Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Ezechiele 17


font
NOVA VULGATADIODATI
1 Et factum est verbum Do mini ad me dicens:1 LA parola del Signore mi fu ancora indirizzata, dicendo:
2 “Fili ho minis, proponeaenigma et narra parabolam ad domum Israel2 Figliuol d’uomo, proponi un enimma, ed una parabola alla casa d’Israele; e di’:
3 et dices:
Haec dicit Dominus Deus:
Aquila grandis
magnarum alarum,
longo pennarum ductu,
plena plumis et varietate,
venit ad Libanum
et tulit cacumen cedri;
3 Così ha detto il Signore Iddio: Una grande aquila, con grandi ali, e lunghe penne, piena di piuma variata, venne al Libano, e ne prese la vetta di un cedro.
4 summitatem frondium eius avellit
et transportavit eam in terram Chanaan,
in urbem negotiatorum posuit illam.
4 Ella spiccò la sommità de’ suoi ramoscelli teneri, e li trasportò in un paese di traffico, e li pose in una città di mercatanti.
5 Et tulit de semine terrae
et posuit illud in terra pro semine,
super aquas multas,
quasi salicem posuit illud,
5 E prese della stirpe del paese, e la pose in un campo da sementa; e la portò presso a grandi acque, e la pose a guisa di magliuolo.
6 ut germinaret et cresceret in vineam latiorem
humili statura,
respicientibus ramis eius ad illam,
et radices eius sub illa essent.
Facta est ergo vinea
et fructificavit in palmites
et emisit propagines.
6 E quella germogliò, e divenne vite prospera, bassa di pianta, avendo i suoi tralci rivolti verso l’aquila, e rimanendo le sue radici nel proprio luogo di essa; così divenne vite, e fece de’ tralci, e mise dei rami madornali.
7 Et fuit aquila altera grandis,
magnis alis
multisque plumis;
et ecce vinea ista,
quasi mittens radices suas ad eam,
palmites suos extendit ad illam,
ut irrigaret eam abundantius
quam areolae, in quibus erat plantata.
7 Or vi fu un’altra grande aquila, con grandi ali, e con molte penne; ed ecco, quella vite voltò le sue radici ad essa, e stese verso lei i suoi tralci, acciocchè la rigasse co’ rigagnoli delle sue piante.
8 In terra bona
super aquas multas
plantata est,
ut faciat frondes
et portet fructum
et sit in vineam grandem.
8 Quella era piantata in un buon terreno, presso a grandi acque, per metter pampani, e portar frutto, e divenire una vite magnifica.
9 Dic: Haec dicit Dominus Deus:
Ergone prosperabitur?
Nonne radices eius evellet
et fructum eius distringet,
et marcescent omnia recentia germina eius, et arescet?
Et non opus erit brachio grandi neque populo multo,
ut evellat eam radicitus.
9 Di’: Così ha detto il Signore Iddio: Prospererebbe ella? quell’acquila non divellerà ella le sue radici? e non riciderà ella il suo frutto, sì che si secchi? e non si seccheranno tutte le cime, ed i pampani ch’ella ha messi? e non farà ella ciò con grande sforzo, e con molto popolo, per torla via fin dalle radici?
10 Ecce plantata est; ergone prosperabitur?
Nonne, cum tetigerit eam ventus urens,
siccabitur
et in areis, in quibus germinaverat, arescet? ”.
10 Ora, eccola piantata; prospererà ella però? non si seccherà ella del tutto, come prima il vento orientale l’avrà tocca? ella si seccherà sopra i rigagnoli che l’avran fatta germogliare.
11 Et factum est verbum Domini ad me dicens:11 Poi la parola del Signore mi fu indirizzata, dicendo:
12 “ Dic ad domum exasperantem:Nescitis quid ista significent? Dic: Ecce venit rex Babylonis Ierusalem etassumpsit regem et principes eius et adduxit eos ad semetipsum in Babylonem;12 Di’ ora a questa casa ribelle: Non conoscete voi, che si voglion dir queste cose? Di’: Ecco, il re di Babilonia venne in Gerusalemme, e prese il re, e i principi d’essa; e li fece venire appresso di sè in Babilonia.
13 et tulit de semine regni pepigitque cum eo foedus et accepit ab eo iusiurandum,sed et fortes terrae sustulit,13 E prese uno del sangue reale, e fece patto con lui, e lo fece giurare, e prese i possenti del paese;
14 ut esset regnum humile et non elevaretur, sedcustodiret pactum eius et servaret illud.14 acciocchè il reame fosse basso e non si elevasse; e serbasse il patto fatto con lui, acciocchè restasse in piè.
15 Qui recedens ab eo, misit nuntiosad Aegyptum, ut daret sibi equos et populum multum. Numquid prosperabitur velconsequetur salutem, qui fecit haec? Et, qui dissolvit pactum, numquid effugiet?15 Ma colui si è ribellato contro a lui, mandando i suoi ambasciatori in Egitto, acciocchè gli fosser dati cavalli, e gran gente. Colui che fa cotali cose prospererebbe egli? scamperebbe egli? avendo rotto il patto, scamperebbe egli pure?
16 Vivo ego, dicit Dominus Deus, quoniam in loco regis, qui constituit eumregem, cuius fecit irritum iuramentum et solvit pactum, quod habebat cum eo, inmedio Babylonis morietur.16 Come io vivo, dice il Signore Iddio, egli morrà in mezzo di Babilonia, luogo del re che l’avea costituito re, ed appresso di lui, il cui giuramento egli ha sprezzato, e il cui patto egli ha rotto.
17 Et non in exercitu grandi neque in populo multoadiuvabit eum pharao in proelio, in iactu aggeris et in exstructione munitionum,ut interficiat animas multas.17 E Faraone, con grande esercito, e con gran gente radunata, non farà nulla con lui, in guerra; dopo che colui avrà fatti degli argini, ed avrà edificate delle bastie, per distruggere molte anime.
18 Spreverat enim iuramentum, ut solveret foedus,et ecce dedit manum suam et, cum omnia haec fecerit, non effugiet.18 Poi ch’egli ha sprezzato il giuramento fatto con esecrazione, rompendo il patto, ed ecco, dopo aver data la mano, pure ha fatte tutte queste cose; egli non iscamperà.
19 Propterea haec dicit Dominus Deus: Vivo ego, quoniam iuramentum meum, quodsprevit, et foedus meum, quod praevaricatus est, ponam in caput eius19 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Come io vivo, io gli renderò in sul capo il mio giuramento ch’egli ha sprezzato, e il mio patto ch’egli ha rotto.
20 etexpandam super eum rete meum, et comprehendetur tendicula mea, et adducam eum inBabylonem et iudicabo illum ibi in praevaricatione, qua praevaricatus est in me.20 Ed io stenderò la mia rete sopra lui, ed egli sarà preso ne’ miei lacci, ed io lo farò venire in Babilonia, e quivi verrò in giudicio, con lui, del misfatto, ch’egli ha commesso contro a me.
21 Et omnes electi eius in universo agmine suo gladio cadent; residui autem inomnem ventum dispergentur, et scietis quia ego Dominus locutus sum.
21 E tutti quelli delle sue schiere, che fuggiranno, caderanno per la spada; e quelli che rimarranno saran dispersi ad ogni vento; e voi conoscerete che io, il Signore, ho parlato
22 Haec dicit Dominus Deus:
Et sumam ego de cacumine cedri sublimis et ponam;
de vertice ramorum eius tenerum distringam
et plantabo super montem excelsum et eminentem.
22 Così ha detto il Signore Iddio: Pur prenderò una delle vette di quell’alto cedro, e la porrò; io spiccherò un tenero ramoscello dalla cima de’ suoi rami, e lo pianterò sopra un alto ed elevato monte.
23 In monte sublimi Israel plantabo illud;
et erumpet in germen et faciet fructum
et erit in cedrum magnam;
et habitabunt sub ea omnes volucres,
et universum volatile sub umbra frondium eius nidificabit.
23 Io lo pianterò nell’alto monte d’Israele, ed egli alzerà i suoi rami, e porterà frutto, e diverrà cedro eccellente; e sotto esso, all’ombra dei suoi rami, si ripareranno gli uccelli d’ogni specie.
24 Et scient omnia ligna regionis
quia ego Dominus
humiliavi lignum sublime
et exaltavi lignum humile
et siccavi lignum viride
et frondere feci lignum aridum.
Ego Dominus locutus sum et feci ”.
24 E tutti gli alberi della campagna conosceranno che io sono il Signore, che abbasso gli alberi alti, e innalzo gli alberi bassi; che dissecco gli alberi verdi, e fo germogliare gli alberi secchi. Io, il Signore, ho parlato, ed altresì metterò la cosa ad effetto