Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Qoelet 12


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NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Memento Creatoris tui
in diebus iuventutis tuae,
antequam veniat tempus afflictionis,
et appropinquent anni, de quibus dicas:
“ Non mihi placent ”;
1 Ricòrdati del tuo creatore
nei giorni della tua giovinezza,
prima che vengano i giorni tristi
e giungano gli anni di cui dovrai dire:
«Non ci provo alcun gusto»;
2 antequam tenebrescat
sol et lumen et luna et stellae,
et revertantur nubes post pluviam;
2 prima che si oscurino il sole,
la luce, la luna e le stelle
e tornino ancora le nubi dopo la pioggia;
3 quando commovebuntur custodes domus,
et nutabunt viri fortissimi,
et otiosae erunt molentes imminuto numero,
et tenebrescent videntes per foramina,
3 quando tremeranno i custodi della casa
e si curveranno i gagliardi
e cesseranno di lavorare le donne che macinano,
perché rimaste poche,
e si offuscheranno quelle che guardano dalle finestre
4 et claudentur ostia in platea
submissa voce molentis,
et consurgent ad vocem volucris,
et subsident omnes filiae carminis;
4 e si chiuderanno i battenti sulla strada;
quando si abbasserà il rumore della mola
e si attenuerà il cinguettio degli uccelli
e si affievoliranno tutti i toni del canto;
5 excelsa quoque timebunt
et formidabunt in via.
Florebit amygdalus,
reptabit locusta,
et dissipabitur capparis,
quoniam ibit homo in domum aeternitatis suae,
et circuibunt in platea plangentes,
5 quando si avrà paura delle alture
e terrore si proverà nel cammino;
quando fiorirà il mandorlo
e la locusta si trascinerà a stento
e il cappero non avrà più effetto,
poiché l’uomo se ne va nella dimora eterna
e i piagnoni si aggirano per la strada;
6 antequam rumpatur funiculus argenteus,
et frangatur lecythus aureus,
et conteratur hydria super fontem,
et confringatur rota super cisternam,
6 prima che si spezzi il filo d’argento
e la lucerna d’oro s’infranga
e si rompa l’anfora alla fonte
e la carrucola cada nel pozzo,
7 et revertatur pulvis in terram suam, unde erat,
et spiritus redeat ad Deum, qui dedit illum.
7 e ritorni la polvere alla terra, com’era prima,
e il soffio vitale torni a Dio, che lo ha dato.
8 Vanitas vanitatum,
dixit Ecclesiastes,
et omnia vanitas.
8 Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
tutto è vanità.
9 Cumque esset sapientissimus, Ecclesiastes docuit insuper populum scientiam;ponderavit et investigans composuit parabolas multas.9 Oltre a essere saggio, Qoèlet insegnò al popolo la scienza; ascoltò, meditò e compose un gran numero di massime.
10 Quaesivit Ecclesiastesverba delectabilia et conscripsit sermones rectissimos ac veritate plenos.10 Qoèlet cercò di trovare parole piacevoli e scrisse con onestà parole veritiere.
11 Verba sapientium sicut stimuli, et quasi clavi defixi sunt magistri collationum;data sunt a pastore uno.11 Le parole dei saggi sono come pungoli, e come chiodi piantati sono i detti delle collezioni: sono dati da un solo pastore.
12 His amplius, fili mi, ne requiras: faciendi plureslibros nullus est finis, frequensque meditatio carnis afflictio est.12 Ancora un avvertimento, figlio mio: non si finisce mai di scrivere libri e il molto studio affatica il corpo.
13 Finisloquendi, omnibus auditis: Deum time et mandata eius observa; hoc est enim omnishomo.13 Conclusione del discorso, dopo aver ascoltato tutto: temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché qui sta tutto l’uomo.
14 Et cuncta, quae fiunt, adducet Deus in iudicium circa omne occultum,sive bonum sive malum.
14 Infatti, Dio citerà in giudizio ogni azione, anche tutto ciò che è occulto, bene o male.