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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 10


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA MARTINI
1 Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.1 Dipoi elesse il Signore altri settantadue: e li mandò a due a due davanti a se in tutte le città, e luoghi, dove egli era per andare:
2 Diceva loro: "La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe.2 E diceva loro: La messe è molta, e gli operai son pochi. Pregate adunque il padrone della messe, che mandi degli operai per la sua messe.
3 Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi;3 Andate: ecco, che io mando voi, come agnelli tra' lupi.
4 non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada.4 Non portate, né borsa, né sacca, né borzacchini, e per istrada non salutate chicchessia.
5 In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa.5 In qualunque casa entrerete, dite prima: Pace sia a questa casa.
6 Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi.6 E se quivi sarà un figliuolo di pace, poserà sopra di lui la vostra pace; se no ritornerà a voi.
7 Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa.7 Restate nella medesima casa mangiando, e bevendo di quello, che hanno: imperocché è dovuta all'operajo la sua mercede. Non andate girando di casa in casa.
8 Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi,8 E in qualunque città entrerete, essendovi stati accolti, mangiate quel, che vi sarà messo davanti.
9 curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio.9 E guarite gl' infermi, che quivi sono, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio.
10 Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite:10 Ma in qualunque città che entrati essendo, non vi ricevano, andate nelle piazze, e dite:
11 Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino.11 Abbiamo scosso contro di voi sin la polvere, che ci si era attaccata della vostra città: con tutto questo sappiate, che il regno di Dio è vicino.
12 Io vi dico che in quel giorno Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città.
12 Vi dico, che men dura sarà in quella giornata la condizione di Sodoma, che di quella città.
13 Guai a te, Corazin, guai a te, Betsàida! Perché se in Tiro e Sidone fossero stati compiuti i miracoli compiuti tra voi, già da tempo si sarebbero convertiti vestendo il sacco e coprendosi di cenere.13 Guai a te, o Coroazin, guai a te, o Betsaida: perché se in Tiro, o in Silone fossero stati fatti i prodigi, che sono stati fatti presso di te, già tempo farebbero penitenza coperte di cilizio, e giacendo su la cenere.
14 Perciò nel giudizio Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi.
14 Ma con minor severità sarà trattata nel giudizio Tiro, e Sidone, che voi.
15 E tu, Cafàrnao,

'sarai innalzata fino al cielo?
Fino agli inferi sarai precipitata!'

15 E tu Cafarnaum, esaltata sino al cielo, sarai depressa sino all'inferno.
16 Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato".

16 Chi ascolta voi ascolta me: e chi voi disprezza, disprezza me. E chi disprezza me, colui disprezza, che mi ha mandato.
17 I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: "Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome".17 E i settantadue (discepoli) se ne ritornarono allegramente, dicendo: Signore, anche i demonj sono a noi soggetti in virtù del tuo nome.
18 Egli disse: "Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore.18 Ed egli disse loro: Io vedeva Satana cadere dal cielo a guisa di folgore.
19 Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare.19 Ecco, che io vi ho dato podestà di Calcare i serpenti, e i scorpioni, e di superare tutta la forza del nemico: né cosa alcuna a voi nuocerà.
20 Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli".

20 Contuttociò non vogliate rallegrarvi, perché siano a voi soggetti gli spiriti: ma rallegratevi, perché i vostri nomi scritti sono nel cielo.
21 In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: "Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto.21 Nello stesso punto per Ispirito santo esultò, e disse: Gloria a te, o Padre, signore del cielo, e della terra, perché queste cose hai nascoste a' saggi, e prudenti, e le hai manifestate a' piccoli. Cosi è, o Padre: perché cosi a te piacque.
22 Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare".

22 In mia balìa ha posto il Padre tutte le cose. E nissuno conosce, chi sia il Figliuolo, fuori del Padri; né chi sia il Padre, fuori del Figliuolo, e fuor di colui, al quale avrà il Figliuolo voluto rivelarlo.
23 E volgendosi ai discepoli, in disparte, disse: "Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete.23 E rivolto a' suoi discepoli, disse: Beati gli occhi, che veggono quello, che voi vedete.
24 Vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi udite, ma non l'udirono".

24 Imperocché vi dico, che molti profeti, e regi bramarono di vedere quello, che voi vedete, e nol videro; e udire quello, che voi udite, e non l'udirono.
25 Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: "Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?".25 Allora alzatosi un certo dottor della legge per tentarlo, gli disse; Maestro, che debbo io fare per possedere la vita eterna?
26 Gesù gli disse: "Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?".26 Ma egli rispose a lui: Che è quello, che sta scritto nella legge? Come leggi tu?
27 Costui rispose: "'Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza' e con tutta la tua mente e 'il prossimo tuo come te stesso'".27 Quegli rispose, e disse: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuor tuo,e con tutta l'anima tua, e con tutte le tue forze, e con tutto il tuo spirito: e il prossimo tuo come te stesso.
28 E Gesù: "Hai risposto bene; fa' questo e vivrai".

28 E Gesù gli disse: Bene hai risposto: fa questo, e viverai.
29 Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: "E chi è il mio prossimo?".29 Ma quegli volendo giustificare se stesso, disse a Gesù: E chi il mio prossimo?
30 Gesù riprese:
"Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.
30 E Gesù prese la parola, e disse: Un uomo andava da Gerusalemme a Gerico, e dette negli assassini, i quali ancor lo spogliarono: e avendogli date delle ferite, se n' andarono, lasciandolo mezzo morto.
31 Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte.31 Or avvenne, che passò per là stessa strada un sacerdote, il quale vedutolo passò oltre.
32 Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre.32 Similmente anche un Levita arrivato vicino a quel luogo, e veduto colui, tirò innanzi.
33 Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione.33 Ma un Samaritano, che facca suo viaggio, giunse presso a lui: e vedutolo, si mosse a compassione.
34 Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.34 E se gli accostò, e fasciò le ferite di lui, spargendovi sopra olio, e vino; e messolo sul suo giumento, lo condusse all'albergo, ed ebbe cura di esso.
35 Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno.35 E il di seguente tirò fuori due denari, e gli dette all'ostiere, e dissegli: Abbi cura di lui: e tutto quello, che penderai di più, te lo restituirò al mio ritorno.
36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?".36 Chi di questi tre ti pare egli essere stato prossimo per colui, che dette negli assassini?
37 Quegli rispose: "Chi ha avuto compassione di lui". Gesù gli disse: "Va' e anche tu fa' lo stesso".

37 E quegli rispose: Colui, che usò ad esso misericordia. E Gesù gli disse: Va, fa anche tu allo stesso modo.
38 Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa.38 E avvenne, che essendo in viaggio, entrò egli in un certo castello: e una donna, per nome Marta, lo ricevette in sua casa:
39 Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola;39 E questa aveva una sorella chiamata Maria, la quale ancora assisa a' piedi del Signore, ascoltava le sue parole.
40 Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: "Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti".40 Marta poi si affannava tra le molte faccende di casa: e si presentò, e disse: Signore, a te non cale, che mia sorella mi abbia lasciata sola alle faccende di casa? Dille adunque, che mi dia una mano.
41 Ma Gesù le rispose: "Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose,41 Ma il Signore le rispose, e disse: Marta, Marta, tu ti affanni, e ti inquieti per un gran numero di cose.
42 ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta".42 Eppure una sola è necessaria. Maria ha eletto la miglior parte, che nun le sarà levata.