Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 13


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1In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici.2Prendendo la parola, Gesù rispose: "Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte?3No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.4O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?5No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo".

6Disse anche questa parabola: "Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò.7Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perché deve sfruttare il terreno?8Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora quest'anno finché io gli zappi attorno e vi metta il concime9e vedremo se porterà frutto per l'avvenire; se no, lo taglierai".

10Una volta stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato.11C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo.12Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: "Donna, sei libera dalla tua infermità",13e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
14Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, rivolgendosi alla folla disse: "Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi curare e non in giorno di sabato".15Il Signore replicò: "Ipocriti, non scioglie forse, di sabato, ciascuno di voi il bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi?16E questa figlia di Abramo, che satana ha tenuto legata diciott'anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?".17Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.

18Diceva dunque: "A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò?19È simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell'orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami".

20E ancora: "A che cosa rassomiglierò il regno di Dio?21È simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché sia tutta fermentata".

22Passava per città e villaggi, insegnando, mentre camminava verso Gerusalemme.23Un tale gli chiese: "Signore, sono pochi quelli che si salvano?". Rispose:24"Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno.25Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete.26Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze.27Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d'iniquità!28Là ci sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori.29Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio.30Ed ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni tra i primi che saranno ultimi".

31In quel momento si avvicinarono alcuni farisei a dirgli: "Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere".32Egli rispose: "Andate a dire a quella volpe: Ecco, io scaccio i demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno avrò finito.33Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io vada per la mia strada, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.

34Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto!35Ecco, 'la vostra casa vi viene lasciata deserta'! Vi dico infatti che non mi vedrete più fino al tempo in cui direte: 'Benedetto colui che viene nel nome del Signore!'".

Note:

Lc 13,1:Episodio altrove sconosciuto, come l'incidente ricordato nel v 4. L'insegnamento è chiaro: non c'è relazione diretta e precisa tra colpa e calamità (confrontare Gv 9,3); ma queste pubbliche calamità sono un provvidenziale invito alla penitenza.

Lc 13,6-9:L'episodio del fico disseccato (Mt 21,18-22p) è un gesto di severità; ad esso Luca ha preferito questa parabola della pazienza.

Lc 13,7:tre anni: è forse un'allusione alla durata del ministero di Gesù, come risulta dal quarto Vangelo.

Lc 13,11:non poteva drizzarsi in nessun modo; o «non poteva alzare completamente la testa».

Lc 13,14:quella guarigione di sabato: vede in quella guarigione un «lavoro» proibito dalla legge.

Lc 13,21:tre staia: BJ traduce: «tre misure».

Lc 13,22-30:La fonte utilizzata da Luca e Mt ha raggruppato qui logia che Mt ha distribuito altrimenti nel suo Vangelo (cf. Lc 9,51+). L'idea principale di questa raccolta, rispettata da Luca, sembra essere stata il rifiuto di Israele e la chiamata dei pagani alla salvezza. Ai primi, i legami di razza con Gesù non serviranno a nulla per evitarne l'esclusione meritata dalla loro condotta (vv 25-27; cf. Lc 3,7-9p; Gv 8,33s). Così molti non potranno trovare l'entrata della salvezza (vv 23-24), alcuni da primi diventeranno ultimi (v 30; cf. Mt 20,16) e i pagani verranno a prendere il loro posto nel banchetto messianico (vv 28-29).

Lc 13,31:Erode: Erode Antipa (cf. Lc 3,1+). Forse con questa minaccia voleva sbarazzarsi di Gesù; a questa manovra farebbe allusione l'epiteto di «volpe».

Lc 13,32:il terzo giorno: l'espressione indica un lasso di tempo molto breve. - avrò finito, o «compiuto»: parola ricca di senso, che include insieme la fine e il compimento di Gesù, reso «perfetto» dai patimenti e dalla morte (Eb 2,10; Eb 5,9 ; cf. Gv 19,30).

Lc 13,33:Cioè, sembra: il mio compito sarà presto terminato, ma per ora non lo è. Io devo ancora cacciare demoni e guarire, e ciò sulla strada di Gerusalemme, dove deve compiersi il mio destino (cf. Lc 2,38+). Come in Gv 7,30; Gv 8,20 (cf. Gv 8,59; Gv 10,39; Gv 11,54), i nemici di Gesù non possono attentare alla sua vita, finché «la sua ora non è giunta».