e risano, e non è chi possa sottrarre altrui alla mia podestà.
40 Levabo ad caelum manum meam
et dicam: Vivo ego in aeternum!
40 Alzerò al cielo la mia mano, e dirò: Come io vivo in eterno,
41 Si acuero ut fulgur gladium meum,
et arripuerit iudicium manus mea,
reddam ultionem hostibus meis
et his, qui oderunt me, retribuam.
41 Così quando io ruoterò qual folgore la mia spada, e quando la mano mia si armerà per far giudizio, farò vendetta de' miei nemici, e a coloro che mi odiano, renderò il contraccambio.
42 Inebriabo sagittas meas sanguine,
et gladius meus devorabit carnes:
de cruore occisorum et captivorum,
de capite ducum inimici!”.
42 Inebrierò di sangue le mie saette, del sangue degli uccisi, e de' prigionieri che hanno il capo tosato, la mia spada divorerà le loro carni.
43 Laudate, gentes, populum eius,
quia sanguinem servorum suorum ulciscetur
et vindictam retribuet in hostes suos
et propitius erit terrae populi sui ”.
43 Nazioni, date laude al popolo del Signore; perocché questi farà vendetta del sangue de' servi suoi, e farà pagare il fio a' loro nemici, e spanderà sua misericordia sopra la terra del popol suo.
44 Venit ergo Moyses et locutus est omnia verba cantici huius in auribus populi, ipse et Iosue filius Nun;44 Mosè adunque, e con lui Giosuè figliuolo di Nun, annunziò tutte le parole di questo cantico dinanzi al popolo che ascoltava.
45 complevitque omnes sermones istos loquens ad universum Israel.45 E finì di spiegar tutte queste cose a tutto Israele.
46 Et dixit ad eos: “ Ponite corda vestra in omnia verba, quae ego testificor vobis hodie, ut mandetis ea filiis vestris custodire et facere et implere universa verba legis huius;46 E disse loro: Ponete mente a tutte le parole che io vi ho oggi intimato, affinché raccomandiate a' vostri figliuoli di osservare, e fare, e adempire tutte quante le cose prescritte in questa legge:
47 quia verbum non incassum vobis, sed est vita vestra: et in verbo hoc longo perseverabitis tempore in terra, ad quam, Iordane transmisso, ingredimini possidendam ”.
47 Perocché non a caso sono state comandate, ma affinché ognun di voi per esse abbia vita: e ponendole in esecuzione dimoriate per lungo tempo nella terra, di cui, valicato il Giordano, entrerete in possesso.
48 Locutusque est Dominus ad Moysen in eadem die dicens:48 E il Signore parlò in quello stesso giorno a Mosè, e disse:
49 “ Ascende in montem istum Abarim, in montem Nabo, qui est in terra Moab contra Iericho, et vide terram Chanaan, quam ego tradam filiis Israel obtinendam.49 Sali su quel monte Abarim (vale a dir de' passaggi), sul monte Nebo, che è nella terra di Moab dirimpetto Gerico: e mira la terra di Canaan, la quale darò in dominio a' figliuoli d'Israele, e muori sopra quel monte.
50 Et morere in monte, quem conscendens iungeris populo tuo, sicut mortuus est Aaron frater tuus in monte Hor et appositus populo suo.50 Sul quale quando sarai salito, andrai a riunirti alle tue genti, come morì Aronne tuo fratello sul monte Hor, e si riunì al suo popolo.
51 Quia praevaricati estis contra me in medio filiorum Israel ad aquas Meribathcades deserti Sin, quia non sanctificastis me inter filios Israel.51 Perocché voi peccaste contro di me in mezzo ai figliuoli d'Israele alle acque di contraddizione a Cades nel deserto di Sin, e non mi faceste onore presso i figliuoli d'Israele.
52 E contra videbis terram et non ingredieris in eam, quam ego dabo filiis Israel ”.
52 Tu vedrai dirimpetto a te la terra che io darò ai figliuoli d'Israele, ma non vi entrerai.