Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 4


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1Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto2dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame.3Allora il diavolo gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane".4Gesù gli rispose: "Sta scritto: 'Non di solo pane vivrà l'uomo'".5Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse:6"Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio.7Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo".8Gesù gli rispose: "Sta scritto: 'Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui' solo 'adorerai'".9Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù;10sta scritto infatti:

'Ai suoi angeli darà ordine per te,perché essi ti custodiscano';
11e anche:

'essi ti sosterranno con le mani,
perché il tuo piede non inciampi in una pietra'".
12Gesù gli rispose: "È stato detto: 'Non tenterai il Signore Dio tuo'".13Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui per ritornare al tempo fissato.
14Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione.15Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi.
16Si recò a Nàzaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere.17Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:

18'Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione,
e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto
messaggio,
per proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
per rimettere in libertà gli oppressi',
19'e predicare un anno di grazia del Signore'.
20Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui.21Allora cominciò a dire: "Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi".22Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: "Non è il figlio di Giuseppe?".23Ma egli rispose: "Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fàllo anche qui, nella tua patria!".24Poi aggiunse: "Nessun profeta è bene accetto in patria.25Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese;26ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone.27C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro".28All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno;29si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio.30Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.
31Poi discese a Cafàrnao, una città della Galilea, e al sabato ammaestrava la gente.32Rimanevano colpiti dal suo insegnamento, perché parlava con autorità.33Nella sinagoga c'era un uomo con un demonio immondo e cominciò a gridare forte:34"Basta! Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!".35Gesù gli intimò: "Taci, esci da costui!". E il demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui, senza fargli alcun male.36Tutti furono presi da paura e si dicevano l'un l'altro: "Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi ed essi se ne vanno?".37E si diffondeva la fama di lui in tutta la regione.
38Uscito dalla sinagoga entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei.39Chinatosi su di lei, intimò alla febbre, e la febbre la lasciò. Levatasi all'istante, la donna cominciò a servirli.

40Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi colpiti da mali di ogni genere li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva.41Da molti uscivano demòni gridando: "Tu sei il Figlio di Dio!". Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era il Cristo.

42Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e volevano trattenerlo perché non se ne andasse via da loro.43Egli però disse: "Bisogna che io annunzi il regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato".44E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.

Note:

Lc 4,1-13:Luca unisce nel suo racconto i dati di Mc (quaranta giorni di tentazione) e quelli di Mt (tre tentazioni al termine di un digiuno di quaranta giorni). Modifica l'ordine di Mt in modo da terminare con Gerusalemme (cf. Lc 2,38+). Sulla natura di questa tentazione, cf. Mt 4,1+ .

Lc 4,1:Spirito santo: il particolare interesse di Luca per lo Spirito santo non si manifesta solo nei due primi cc (Lc 1,15; Lc 1,35; Lc 1,41; Lc 1,67; Lc 1,80; Lc 2,25; Lc 2,26; Lc 2,27), ma anche nel resto del suo Vangelo, dove egli ne fa menzione più volte in confronto agli altri Sinottici (Lc 4,1; Lc 4,14; Lc 4,18; Lc 10,21; Lc 11,13). Ne parla spesso anche in Atti (At 1,8+ . Cf. Mt 4,1+).

Lc 4,6:Satana, introducendo nel mondo il peccato e la morte, sua conseguenza (Sap 2,24+; Rm 5,12+), ha reso l'uomo schiavo della sua tirannia (Mt 8,29+; Gal 4,3+; Col 2,8+); egli ha steso sul mondo, di cui è divenuto il «principe» (Gv 12,31+), un dominio che Gesù è venuto a sopprimere con la «redenzione» (Mt 20,28+ , Rm 3,24+; Rm 6,15+; Col 1,13-14; Col 2,15+ . Vedi ancora Ef 2,1-6; Ef 6,12+; Gv 3,35+; 1Gv 2,14; Ap 13,1-18; Ap 19,19-21).

Lc 4,14:la sua fama si diffuse in tutta la regione: ritornello di Luca (Lc 4,37; Lc 5,15; Lc 7,17 ; cf. gli analoghi ritornelli di At 2,41+; At 6,7; Lc 1,80+).

Lc 4,15:tutti ne facevano grandi lodi: Gesù ammirato e lodato dalle folle è un altro tema caro a Luca (Lc 4,22; Lc 8,25; Lc 9,43; Lc 11,27; Lc 13,17; Lc 19,48), connesso al ritornello precedente (Lc 4,14+) e ai temi della lode a Dio (Lc 2,20+) e del timore religioso (Lc 1,12+).

Lc 4,16-30:Questo racconto sorprende per l'inspiegabile mutamento della folla, che passa dall'ammirazione (v 22a) all'animosità (vv 22b; 28s). Questa anomalia è forse il risultato di una evoluzione letteraria. Un primo brano narrava la visita di una sinagoga con predicazione coronata da successo, all'inizio del ministero (cf. Mc 1,21s) a Nàzaret (cf. Mt 4,13 ; con Nazarà come Lc 4,16 ; ma BC restituisce «Nazaret» in tutti e due i casi). Questo racconto è stato in seguito ripreso, sopraccaricato e posto più tardi nella vita di Gesù (Mt 13,53-58; Mc 6,1-6), per sottolineare l'incomprensione e il rifiuto che hanno fatto seguito al primo favore del popolo. Luca ha saputo trarre, da questo testo complesso, una pagina mirabile, che egli ha conservato all'inizio del ministero come una scena inaugurale, nella quale dipinge, in un compendio simbolico, la missione di grazia di Gesù e il rifiuto del suo popolo.

Lc 4,16:Nàzaret: BJ preferisce «Nazarà»: forma rara del nome di Nàzaret (cf. Mt 4,13). - si alzò a leggere: ogni giudeo adulto era ammesso, con l'autorizzazione del capo della sinagoga, a leggere pubblicamente il testo sacro.

Lc 4,18:per annunziare ai poveri un lieto messaggio: qualche codice aggiunge: «a guarire quelli che hanno il cuore spezzato» (cf. Is 61,1 ; diversi codici della recensione antiochena, Ireneo, ecc.).

Lc 4,23:Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao: di fatto, però, questi miracoli saranno raccontati solo dopo la visita a Nàzaret (v 33, ecc.). Vedi anche la nota a Lc 4,16-30 .

Lc 4,44:Giudea: Mc ha «Galilea», Luca prende «Giudea» nel senso di Israele. Così anche in Lc 7,17; Lc 23,5 (?); At 10,37; At 28,21 .