Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Levitico 13


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NOVA VULGATABIBBIA TINTORI
1 Locutus est Dominus ad Moysen et Aaron dicens:1 Ed il Signore parlò a Mosè e ad Aronne, dicendo:
2 “ Homo, in cuius carne et cute ortus fuerit tumor sive pustula aut quasi lucens quippiam, id est plaga leprae, adducetur ad Aaron sacerdotem vel ad unum quemlibet filiorum eius sacerdotum.2 « L'uomo nella pelle e nella carne del quale apparirà diversità di colore, o pustole, o qualche cosa di lucido, cioè la piaga di lebbra, sarà condotto ad Aronne sacerdote o ad uno dei suoi figli.
3 Qui cum viderit plagam in cute et pilos in album mutatos colorem ipsamque speciem plagae humiliorem cute et carne reliqua: plaga leprae est; quod cum viderit sacerdos, eum immundum esse decernet.3 E questi esaminerà la lebbra nella pelle; e se i peli sono divenuti di color bianco, e la parte dove apparisce la lebbra è più profonda che il resto della pelle e della carne, è la piaga della lebbra: secondo la sua decisione quest'uomo sarà separato.
4 Sin autem lucens candor fuerit in cute nec humilior carne reliqua, et pili coloris pristini, recludet eum sacerdos septem diebus.4 Se invece sulla, pelle vi sarà un candor luccicanti e non più affondato dal resto della carne,
5 Et considerabit eum die septimo: et, siquidem plaga ultra non creverit nec transierit in cute priores terminos, rursum recludet eum septem diebus aliis.5 e i peli saranno dei color naturale, il sacerdote lo rinchiuderà per sette giorni;
6 Et die septimo contemplabitur eum iterum: si obscurior fuerit plaga et non creverit in cute, eum mundum esse decernet, quia scabies est. Lavabitque homo vestimenta sua et mundus erit.6 Al settimo lo esaminerà, e se la, lebbra si è fermata, e non si è allargata nella pelle, lo rinchiuderà per altri sette giorni, e settimo lo visiterà, e se la piaga sarà più scura e non si sarà dilatata sulla pelle, lo dichiarerà mondo, perchè ha la scabbia. Quel tale, lavate che abbia le sue vesti, sarà puro.
7 Quod si, postquam a sacerdote visus est et redditus munditiae, iterum scabies creverit, adducetur ad eum;7 Ma se, dopo essere stato visitato dal sacerdote e dichiarato mondo, la lebbra cresce di nuovo, egli sarà ricondotto a lui
8 et, si viderit ita esse, immunditiae condemnabitur: est lepra.
8 e dichiarato immondo.
9 Plaga leprae si fuerit in homine, adducetur ad sacerdotem,9 Se uno avrà la piaga della lebbra, sarà condotto al sacerdote,
10 et videbit eum. Cumque tumor albus in cute fuerit et capillorum mutaverit aspectum in album, caro quoque viva creverit in tumore,10 il quale lo visiterà, e se vi sarà il color bianco sulla pelle, e i capelli avran cambiato colore, e apparirà la stessa carne viva,
11 lepra vetustissima iudicabitur atque inolita cuti. Contaminabit itaque eum sacerdos et non recludet, quia perspicue immunditia est.11 la lebbra sarà giudicata inveteratissima e radicata nella pelle; quindi il sacerdote lo dichiarerà impuro, ma non lo rinchiuderà, perchè la sua immondezza è visibile.
12 Sin autem effloruerit discurrens lepra in cute et operuerit omnem cutem a capite usque ad pedes, quidquid sub aspectu oculorum cadit,12 Se poi la lebbra si allarga, stendendosi sulla pelle, e la ricopre tutta dal capo ai piedi, in tutto quello che cade sotto gli occhi,
13 considerabit eum sacerdos et teneri lepra mundissima iudicabit, eo quod omnis in candorem versa sit, et idcirco homo mundus erit.13 il sacerdote l'esaminerà e lo giudicherà affetto da lebbra benignissima, essendo essa divenuta tutta di color bianco, e perciò l'uomo sarà mondo.
14 Quando vero caro vivens in eo apparuerit, immundus erit.14 Ma se in lui apparirà la carne viva,
15 Quod cum sacerdos viderit, inter immundos reputabit; caro enim viva immunda est: lepra est.15 allora, a giudizio del sacerdote, sarà dichiarato impuro, ed annoverato fra gl'immondi, perchè la carne viva intaccata dalia lebbra è immonda.
16 Quod si rursum versa fuerit in alborem, veniet ad sacerdotem,16 Se poi essa divien di nuovo bianca e ricopre tutto l'uomo,
17 qui cum hoc consideraverit, eum mundum esse decernet.
17 il sacerdote lo esaminerà e lo dichiarerà mondo.
18 Caro et cutis, in qua ulcus natum est et sanatum,18 Se poi nella carne e nella pelle è venuta un'ulcera che è guarita,
19 et in loco ulceris tumor apparuerit albus sive macula subrufa, ostendet se homo sacerdoti.19 ma nel posto dell'ulcera viene a comparire una cicatrice bianca, o tendente al rosso, l'uomo sarà menato al sacerdote,
20 Qui cum viderit locum maculae humiliorem carne reliqua et pilos versos in candorem, contaminabit eum: plaga enim leprae orta est in ulcere.20 il quale, se vede il luogo della lebbra più affondato del resto della carne, e i peli diventati bianchi, lo dichiarerà impuro: è infatti piaga di lebbra nata nell'ulcera.
21 Quod si pilus coloris est pristini et cicatrix subobscura et vicina carne non est humilior, recludet eum septem diebus.21 Ma se il pelo è del color naturale, la cicatrice un po' scura e non più profonda dell'altra carne, lo rinchiuderà per sette giorni.
22 Et, siquidem creverit, adiudicabit eum leprae;22 Se essa cresce, lo giudicherà lebbroso:
23 sin autem steterit in loco suo macula nec creverit, ulceris est cicatrix, et sacerdos eum mundum esse decernet.
23 ma se non si allarga, è cicatrice dell'ulcera, e l'uomo sarà mondo.
24 Vel si alicuius cutem ignis exusserit, et locus exustionis subrufam sive albam habuerit maculam,24 Se la carne o la pelle di uno che si è bruciato col fuoco, dopo esser guarita conserverà una cicatrice bianca o rossa,
25 considerabit eam sacerdos; et ecce pilus versus est in alborem, et locus eius reliqua cute humilior, contaminabit eum, quia plaga leprae in cicatrice orta est.25 il sacerdote la esaminerà: se essa è divenuta bianca ed è più profonda del resto della pelle, l'uomo sarà dichiarato impuro, essendo questa piaga di lebbra formatasi nella cicatrice.
26 Quod si pilorum color non fuerit immutatus, nec humilior macula carne reliqua, et ipsa leprae species fuerit subobscura, recludet eum septem diebus.26 Ma se il colore dei peli non è cambiato, la piaga non è più profonda del resto della carne, e la lebbra stessa apparisce un po' scura, lo rinchiuderà per sette giorni.
27 Et die septimo contemplabitur eum; si creverit in cute macula, contaminabit eum: plaga est leprae;27 Al settimo lo esaminerà; se la lebbra è cresciuta sulla pelle, lo dichiarerà immondo;
28 sin autem in loco suo macula steterit non satis clara, tumor combustionis est, et idcirco mundabit eum, quia cicatrix est combusturae.
28 ma se il color bianco è restato nel suo luogo, e non è abbastanza chiaro, è piaga di scottatura, e chi l'ha sarà dichiarato mondo, perchè la cicatrice è di scottatura.
29 Vir sive mulier, in cuius capite vel barba germinarit plaga, videbit eam sacerdos.29 Se un uomo o una donna ha la lebbra nel capo o nella barba, il sacerdote li esaminerà,
30 Et, siquidem humilior fuerit locus carne reliqua, et capillus flavus solitoque subtilior, contaminabit eos, quia scabies est, lepra capitis vel barbae.30 se essa appare più profonda del resto della carne, se il pelo sarà gialliccio e più sottile del naturale, li dichiarerà impuri, perchè questa è lebbra del capo o della barba.
31 Sin autem viderit plagam scabiei aequalem vicinae carni nec capillum nigrum in ea, recludet eos septem diebus.31 Ma se vedrà che la parte macchiata è uguale alla carne vicina e il pelo è nero, lo rinchiuderà per sette giorni.
32 Et die septimo intuebitur plagam: si non creverit scabies, nec capillus flavus fuerit in ea, et locus plagae carni reliquae aequalis,32 Al settimo lo visiterà: se la macchia non si è allargata, e il pelo ha conservato il suo colore, e la parte piagata è uguale al resto della carne,
33 radetur homo absque loco maculae, et includet eum sacerdos septem diebus aliis.33 quella persona sarà rasa per tutto, fuorché nella parte macchiata, e verrà chiusa per altri sette giorni.
34 Si die septimo visa fuerit stetisse plaga in loco suo nec humilior carne reliqua, mundabit eum sacerdos; lotisque vestibus mundus erit.34 Se al settimo giorno la piaga apparirà arrestata nel suo luogo e non più fonda del resto della carne, il sacerdote dichiarerà monda quella persona, che, lavate le sue vesti, sarà monda.
35 Sin autem post emundationem rursus creverit scabies in cute,35 Ma se dopo tale dichiarazione, la macchia si dilata ancora sulla pelle,
36 non quaeret amplius utrum capillus in flavum colorem sit commutatus, quia aperte immundus est.36 non cercherà più se il pelo sia diventato gialliccio, perchè evidentemente la persona è immonda.
37 Porro si steterit macula, et capilli nigri fuerint, noverit hominem esse sanatum et confidenter eum pronuntiet mundum.
37 Se invece la macchia si arresta, ed i peli sono neri, riconosca che la persona è guarita e senza alcun timore la dichiari monda,.
38 Vir et mulier, in cuius cute maculae, maculae albae apparuerint,38 Un sacerdote visiterà l'uomo o la donna sulla pelle dei quali apparisca del candore,
39 intuebitur eos sacerdos. Si deprehenderit subobscurum alborem lucere in cute, sciat impetiginem ortam esse in cute; mundus est.
39 e se riscontrerà un bianco scuro rilucente sulla pelle, sappia che non è lebbra, ma una semplice macchia di color bianco, e che la persona è monda.
40 Vir, de cuius capite capilli fluunt, calvus ac mundus est;40 L'uomo a cui cascano i capelli del capo è calvo, ma mondo;
41 et, si a fronte ceciderint pili, recalvaster et mundus est.41 e se i capelli gli cascano di sopra la fronte, è calvo dalla fronte, ma mondo.
42 Sin autem in calvitio sive in recalvatione plaga alba vel subrufa fuerit exorta, lepra est capitis.42 Se invece nella calvizie del capo o di sopra la fronte spunta un color bianco o rosso,
43 Sacerdos eum videbit, et ecce tumor plagae subrufus secundum aspectum leprae cutis carnis.43 il sacerdote che lo avrà veduto, senza alcun dubbio, la dichiarerà lebbra nata sulla parte calva.
44 Vir maculatus est lepra, et sacerdos omnino decernet eum esse immundum; plaga est in capite eius.
44 Chi come infetto di lebbra sarà stato separato a giudizio del sacerdote,
45 Leprosus hac plaga percussus habebit vestimenta dissuta, comam capitis excussam, barbam contectam; clamabit: "Immundus! Immundus!".45 avrà le vesti scucite, il capo nudo, e, coprendosi la bocca colla veste, andrà gridando che egli è contaminato e impuro.
46 Omni tempore, quo leprosus est immundus, immundus est et solus habitabit extra castra.
46 Per tutto il tempo che sarà lebbroso e immondo, abiterà solo, fuori degli accampamenti.
47 Si in veste lanea sive linea lepra fuerit,47 Se una veste di lana o di lino sarà infetta di lebbra
48 in stamine sive subtemine lineo vel laneo aut in pelle vel quolibet ex pelle confecto,48 nella trama o nell'ordito, se una pelle o qualunque altra cosa fatta di pelle
49 si macula pallida aut rufa fuerit, lepra reputabitur ostendeturque sacerdoti.49 sarà infetta di una macchia bianca o rossiccia, si reputerà lebbra, e si farà vedere al sacerdote,
50 Qui considerabit macula infectum et recludet septem diebus;50 il quale, dopo averla esaminata, la rinchiuderà per sette giorni.
51 et die septimo rursus aspiciens, si crevisse deprehenderit, lepra maligna est; pollutum iudicabit vestimentum et omne, in quo fuerit inventa,51 Al settimo l'esaminerà di nuovo e se vedrà la macchia cresciuta, è lebbra maligna: giudicherà quindi immonda la veste e qualunque cosa sopra, di cui si trovi tale macchia,
52 et idcirco comburetur flammis.52 perciò sarà data alle fiamme.
53 Quod si eam viderit non crevisse,53 Ma se vedrà che la macchia non è cresciuta,
54 praecipiet, et lavabunt id, in quo plaga est; recludetque illud septem diebus aliis.54 farà lavare l'oggetto in cui apparisce la lebbra, e la rinchiuderà per altri sette giorni.
55 Et cum viderit post lavationem faciem quidem pristinam non mutatam, nec tamen crevisse plagam, immunda est res, et igne combures eam, eo quod infusa sit plaga in superficie rei vel in parte aversa.55 Se vedrà che non ha ripreso il suo aspetto primitivo, sebbene la lebbra non sia cresciuta, giudicherà tal veste immonda e la darà alle fiamme, perchè la lebbra è già sparsa sulla superficie e nell'interno della veste.
56 Sin autem obscurior fuerit locus plagae, postquam res est lota, sacerdos abrumpet eum et a solido dividet.56 Ma se, lavata la veste, il luogo dove era la lebbra resta più oscuro, lo strapperà e lo toglierà dalla veste.
57 Quod si macula ultra apparuerit in his rebus, quae prius immaculata erant, lepra volatilis et vaga, igne combures illas.57 Se poi, dopo questo, nelle parti che prima eran senza macchia comparirà una lebbra volatile e vaga, la veste devo darsi alle fiamme.
58 Quas vero laveris et a quibus cessaverit plaga, illas lavabis secundo, et mundae erunt.
58 Se scomparisce, laverà una, seconda volta le parti non infette, e saranno mondate.
59 Ista est lex leprae vestimenti lanei et linei, staminis atque subteminis, omnisque supellectilis pelliceae, quomodo mundari debeat vel contaminari ”.
59 Questa è la legge sulla lebbra della veste di lana e di lino, dell'ordito e dalla trama e d'ogni oggetto fatto di pelle, per dichiararli puri o impuri ».