Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Ezechiele 24


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NOVA VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Et factum est verbum Do mini ad me in anno nono, in mense decimo, decimamensis, dicens:1 - E il Signore mi comunicò la sua parola nell'anno nono, il decimo mese, ai dieci del mese dicendo:
2 “Fili hominis, scribe tibi nomen diei huius, in quaaggressus est rex Babylonis adversum Ierusalem hodie.2 «Figlio dell'uomo, notati il nome di questo giorno preciso nel quale il re di Babilonia ha mosso l'attacco contro Gerusalemme, che è precisamente oggi.
3 Et dices per proverbiumad domum irritatricem parabolam et loqueris ad eos: Haec dicit Dominus Deus:
Pone ollam; pone, inquam,
et mitte in ea aquam.
3 Proponi per esempio alla casa pervicace una parabola, e dirai loro: - Così dice il Signore Dio: " Poni al fuoco una caldaia; posta che l'avrai, versaci dentro acqua,
4 Congere frusta eius in ea,
omnem partem bonam, femur et armum,
electis ossibus imple eam,
4 gettavi dentro i suoi pezzi di carne, tutte le parti buone, la coscia, la spalla, i pezzi scelti e pieni di osso.
5 pinguissimum pecus assume.
Compone quoque struem lignorum sub ea;
effervescant frusta eius,
et coque ossa illius in medio eius.
5 Prendi dalla greggia il più grasso capo di bestiame e delle ossa fanne una catasta sotto. Ha già bollito a cottura e le ossa si sono stracotte dentro di essa"-».
6 Propterea haec dicit Dominus Deus:
Vae civitati sanguinum,
ollae, cuius rubigo in ea est,
et rubigo eius non exivit de ea!
Per partes et per partes suas eice ex ea,
neque cadat super eam sors.
6 Ebbene il Signore Dio dice così: «Guai alla città del sangue, alla caldaia che mantiene la sua ruggine senza che gliela si possa cavar via! Vuotala pezzo per pezzo alla rinfusa e senza distinzione di sorta.
7 Sanguis enim eius in medio eius est,
super limpidissimam petram effudit illum;
non effudit illum super terram,
ut possit operiri pulvere;
7 Perchè il sangue di cui è rea è in mezzo di essa; l'ha versato sopra una lastra tersissima, non sul terreno l'ha versato da poter esser ricoperto colla polvere.
8 ut superducerem indignationem meam
et vindicta ulciscerer,
dedi sanguinem eius
super petram limpidissimam, ne operiretur.
8 Per eccitare la mia indignazione, per gridar alla vendetta ho esposto il suo sangue sopra una lastra tersissima da non poter esser ricoperto».
9 Propterea haec dicit Dominus Deus:
Vae civitati sanguinum,
cuius ego grandem faciam pyram!
9 Perciò così dice il Signore Dio: «Guai alla città del sangue della quale io farò un gran rogo!
10 Congere ligna, succende ignem,
coque carnes usque ad consumptionem
et effunde ius,
et ossa comburentur.
10 Ammassa le ossa, ch'io vi attaccherò il fuoco, le carni saranno consumate e tutta la massa cuocerà e si disfaceranno le ossa.
11 Relinque quoque eam super prunas vacuam,
ut incalescat, et ardescat aes eius,
et confletur in medio eius inquinamentum eius,
et consumatur rubigo eius.
11 Poi la poserai sopra la brace, vuota, affinchè si arroventi e si liquefaccia il suo rame e si sciolga in mezzo ad essa la sua contaminazione e si consumi la sua ruggine.
12 Multo labore sudatum est,
et non exibit de ea nimia rubigo eius,
neque per ignem.
12 Fatica sprecata! la sua grossa ruggine non si è disfatta neppur col fuoco.
13 Immunditia tua execrabilis, quia mundare te volui, et non es mundata asordibus tuis; sed nec mundaberis prius, donec quiescere faciam indignationemmeam in te.13 Esecrabile immondezza che è la tua, perchè io ti volli mondare e non ti sei mondata delle tue sozzure, ma tu non ti monderai più fino a tanto che non farò posare tutto il mio sdegno su di te.
14 Ego Dominus locutus sum; veniet et faciam: non indulgebo necparcam nec placabor. Iuxta vias tuas et iuxta opera tua iudicabo te ”, dicitDominus.14 Io, il Signore, ho parlato: - Verrà tempo e io farò, non transigerò, non risparmierò e non mi lascerò intenerire, secondo i tuoi andamenti, secondo le tue intenzioni io ti giudicherò -», dice il Signore.
15 Et factum est verbum Domini ad me dicens:15 E il Signore mi comunicò la sua parola dicendo:
16 “ Fili hominis, ecce ego tolloa te delicias oculorum tuorum in plaga, et non planges neque plorabis, nequefluent lacrimae tuae.16 «Figlio dell'uomo, ecco che io ti tolgo d'un colpo il desio de' tuoi occhi; e tu trattieni il pianto, non lasciar sgorgare le tue lacrime,
17 Ingemisce tacens, mortuorum luctum non facies, coronatua circumligata sit tibi, et calceamenta tua pones in pedibus tuis nec amictuora velabis nec cibos lugentium comedes ”.17 soffoca i singhiozzi e non far il lutto domestico. La tua corona resti legata alle tue tempia e i tuoi calzari infilati ai tuoi piedi, non porterai la faccia avviluppata e non mangerai cibi di duolo».
18 Locutus sum ergo ad populummane, et mortua est uxor mea vespere; fecique mane, sicut praeceperat mihi.18 Ne parlai dunque, al popolo alla mattina, e alla sera mia moglie morì; e io fece il giorno appresso come il Signore mi aveva ordinato.
19 Et dixit ad me populus: “ Quare non indicas nobis, quid ista significent, quaetu facis? ”.19 E il popolo disse a me: «Perchè non ci spieghi quello che significano le cose che tu fai?».
20 Et dixi ad eos: “ Sermo Domini factus est ad me dicens:20 E io a loro: «Il Signore mi comunicò la sua parola dicendo:
21 Loquere domui Israel: Haec dicit Dominus Deus: Ecce ego polluam sanctuariummeum, superbiam roboris vestri et delicias oculorum vestrorum et sollicitudinemanimae vestrae. Filii vestri et filiae, quas reliquistis, gladio cadent.21 - Parla alla casa d'Israele: Così dice il Signore Dio: Ecco che io profanerò il mio santuario, l'orgoglio della vostra supremazia, il desio dei vostri occhi e quello che mette in apprensione l'animo vostro: i vostri figli e le vostre figlie che avete lasciati lontani cadranno sotto la spada.
22 Etfacietis, sicut feci: ora amictu non velabitis et cibos lugentium non comedetis,22 E voi farete come ho fatto io: non vi avvilupperete la faccia e non mangerete cibi di duolo,
23 coronas habebitis in capitibus vestris et calceamenta in pedibus, nonplangetis neque flebitis, sed tabescetis in iniquitatibus vestris, etunusquisque gemet ad fratrem suum.23 porterete in capo le vostre corone e ai piedi i vostri calzari, non farete pianti, nè lamenti e vi consumerete nelle vostre iniquità, ciascuno col proprio fratello farà compianto.
24 Eritque Ezechiel vobis in portentum: iuxtaomnia, quae fecit, facietis, cum venerit istud, et scietis quia ego DominusDeus.
24 Ezechiele sarà per voi un presagio significativo: secondo tutto quello che io feci, farete voi quando ciò accadrà, e saprete che io sono il Signore Dio.
25 Et tu, fili hominis, ecce in die, quo tollam ab eis fortitudinem eorum etgaudium magnificentiae et delicias oculorum eorum et desiderium animae eorum,filios et filias eorum;25 E tu, figlio dell'uomo, ecco che nel giorno in cui io toglierò da essi la loro superiorità, e il vanto della dignità, e il desio degli occhi loro, su cui i loro animi riposano, e i figliuoli e le figliuole:
26 in die illa, cum venerit fugiens ad te, ut annuntiettibi,26 in quel giorno, quando un fuggitivo giungerà a te per recarti l'annunzio;
27 in die, inquam, illa aperietur os tuum cum eo, qui fugit; et loqueriset non silebis ultra erisque eis in portentum, et scient quia ego Dominus ”.
27 in quel giorno la tua bocca si aprirà all'arrivo del fuggitivo, e parlerai e non tacerai più oltre; sarai un segno fatidico per essi: e conoscerete che io sono il Signore -».