Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Baruc 4


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NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Ipsa est liber praeceptorum Dei
et lex, quae permanet in aeter num.
Omnes, qui tenent eam, ad vitam;
qui autem relinquunt eam, morientur.
1 Essa è il libro dei decreti di Dio
e la legge che sussiste in eterno;
tutti coloro che si attengono ad essa avranno la vita,
quanti l’abbandonano moriranno.
2 Convertere, Iacob, et apprehende eam;
perambula ad splendorem in lumine eius.
2 Ritorna, Giacobbe, e accoglila,
cammina allo splendore della sua luce.
3 Noli dare alteri gloriam tuam
et dignitates tuas genti alienae.
3 Non dare a un altro la tua gloria
né i tuoi privilegi a una nazione straniera.
4 Beati sumus, Israel,
quia, quae placent Deo, nobis nota sunt.
4 Beati siamo noi, o Israele,
perché ciò che piace a Dio è da noi conosciuto.
5 Confide, popule meus,
memoria Israel:
5 Coraggio, popolo mio, tu, memoria d’Israele!
6 venumdati estis gentibus
non in perditionem,
sed, quia irritastis Deum,
traditi estis adversariis.
6 Siete stati venduti alle nazioni
non per essere annientati,
ma perché avete fatto adirare Dio
siete stati consegnati ai nemici.
7 Exacerbastis enim eum, qui fecit vos,
sacrificantes daemonibus et non Deo.
7 Avete irritato il vostro creatore,
sacrificando a dèmoni e non a Dio.
8 Obliti autem estis Deum, qui vos pavit, Deum aeternum,
et contristastis eam, quae vos enutrivit, Ierusalem.
8 Avete dimenticato chi vi ha allevati, il Dio eterno,
avete afflitto anche colei che vi ha nutriti, Gerusalemme.
9 Vidit enim supervenientem vobis iram a Deo
et dixit: “ Audite, vicinae Sion:
Superinduxit mihi Deus luctum magnum.
9 Essa ha visto piombare su di voi l’ira divina
e ha esclamato: «Ascoltate, città vicine di Sion,
Dio mi ha mandato un grande dolore.
10 Vidi enim captivitatem filiorum meorum et filiarum,
quam superinduxit illis Aeternus.
10 Ho visto, infatti, la schiavitù in cui l’Eterno
ha condotto i miei figli e le mie figlie.
11 Nutrivi enim illos cum iucunditate,
dimisi autem illos cum fletu et luctu.
11 Io li avevo nutriti con gioia
e li ho lasciati andare con pianto e dolore.
12 Nemo gaudeat super me, viduam et derelictam a multis;
desolata sum propter peccata filiorum meorum,
quia declinaverunt a lege Dei.
12 Nessuno goda di me nel vedermi vedova
e abbandonata da molti;
sono stata lasciata sola per i peccati dei miei figli,
perché hanno deviato dalla legge di Dio,
13 Iustificationes autem eius non cognoverunt
neque ambulaverunt in viis mandatorum Dei
neque semitas disciplinae in iustitia eius ingressi sunt.
13 non hanno riconosciuto i suoi decreti,
non hanno seguito i suoi comandamenti,
non hanno proceduto per i sentieri della dottrina,
secondo la sua giustizia.
14 Veniant vicinae Sion;
et memores estote captivitatis filiorum meorum et filiarum,
quam superinduxit illis Aeternus.
14 Venite, o città vicine di Sion,
ricordatevi la schiavitù in cui l’Eterno
ha condotto i miei figli e le mie figlie.
15 Superinduxit enim illis gentem de longinquo,
gentem improbam et alterius linguae,
qui non sunt reveriti senem
neque parvulorum miserti sunt
15 Ha mandato contro di loro una nazione da lontano,
una nazione malvagia di lingua straniera,
che non ha avuto rispetto dei vecchi né pietà dei bambini.
16 et abduxerunt dilectos viduae
et a filiabus unicam desolaverunt ”.
16 Hanno strappato via i prediletti della vedova
e l’hanno lasciata sola, senza figlie».
17 Ego autem, quid possum adiuvare vos?17 E io come posso aiutarvi?
18 Qui enim superinduxit in vos mala,
eripiet vos de manu inimicorum vestrorum.
18 Chi vi ha afflitto con tanti mali
saprà liberarvi dalle mani dei vostri nemici.
19 Abite, filii, abite;
ego enim derelicta sum sola.
19 Andate, figli miei, andate,
io sono rimasta sola.
20 Exui me stola pacis,
indui autem me cilicio obsecrationis meae,
clamabo ad Aeternum in diebus meis.
20 Ho deposto l’abito di pace,
ho indossato la veste di sacco per la supplica,
griderò all’Eterno per tutti i miei giorni.
21 Confidite, filii, clamate ad Deum,
et eripiet vos de dominatione, de manu inimicorum.
21 Coraggio, figli miei, gridate a Dio,
ed egli vi libererà dall’oppressione
e dalle mani dei nemici.
22 Ego enim speravi ab Aeterno salutem vestram;
et venit mihi gaudium a Sancto
super misericordia, quae veniet vobis cito
ab Aeterno, salutari vestro.
22 Io, infatti, ho sperato dall’Eterno la vostra salvezza
e una grande gioia mi è venuta dal Santo,
per la misericordia che presto vi giungerà
dall’Eterno, vostro salvatore.
23 Emisi enim vos cum luctu et fletu;
reddet autem mihi vos Deus
cum gaudio et laetitia in aeternum.
23 Vi ho lasciati andare con dolore e pianto,
ma Dio vi ricondurrà a me
con letizia e gioia, per sempre.
24 Nam, sicut nunc viderunt vicinae Sion vestram captivitatem,
sic videbunt cito a Deo vestram salutem,
quae superveniet vobis cum magna gloria et splendore Aeterni.
24 Come ora le città vicine di Sion
vedono la vostra schiavitù,
così ben presto vedranno la salvezza
che vi giungerà dal vostro Dio;
essa verrà a voi
con grande gloria e splendore dell’Eterno.
25 Filii, patienter sustinete iram, quae vobis a Deo supervenit;
persecutus est te inimicus tuus,
sed cito videbis perditionem
in cervicem eorum ascendentem.
25 Figli, sopportate con pazienza la collera
che da Dio è venuta su di voi.
Il tuo nemico ti ha perseguitato,
ma vedrai ben presto la sua rovina
e gli calpesterai la nuca.
26 Delicati mei ambulaverunt vias asperas,
ducti sunt ut grex direptus ab inimicis.
26 I miei teneri figli
hanno camminato per aspri sentieri,
sono stati portati via come gregge rapito dal nemico.
27 Confidite, filii, et clamate ad Deum;
erit enim vestra ab inductore memoria.
27 Coraggio, figli, gridate a Dio,
poiché si ricorderà di voi colui che vi ha afflitti.
28 Nam sicut fuit mens vestra, ut erraretis a Deo,
conversi decuplate studium quaerendi eum;
28 Però, come pensaste di allontanarvi da Dio,
così, ritornando, decuplicate lo zelo per ricercarlo;
29 qui enim induxit in vos mala,
inducet in vos aeternam iucunditatem cum salute vestra.
29 perché chi vi ha afflitto con tanti mali
vi darà anche, con la vostra salvezza, una gioia perenne.
30 Confide, Ierusalem;
consolabitur enim te, qui te nominavit.
30 Coraggio, Gerusalemme!
Colui che ti ha dato un nome ti consolerà.
31 Miseri, qui te nocuerunt
et qui exsultati sunt in casu tuo!
31 Sventurati coloro che ti hanno fatto del male,
che hanno goduto della tua caduta;
32 Miserae civitates, quibus servierunt filii tui;
misera, quae accepit filios tuos!
32 sventurate le città in cui sono stati schiavi i tuoi figli,
sventurata colei che li ha trattenuti.
33 Sicut enim gavisa est in tua ruina
et laetata est in tuo casu,
ita contristabitur in sua solitudine.
33 Come ha gioito per la tua caduta
e si è allietata per la tua rovina,
così si affliggerà per la sua solitudine.
34 Et amputabo exsultationem multitudinis,
et laetitia eius erit in luctum.
34 Le toglierò l’esultanza di essere così popolata,
la sua insolenza sarà cambiata in dolore.
35 Ignis enim superveniet illi ab Aeterno
in dies longinquos,
et inhabitabitur a daemoniis plurimum temporis.
35 Un fuoco cadrà su di essa per lunghi giorni
per volere dell’Eterno,
e per molto tempo sarà abitata da dèmoni.
36 Circumspice ad orientem, Ierusalem,
et vide iucunditatem, quae a Deo tibi superventura est.
36 Guarda a oriente, Gerusalemme,
osserva la gioia che ti viene da Dio.
37 Ecce veniunt filii tui, quos emisisti,
veniunt congregati ab ortu usque ad occasum
verbo Sancti, gaudentes in Dei gloria.
37 Ecco, ritornano i figli che hai visto partire,
ritornano insieme riuniti,
dal sorgere del sole al suo tramonto,
alla parola del Santo, esultanti per la gloria di Dio.