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Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 9


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1Egli allora chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demòni e di curare le malattie.2E li mandò ad annunziare il regno di Dio e a guarire gli infermi.3Disse loro: "Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né bisaccia, né pane, né denaro, né due tuniche per ciascuno.4In qualunque casa entriate, là rimanete e di là poi riprendete il cammino.5Quanto a coloro che non vi accolgono, nell'uscire dalla loro città, scuotete la polvere dai vostri piedi, a testimonianza contro di essi".6Allora essi partirono e giravano di villaggio in villaggio, annunziando dovunque la buona novella e operando guarigioni.
7Intanto il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: "Giovanni è risuscitato dai morti",8altri: "È apparso Elia", e altri ancora: "È risorto uno degli antichi profeti".9Ma Erode diceva: "Giovanni l'ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire tali cose?". E cercava di vederlo.
10Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesù tutto quello che avevano fatto. Allora li prese con sé e si ritirò verso una città chiamata Betsàida.11Ma le folle lo seppero e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlar loro del regno di Dio e a guarire quanti avevan bisogno di cure.12Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: "Congeda la folla, perché vada nei villaggi e nelle campagne dintorno per alloggiare e trovar cibo, poiché qui siamo in una zona deserta".13Gesù disse loro: "Dategli voi stessi da mangiare". Ma essi risposero: "Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente".14C'erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai discepoli: "Fateli sedere per gruppi di cinquanta".15Così fecero e li invitarono a sedersi tutti quanti.16Allora egli prese i cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai discepoli perché lo distribuissero alla folla.17Tutti mangiarono e si saziarono e delle parti loro avanzate furono portate via dodici ceste.
18Un giorno, mentre Gesù si trovava in un luogo appartato a pregare e i discepoli erano con lui, pose loro questa domanda: "Chi sono io secondo la gente?".19Essi risposero: "Per alcuni Giovanni il Battista, per altri Elia, per altri uno degli antichi profeti che è risorto".20Allora domandò: "Ma voi chi dite che io sia?". Pietro, prendendo la parola, rispose: "Il Cristo di Dio".21Egli allora ordinò loro severamente di non riferirlo a nessuno.

22"Il Figlio dell'uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno".
23Poi, a tutti, diceva: "Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.
24Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà.25Che giova all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?
26Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio dell'uomo, quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi.
27In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno prima di aver visto il regno di Dio".
28Circa otto giorni dopo questi discorsi, prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare.29E, mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante.30Ed ecco due uomini parlavano con lui: erano Mosè ed Elia,31apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme.32Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; tuttavia restarono svegli e videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.33Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: "Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia". Egli non sapeva quel che diceva.34Mentre parlava così, venne una nube e li avvolse; all'entrare in quella nube, ebbero paura.35E dalla nube uscì una voce, che diceva: "Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo".36Appena la voce cessò, Gesù restò solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
37Il giorno seguente, quando furon discesi dal monte, una gran folla gli venne incontro.38A un tratto dalla folla un uomo si mise a gridare: "Maestro, ti prego di volgere lo sguardo a mio figlio, perché è l'unico che ho.39Ecco, uno spirito lo afferra e subito egli grida, lo scuote ed egli da' schiuma e solo a fatica se ne allontana lasciandolo sfinito.40Ho pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti".41Gesù rispose: "O generazione incredula e perversa, fino a quando sarò con voi e vi sopporterò? Conducimi qui tuo figlio".42Mentre questi si avvicinava, il demonio lo gettò per terra agitandolo con convulsioni. Gesù minacciò lo spirito immondo, risanò il fanciullo e lo consegnò a suo padre.43E tutti furono stupiti per la grandezza di Dio.

Mentre tutti erano sbalorditi per tutte le cose che faceva, disse ai suoi discepoli:
44"Mettetevi bene in mente queste parole: Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato in mano degli uomini".45Ma essi non comprendevano questa frase; per loro restava così misteriosa che non ne comprendevano il senso e avevano paura a rivolgergli domande su tale argomento.

46Frattanto sorse una discussione tra loro, chi di essi fosse il più grande.47Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un fanciullo, se lo mise vicino e disse:48"Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Poiché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è grande".

49Giovanni prese la parola dicendo: "Maestro, abbiamo visto un tale che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non è con noi tra i tuoi seguaci".50Ma Gesù gli rispose: "Non glielo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi".

51Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemme52e mandò avanti dei messaggeri. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui.53Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme.54Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: "Signore, vuoi che diciamo che 'scenda un fuoco dal cielo e li consumi'?".55Ma Gesù si voltò e li rimproverò.56E si avviarono verso un altro villaggio.

57Mentre andavano per la strada, un tale gli disse: "Ti seguirò dovunque tu vada".58Gesù gli rispose: "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo".59A un altro disse: "Seguimi". E costui rispose: "Signore, concedimi di andare a seppellire prima mio padre".60Gesù replicò: "Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu va' e annunzia il regno di Dio".61Un altro disse: "Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa".62Ma Gesù gli rispose: "Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio".

Note:

Lc 9,1:i Dodici: il codice S ed altri aggiungono: «apostoli»; un ms greco aggiunge: «i suoi discepoli».

Lc 9,7-9:Luca, invece di raccontare l'uccisione di Giovanni Battista, prepara («cercava di vederlo», v 9) il futuro incontro di Erode e di Gesù (Lc 23,8-12).

Lc 9,10-17:Luca, come Giovanni, non riferisce che una sola moltiplicazione dei pani, mentre Mt e Mc ne narrano due. Può darsi che egli abbia omesso o ignorato tutta la sezione di Mc 6,45-8,26 , dove si incontra la seconda moltiplicazione. Ma si può anche, anzi è preferibile ritenere che egli in questo modo voglia evitare un doppione di Mc e Mt, dove i due racconti della moltiplicazione dei pani sembrano essere due tradizioni parallele di uno stesso avvenimento, di cui una proveniente dall'ambiente palestinese (riva occidentale del lago, cf. Mt 14,13+ ; dodici ceste come le dodici tribù d'Israele), l'altra uscita da un ambiente cristiano nato dal paganesimo (riva orientale, cf. Mc 7,31 ; sette canestri come le sette nazioni pagane di Canaan prima della conquista, Dt 7,1; At 13,19). Cf. Mt 14,13+ .

Lc 9,18-21:Anche senza l'aggiunta di Matteo: «Figlio di Dio» (cf. Mt 16,16+), questa confessione di Pietro che parla in nome del gruppo degli apostoli, è di grande importanza e segna una svolta decisiva nella vita terrena di Gesù. Mentre la folla si smarrisce nei suoi pensieri sul conto di lui allontanandosene sempre di più, i suoi discepoli riconoscono per la prima volta in maniera esplicita che egli è il Messia (cf. Lc 2,26+). Ormai Gesù dedica i suoi sforzi a formare questo piccolo nucleo dei primi credenti e a purificare la loro fede.

Lc 9,22:Questo annunzio sarà seguito da molti altri (Lc 9,44; Lc 12,50; Lc 17,25; Lc 18,31-33 . Cf. Lc 24,7; Lc 24,25-27). - Luca omette l'intervento di Pietro e l'ammonizione di Gesù (Mc 8,32s).

Lc 9,28-36:Numerosi tratti originali tradiscono in Luca una fonte diversa da Mc. Dall'insieme si sviluppa una presentazione della trasfigurazione diversa da quelle di Mt e di Mc. Mentre Mt mette in rilievo la manifestazione di Gesù come nuovo Mosè (cf. Mt 17,1+) e Mc descrive un'epifania del Messia nascosto (cf. Mc 9,2+), Luca, o almeno la fonte che egli combina con Mc, pensa maggiormente a un'esperienza personale di Gesù che, nel corso di una preghiera ardente e trasformante, è illuminato dal cielo sulla «partenza» (alla lettera «esodo»), cioè la morte (cf. Sap 3,2; Sap 7,6; 2Pt 1,15), che egli deve compiere a Gerusalemme, la città che uccide i profeti (cf. Lc 13,33-34).

Lc 9,30:Poiché Mosè ed Elia sono nominati solo per identificare i «due uomini» ricordati all'inizio, si può pensare che, nella fonte combinata da Luca con Mc, questi fossero due angeli (cf. Lc 24,4; At 1,10), che ammaestravano e confortavano Gesù (cf. Lc 22,43). Sul significato di Mosè ed Elia nella tradizione di Mt, cf. Mt 17,1+ .

Lc 9,32:tuttavia restarono svegli: BJ traduce «essendosi svegliati». Questo sonno che opprime i discepoli, proprio di Lc, ricorda quello del Getsemani (Lc 22,45), dove è più naturale e da dove potrebbe derivare.

Lc 9,35:l'eletto: B, S e altri presentano la variante senza l'articolo; A e altri hanno: «il mio Figlio prediletto» (cf. Mt e Mc ; C aggiunge: «in cui mi sono compiaciuto» (cf. Mt 17,5). - Il titolo di «eletto» (cf. Lc 23,35; Is 42,1) si alterna con quello di «figlio dell'uomo» nelle Parabole di Enoch.

Lc 9,46-48:La risposta topica a tale questione è data nel v 48b, e in una forma più primitiva che in Mt 18,3-4 o Mc 9,35 . Il logion del v 48a (cf. Mt 18,5; Mc 9,37) è preso da altro contesto (cf. Mt 10,40).

Lc 9,49:glielo abbiamo impedito: BJ traduce: «volevamo impedirlo».

Lc 9,51-18,14:Da Lc 9,51 fino a Lc 18,14 , Lc si scosta da Mc e, in una cornice letteraria che proviene da Mc 10,1 ove si parla di una salita a Gerusalemme egli combina insieme materiale attinto da una raccolta utilizzata anche da Mt e da altre tradizioni (Lc 9,53; Lc 9,57; Lc 10,1; Lc 13,22; Lc 13,33; Lc 17,11 ; cf. Lc 2,38+). Mentre Mt ha smembrato questa raccolta per distribuirne i frammenti in tutto il suo Vangelo, Luca ha preferito riportarla in blocco, precisamente in questa sezione Lc 9,51-18,14 , a cui fornisce il contributo principale.

Lc 9,51:sarebbe stato tolto dal mondo: BJ con l'originale greco traduce: «doveva essere tolto»; volg. ha «dies assumptionis». Tale «innalzamento» o «assunzione» (cf. 2Re 2,9-11; Mc 16,19; At 1,2; At 1,10-11; 1Tm 3,16) comprende gli ultimi giorni del destino sofferente di Gesù e i primi di quello glorioso, cioè passione, morte, resurrezione e ascensione. Per gli stessi avvenimenti, Gv userà il termine più teologico «glorificare» (Gv 7,39; Gv 12,16; Gv 12,23; Gv 13,31s); la crocifissione sarà per lui un «innalzamento» (Gv 12,32+).

Lc 9,53:I samaritani, sempre molto mal disposti verso i giudei (Gv 4,9+), dovevano mostrarsi particolarmente ostili di fronte ai pellegrini di Gerusalemme. Per questo generalmente si evitava il loro territorio (cf. Mt 10,5). Luca e Giovanni (Lc 4,1-42; Gv 4,1-42) sono i soli a menzionare il passaggio di Gesù in territorio scismatico (cf. Lc 17,11; Lc 17,16). Assai presto la chiesa primitiva imiterà il maestro (At 8,5-25).

Lc 9,54:Dopo consumi, il codice A e il palinsesto di sant'Efrem aggiungono: «come fece Elia»: allusione a 2Re 1,10-12 . Giacomo e Giovanni si mostrano veramente «figli del tuono» (Mc 3,17).

Lc 9,55:Dopo rimproverò, molti codici, volg., aggiungono: «Voi non sapete di che spirito siete. Poiché il Figlio dell'uomo non è venuto a perdere le anime degli uomini, ma a salvarle». Lezione sospetta di origine marcionita.

Lc 9,59:Signore, cf. Mt 8,21 con i codici più importanti; BJ omette.

Lc 9,60:Il logion gioca sul doppio senso, fisico e spirituale, della parola «morto».