Geremia 4
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BIBBIA CEI 1974 | BIBBIA TINTORI |
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1 "Se vuoi ritornare, o Israele - dice il Signore - a me dovrai ritornare. Se rigetterai i tuoi abomini, non dovrai più vagare lontano da me. | 1 Se tu vuoi ritornare, o Israele — dice il Signore, — torna a me. Se toglierai dal mio cospetto i tuoi scandali, non sarai più in agitazione, |
2 Il tuo giuramento sarà: Per la vita del Signore, con verità, rettitudine e giustizia. Allora i popoli si diranno benedetti da te e di te si vanteranno". | 2 e giurerai « Vive il Signore » con verità, con giudizio, con giustizia, e lo benediranno le genti, e gli daranno lode. |
3 Dice il Signore agli uomini di Giuda e a Gerusalemme: "Dissodatevi un terreno incolto e non seminate fra le spine. | 3 Or queste cose dice il Signore agli uomini di Giuda e di Gerusalemme: « Preparatevi i maggesi e non seminate sopra le spine. |
4 Circoncidetevi per il Signore, circoncidete il vostro cuore, uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme, perché la mia ira non divampi come fuoco e non bruci senza che alcuno la possa spegnere, a causa delle vostre azioni perverse. | 4 Circoncidetevi pel Signore, e togliete i prepuzi dei vostri cuori, o uomini di Giuda, o abitanti di Gerusalemme; affinchè non divampi come fuoco il mio sdegno, e non diventi un incendio che nessuno possa estinguere a causa della malvagità dei vostri pensieri. |
5 Annunziatelo in Giuda, fatelo udire a Gerusalemme; suonate la tromba nel paese, gridate a piena voce e dite: Radunatevi ed entriamo nelle città fortificate. | 5 Annunziatelo in Giuda, fatelo sapere in Gerusalemme, parlatene, sonate la tromba per il paese, gridate forte e dite: « Radunatevi, rifugiamoci nelle città fortificate »; |
6 Alzate un segnale verso Sion; fuggite, non indugiate, perché io mando da settentrione una sventura e una grande rovina. | 6 alzate lo stendardo in Sion, fatevi coraggio, non vi fermate, perchè io faccio venire dal settentrione la sventura e la gran distruzione. |
7 Il leone è balzato dalla boscaglia, il distruttore di nazioni si è mosso dalla sua dimora per ridurre la tua terra a una desolazione: le tue città saranno distrutte, non vi rimarranno abitanti. | 7 Il leone s'è slanciato dal suo covile, il predatore delle nazioni s'è alzato, è partito dalla sua dimora, per ridurre la tua terra a un deserto: le tue città saran devastate, rimarrai senza abitanti. |
8 Per questo vestitevi di sacco, lamentatevi e alzate grida, perché non si è allontanata l'ira ardente del Signore da noi. | 8 Per questo vestitevi di cilizi, piangete, urlate, perchè l'ira furibonda del Signore non s'è allontanata da noi. |
9 E in quel giorno - dice il Signore - verrà meno il coraggio del re e il coraggio dei capi; i sacerdoti saranno costernati e i profeti resteranno stupiti. | 9 E in quel giorno — dice il Signore — verrà meno il cuore del re e il cuore dei principi, resteranno stupefatti i sacerdoti, costernati i profeti. |
10 Essi diranno: Ah, Signore Dio, hai dunque del tutto ingannato questo popolo e Gerusalemme, quando dicevi: Voi avrete pace, mentre una spada giunge fino alla gola". | 10 Ed io dissi: «Ahi, ahi, ahi! Signore Dio, hai tu dunque ingannato questo popolo e Gerusalemme, col dire: Avrete la pace, ed ecco che la spada arriva fino all'anima? » |
11 In quel tempo si dirà: a questo popolo e a Gerusalemme: "Il vento ardente delle dune soffia dal deserto verso la figlia del mio popolo, non per vagliare, né per mondare il grano. | 11 In quel tempo si dirà a questo popolo e a Gerusalemme: « Un vento infocato soffia dal deserto, sulla via (che conduce) alla figlia del mio popolo, non per vagliare, non per pulire ». |
12 Un vento minaccioso si alza al mio ordine. Ora, anch'io voglio pronunziare contro di essi la condanna". | 12 Un vento forte mi verrà da quelle parti, e allora io pronunzierò contro essi i miei giudizi. |
13 Ecco, egli sale come nubi e come un turbine sono i suoi carri, i suoi cavalli sono più veloci delle aquile. Guai a noi che siamo perduti! | 13 Ecco egli verrà come una nuvola, i suoi cocchi come l'uragano, i suoi cavalli son più veloci delle aquile: « Guai a noi: siamo perduti! » |
14 Purifica il tuo cuore dalla malvagità, Gerusalemme, perché possa uscirne salva. Fino a quando albergheranno in te pensieri d'iniquità? | 14 Purifica da ogni malizia il tuo cuore, o Gerusalemme, per esser salva. Fino a quando avrai nel cuore dei pensieri funesti? |
15 Ecco, una voce reca la notizia da Dan, si annunzia la sventura dalle montagne di Efraim. | 15 Ecco una voce da Dan annunzia, fa sapere che l'idolo viene dalla montagna d'Efraim. |
16 Annunziatelo alle genti, fatelo sapere a Gerusalemme. Gli assedianti vengono da una terra lontana, mandano urla contro le città di Giuda. | 16 Dite alle nazioni: « Ecco si è sentito dire in Gerusalemme che le guardie vengono da lontano paese, a far sentire i loro gridi contro le città di Giuda. |
17 Come custodi d'un campo l'anno circondata, perché si è ribellata contro di me. Oracolo del Signore. | 17 Come i custodi dei campi essi circonderanno Gerusalemme, perchè essa mi ha provocato a sdegno — dice il Signore. |
18 La tua condotta e le tue azioni ti hanno causato tutto ciò. Questo il guadagno della tua malvagità; com'è amaro! Ora ti penetra fino al cuore. | 18 Le tue azioni, i tuoi pensieri t'han fatto questo: ecco la tua malizia com'è amara, come arriva al tuo cuore. |
19 Le mie viscere, le mie viscere! Sono straziato. Le pareti del mio cuore! Il cuore mi batte forte; non riesco a tacere, perché ho udito uno squillo di tromba, un fragore di guerra. | 19 Le mie viscere! Le mie viscere! Io soffro: i sensi del mio cuore son turbati dentro di me: non potrò tacere, perchè l'anima mia ha sentito il suono della tromba, il grido della battaglia. |
20 Si annunzia rovina sopra rovina: tutto il paese è devastato. A un tratto sono distrutte le mie tende, in un attimo i miei padiglioni. | 20 Una rovina è chiamata dopo l'altra, tutta la terra è devastata, in un colpo sono state distrutte le mie tende, in un istante i miei padiglioni. |
21 Fino a quando dovrò vedere segnali e udire squilli di tromba? | 21 Fino a quando dovrò vedere dei fuggiaschi, e udire il suono della tromba? |
22 "Stolto è il mio popolo: non mi conoscono, sono figli insipienti, senza intelligenza; sono esperti nel fare il male, ma non sanno compiere il bene". | 22 Questo mio popolo è stolto, non mi ha conosciuto, son figlioli insensati, senza intelligenza, son sapienti nel fare il male?, e il bene non sanno farlo. |
23 Guardai la terra ed ecco solitudine e vuoto, i cieli, e non v'era luce. | 23 Io guardai la terra, ed ecco era vuota, un niente: guardai i cieli e non avevan più splendore; |
24 Guardai i monti ed ecco tremavano e tutti i colli ondeggiavano. | 24 guardai i monti, ed ecco erano agitati, e tutte le colline? traballavano; |
25 Guardai ed ecco non c'era nessuno e tutti gli uccelli dell'aria erano volati via. | 25 osservai e non v'era più un uomo, e tutti gli uccelli dell'aria eran fuggiti; |
26 Guardai ed ecco la terra fertile era un deserto e tutte le sue città erano state distrutte dal Signore e dalla sua ira ardente. | 26 mirai ed ecco deserto il Carmelo: tutte le sue città son state distrutte all'apparir del Signore, davanti all'ira sua. furibonda. |
27 Poiché dice il Signore: "Devastato sarà tutto il paese; io compirò uno sterminio. | 27 Ecco quanto dice il Signore: « Tutta la terra sarà devastata, ma non compirò del tutto la distruzione. |
28 Pertanto la terra sarà in lutto e i cieli lassù si oscureranno, perché io l'ho detto e non me ne pento, l'ho stabilito e non ritratterò". | 28 Piangerà la terra, in alto i cieli saranno in lutto, perchè io ho detto, ho risoluto, e non mi ripento, e non muto parere. |
29 Per lo strepito di cavalieri e di arcieri ogni città è in fuga, vanno nella folta boscaglia e salgono sulle rupi. Ogni città è abbandonata, non c'è rimasto un sol uomo. | 29 Ai rumor dei cavalieri e degli arceri ogni città si dà alla fuga, si rifugiano in luoghi difficili, montano sulle rupi: tutte le città sono state abbandonate: non v'è più un uomo. |
30 E tu, devastata, che farai? Anche se ti vestissi di scarlatto, ti adornassi di fregi d'oro e ti facessi gli occhi grandi con il bistro, invano ti faresti bella. I tuoi amanti ti disprezzano; essi vogliono la tua vita. | 30 E tu, devastata, che farai? Anche se ti vestirai di porpora e ti adornerai d'aurei monili e ti dipingerai gli occhi coll'antimonio, invano ti farai bella, i tuoi amanti ti sdegnano, cercano la tua morte. |
31 Sento un grido come di donna nei dolori, un urlo come di donna al primo parto, è il grido della figlia di Sion, che spasima e tende le mani: "Guai a me! Sono affranta, affranta per tutti gli uccisi". | 31 Ho sentito una voce come di donna in doglie, l'angoscia d'una donna nel suo primo parto: è la voce della figlia di Sion, che sta per morire e stende le braccia: « Guai a me! La mia anima vien meno a casa degli uccisi! » |