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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 19


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BIBBIA CEI 1974DIODATI
1 Entrato in Gèrico, attraversava la città.1 E GESÙ, essendo entrato in Gerico, passava per la città.
2 Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco,2 Ed ecco un uomo, detto per nome Zaccheo, il quale era il capo de’ pubblicani, ed era ricco;
3 cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura.3 e cercava di veder Gesù, per saper chi egli era; ma non poteva per la moltitudine, perciocchè egli era piccolo di statura.
4 Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là.4 E corse innanzi, e salì sopra un sicomoro, per vederlo; perciocchè egli avea da passare per quella via.
5 Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: "Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua".5 E come Gesù fu giunto a quel luogo, alzò gli occhi, e lo vide, e gli disse: Zaccheo, scendi giù prestamente, perciocchè oggi ho ad albergare in casa tua.
6 In fretta scese e lo accolse pieno di gioia.6 Ed egli scese prestamente, e lo ricevette con allegrezza.
7 Vedendo ciò, tutti mormoravano: "È andato ad alloggiare da un peccatore!".7 E tutti, veduto ciò, mormoravano, dicendo: Egli è andato ad albergare in casa d’un uomo peccatore.
8 Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: "Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto".8 E Zaccheo, presentatosi al Signore, gli disse: Signore, io dono la metà di tutti i miei beni a’ poveri; e se ho frodato alcuno, io gliene fo la restituzione a quattro doppi.
9 Gesù gli rispose: "Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo;9 E Gesù gli disse: Oggi è avvenuta salute a questa casa; poichè anche costui è figliuol d’Abrahamo.
10 il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto".

10 Perciocchè il Figliuol dell’uomo è venuto per cercare, e per salvare ciò ch’era perito
11 Mentre essi stavano ad ascoltare queste cose, Gesù disse ancora una parabola perché era vicino a Gerusalemme ed essi credevano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all'altro.11 OR ascoltando essi queste cose, Gesù soggiunse, e disse una parabola; perciocchè egli era vicino a Gerusalemme, ed essi stimavano che il regno di Dio apparirebbe subito in quello stante. Disse adunque:
12 Disse dunque: "Un uomo di nobile stirpe partì per un paese lontano per ricevere un titolo regale e poi ritornare.12 Un uomo nobile andò in paese lontano, per prender la possession d’un regno, e poi tornare.
13 Chiamati dieci servi, consegnò loro dieci mine, dicendo: Impiegatele fino al mio ritorno.13 E chiamati a sè dieci suoi servitori, diede loro dieci mine, e disse loro: Trafficate, finchè io venga.
14 Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un'ambasceria a dire: Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi.14 Or i suoi cittadini l’odiavano, e gli mandarono dietro un’ambasciata, dicendo: Noi non vogliamo che costui regni sopra di noi.
15 Quando fu di ritorno, dopo aver ottenuto il titolo di re, fece chiamare i servi ai quali aveva consegnato il denaro, per vedere quanto ciascuno avesse guadagnato.15 Ed avvenne che quando egli fu ritornato, dopo aver presa la possessione del regno, comandò che gli fosser chiamati que’ servitori, a’ quali avea dati i denari, acciocchè sapesse quanto ciascuno avea guadagnato trafficando.
16 Si presentò il primo e disse: Signore, la tua mina ha fruttato altre dieci mine.16 E il primo si presentò, dicendo: Signore, la tua mina ne ha guadagnate altre dieci.
17 Gli disse: Bene, bravo servitore; poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città.17 Ed egli gli disse: Bene sta, buon servitore; perciocchè tu sei stato leale in cosa minima, abbi podestà sopra dieci città.
18 Poi si presentò il secondo e disse: La tua mina, signore, ha fruttato altre cinque mine.18 Poi venne il secondo, dicendo: Signore, la tua mina ne ha guadagnate cinque.
19 Anche a questo disse: Anche tu sarai a capo di cinque città.19 Ed egli disse ancora a costui: E tu sii sopra cinque città.
20 Venne poi anche l'altro e disse: Signore, ecco la tua mina, che ho tenuta riposta in un fazzoletto;20 Poi ne venne un altro, che disse: Signore, ecco la tua mina, la quale io ho tenuta riposta in uno sciugatoio.
21 avevo paura di te che sei un uomo severo e prendi quello che non hai messo in deposito, mieti quello che non hai seminato.21 Perciocchè io ho avuto tema di te, perchè tu sei uomo aspro, e togli ciò che non hai messo, e mieti ciò che non hai seminato.
22 Gli rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato:22 E il suo signore gli disse: Io ti giudicherò per la tua propria bocca, malvagio servitore; tu sapevi che io sono uomo aspro, che tolgo ciò che non ho messo, e mieto ciò che non ho seminato;
23 perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l'avrei riscosso con gli interessi.23 perchè dunque non desti i miei denari a’ banchieri, ed io, al mio ritorno, li avrei riscossi con frutto?
24 Disse poi ai presenti: Toglietegli la mina e datela a colui che ne ha dieci24 Allora egli disse a coloro ch’erano ivi presenti: Toglietegli la mina, e datela a colui che ha le dieci mine.
25 Gli risposero: Signore, ha già dieci mine!25 Ed essi gli dissero: Signore, egli ha dieci mine.
26 Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.26 Perciocchè io vi dico, che a chiunque ha sarà dato; ma, a chi non ha, eziandio quel ch’egli ha gli sarà tolto.
27 E quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me".

27 Oltre a ciò, menate qua que’ miei nemici, che non hanno voluto che io regnassi sopra loro, e scannateli in mia presenza
28 Dette queste cose, Gesù proseguì avanti agli altri salendo verso Gerusalemme.
28 ORA, avendo dette queste cose, egli andava innanzi, salendo in Gerusalemme.
29 Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo:29 E come egli fu vicin di Betfage, e di Betania, presso al monte detto degli Ulivi, mandò due de’ suoi discepoli, dicendo:
30 "Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è mai salito; scioglietelo e portatelo qui.30 Andate nel castello, che è qui di rincontro; nel quale essendo entrati, troverete un puledro d’asino legato, sopra il quale niun uomo giammai montò; scioglietelo, e menatemelo.
31 E se qualcuno vi chiederà: Perché lo sciogliete?, direte così: Il Signore ne ha bisogno".31 E se alcun vi domanda perchè voi lo sciogliete, ditegli così: Perciocchè il Signore ne ha bisogno.
32 Gli inviati andarono e trovarono tutto come aveva detto.32 E coloro ch’erano mandati andarono, e trovarono come egli avea lor detto.
33 Mentre scioglievano il puledro, i proprietari dissero loro: "Perché sciogliete il puledro?".33 E come essi scioglievano il puledro, i padroni d’esso dissero loro: Perchè sciogliete voi quel puledro?
34 Essi risposero: "Il Signore ne ha bisogno".
34 Ed essi dissero: Il Signore ne ha bisogno.
35 Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù.35 E lo menarono a Gesù; e gettaron le lor vesti sopra il puledro, e vi fecero montar Gesù sopra.
36 Via via che egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada.36 E mentre egli camminava, stendevan le lor veste nella via.
37 Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, esultando, cominciò a lodare Dio a gran voce, per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo:

37 E come egli già era presso della scesa del monte degli Ulivi, tutta la moltitudine de’ discepoli con allegrezza prese a lodare Iddio con gran voce, per tutte le potenti operazioni che avean vedute;
38 "'Benedetto colui che viene,'
il re, 'nel nome del Signore'.
Pace in cielo
e gloria nel più alto dei cieli!".

38 dicendo: Benedetto sia il Re che viene nel nome del Signore; pace in cielo, e gloria ne’ luoghi altissimi!
39 Alcuni farisei tra la folla gli dissero: "Maestro, rimprovera i tuoi discepoli".39 Ed alcuni de’ Farisei d’infra la moltitudine gli dissero: Maestro, sgrida i tuoi discepoli!
40 Ma egli rispose: "Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre".

40 Ed egli, rispondendo, disse loro: Io vi dico che se costoro si tacciono, le pietre grideranno
41 Quando fu vicino, alla vista della città, pianse su di essa, dicendo:41 E come egli fu presso della città, veggendola, pianse sopra lei, dicendo:
42 "Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace. Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi.42 Oh! se tu ancora, almeno in questo giorno, avessi riconosciute le cose appartenenti alla tua pace! ma ora, esse son nascoste agli occhi tuoi.
43 Giorni verranno per te in cui i tuoi nemici ti cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte;43 Perciocchè ti sopraggiungeranno giorni, ne’ quali i tuoi nemici ti faranno degli argini attorno, e ti circonderanno, e ti assedieranno d’ogn’intorno.
44 abbatteranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata".

44 Ed atterreranno te, e i tuoi figliuoli dentro di te; e non lasceranno in te pietra sopra pietra; perciocchè tu non hai riconosciuto il tempo della tua visitazione.
45 Entrato poi nel tempio, cominciò a cacciare i venditori,45 POI, entrato nel tempio, prese a cacciare coloro che vendevano, e che comperavano in esso;
46 dicendo: "Sta scritto:

'La mia casa sarà casa di preghiera'.
Ma voi ne avete fatto 'una spelonca di ladri!'".

46 dicendo loro: Egli è scritto: La casa mia è casa di orazione; ma voi ne avete fatta una spelonca di ladroni.
47 Ogni giorno insegnava nel tempio. I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo perire e così anche i notabili del popolo;47 Ed ogni giorno egli insegnava nel tempio. Ed i principali sacerdoti, e gli Scribi, e i capi del popolo cercavano di farlo morire.
48 ma non sapevano come fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue parole.48 E non trovavano che cosa potesser fare, perciocchè tutto il popolo pendeva dalla sua bocca, ascoltandolo