Scrutatio

Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Tessalonicesi 2


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BIBBIA MARTININOVA VULGATA
1 Imperocchè voi stessi sapete, fratelli, come non senza frutto fa il nostro venir tra di voi:1 Nam ipsi scitis, fratres, introi tum nostrum ad vos, quia non inanisfuit;
2 Ma avendo prima sofferti patimenti, e strapazzi (come sapete) in Filippi, avemmo fidanza nel nostro Dio di parlare a voi del vangelo di Dio tra molti contrasti.2 sed ante passi et contumeliis affecti, sicut scitis, in Philippis,fiduciam habuimus in Deo nostro loqui ad vos evangelium Dei in multasollicitudine.
3 Conciossiachè la nostra esortazione non (fu) a favor dell'errore, né della malizia, né della frode,3 Exhortatio enim nostra non ex errore neque ex immunditia nequein dolo,
4 Ma nello stesso modo, che fummo da Dio approvati, perché confidato a noi fosse il vangelo: così parliamo, non come per piacere agli uomini, ma a Dio, che disamina i nostri cuori.4 sed sicut probati sumus a Deo, ut crederetur nobis evangelium, italoquimur non quasi hominibus placentes, sed Deo, qui probat corda nostra.
5 Imperocché il nostro linguaggio non fu giammai di adulazione, come sapete: né pretesto all'avarizia: Dio è testimone:5 Neque enim aliquando fuimus in sermone adulationis, sicut scitis, neque subpraetextu avaritiae, Deus testis,
6 Né cercammo gloria dagli uomini, né da voi, né da altri.6 nec quaerentes ab hominibus gloriam, neque avobis neque ab aliis;
7 Potendo noi essere a voi di peso come Apostoli di Cristo: ci facemmo piccolini tra di voi come nutrice, che al sen si stringa i suoi figli.7 cum possemus oneri esse ut Christi apostoli, sed factisumus parvuli in medio vestrum, tamquam si nutrix foveat filios suos;
8 Così noi amandovi teneramente, bramavamo di dare a voi non solo il vangelo di Dio, ma le stesse anime nostre: perché siete divenuti carissimi a noi.8 itadesiderantes vos, cupide volebamus tradere vobis non solum evangelium Dei sedetiam animas nostras, quoniam carissimi nobis facti estis.
9 Imperocché voi vi ricordate, o fratelli, delle nostre fatiche, e stanchezze: lavorando dì, e notte, per non dar in comodo a veruno di voi, abbiam predicato tra voi il vangelo di Dio.9 Memores enim estis,fratres, laboris nostri et fatigationis; nocte et die operantes, ne quem vestrumgravaremus, praedicavimus in vobis evangelium Dei.
10 Testimoni siete voi, e Dio, quanto santamente, e giustamente, e senza doglianza ci diportammo con voi, che avete creduto:10 Vos testes estis et Deus,quam sancte et iuste et sine querela vobis, qui credidistis, fuimus;
11 Siccome sapete, in qual modo ciascheduno di voi (come fa un padre co' suoi figliuoli)11 sicutscitis qualiter unumquemque vestrum, tamquam pater filios suos,
12 Vi andavano pregando, e confortando, e scongiurando a camminare in maniera degna di Dio, il quale vi ha chiamati al suo regno, e alla gloria.12 deprecantesvos et consolantes testificati sumus, ut ambularetis digne Deo, qui vocat vos insuum regnum et gloriam.
13 Per questo ancora noi rendiamo incessantemente grazie al Signore, perché avendo voi ricevuto la parola di Dio, che udiste da noi, l'abbracciaste, non come parola umana, ma (qual ella è veramente) parola di Dio, la quale eziandio agisce in voi, che avete creduto:13 Ideo et nos gratias agimus Deo sine intermissione, quoniam cum accepissetis anobis verbum auditus Dei, accepistis non ut verbum hominum sed, sicut est vere,verbum Dei, quod et operatur in vobis, qui creditis.
14 Imperocché voi, fratelli, siete stati imitatori delle Chiese di Dio, che sono per la Giudea in Cristo Gesù: perché le medesime cose avete sofferte anche voi da' vostri nazionali come anche quegli dai Giudei:14 Vos enim imitatoresfacti estis, fratres, ecclesiarum Dei, quae sunt in Iudaea in Christo Iesu; quiaeadem passi estis et vos a contribulibus vestris, sicut et ipsi a Iudaeis,
15 I quali ed uccisero il Signore Gesù, e i profeti, e noi hanno perseguitato, e non piacciono a Dio, e sono avversi a tutti gli uomini:15 qui et Dominum occiderunt Iesum et prophetas et nos persecuti sunt et Deo nonplacent et omnibus hominibus adversantur,
16 I quali proibiscono a noi il parlare alle genti, perché si salvino, per andar sempre compiendo la misura de' loro peccati; imperocché è venuta sopra di essi l'ira di Dio sino alla fine.16 prohibentes nos gentibus loqui, utsalvae fiant, ut impleant peccata sua semper. Pervenit autem ira Dei super illosusque in finem.
17 Ma noi, o fratelli, rimasi senza di voi per breve tempo, quanto alla vista, non quanto al cuore, tanto maggiormente ci davamo fretta di vedere la faccia vostra pel gran desiderio:17 Nos autem, fratres, desolati a vobis ad tempus horae, facie non corde,abundantius festinavimus faciem vestram videre cum multo desiderio.
18 Imperocché volemmo venir da voi (almen io Paolo) e una, e due volte, ma Satana ci frappose impedimento.18 Propterquod voluimus venire ad vos, ego quidem Paulus et semel et iterum; et impedivitnos Satanas.
19 Imperocché qual è la nostra speranza, o il gaudio, o la corona di gloria? Non lo siete voi forse dinanzi al Signor nostro Gesù Cristo, per quando egli verrà?19 Quae est enim nostra spes aut gaudium aut corona gloriae —nonne et vos — ante Dominum nostrum Iesum in adventu eius?
20 Certamente voi siete nostra gloria, e (nostro) gaudio.20 Vos enim estisgloria nostra et gaudium.