Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Geremia 38


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA MARTINI
1 Sefatià figlio di Mattàn, Godolia figlio di Pascùr, Iucàl figlio di Selemia e Pascùr figlio di Malchia udirono queste parole che Geremia rivolgeva a tutto il popolo:1 A Saphatia figliuolo di Madian, e Gedelia figliuolo di Phassur, e Juchal figliuolo di Selemia, e Phassur figliuolo di Melchia aveano udito le parole di Geremia, che diceva a tutto il popolo:
2 "Dice il Signore: Chi rimane in questa città morirà di spada, di fame e di peste, mentre chi passerà ai Caldei vivrà: per lui la sua vita sarà come bottino e vivrà.2 Queste cose dice il Signore: Chiunque resterà in questa città perirà di spada, di fame, e di peste: ma chi fuggirà ai Caldei viverà, e provederà alla sua salute.
3 Dice il Signore: Certo questa città sarà data in mano all'esercito del re di Babilonia che la prenderà".
3 Queste cose dice il Signore: questa città sarà data assolutamente in potere dell'esercito del re di Babilonia, ed ei la espugnerà.
4 I capi allora dissero al re: "Si metta a morte questo uomo, appunto perché egli scoraggia i guerrieri che sono rimasti in questa città e scoraggia tutto il popolo dicendo loro simili parole, poiché questo uomo non cerca il benessere del popolo, ma il male".4 E disser que' principi al re: Di grazia sia messo a morte quest'uomo: imperocché egli apposta fa cader le braccia agli uomini di valore, che son rimasi in questa città, e al popol tutto, dicendo loro queste parole: perocché quest'uomo non cerca il bene di questo popolo, ma il male.
5 Il re Sedecìa rispose: "Ecco, egli è nelle vostre mani; il re infatti non ha poteri contro di voi".
5 E il re Sedecia disse: Egli è già nelle vostre mani; perchè none giusto, che alcuna cosa a voi nieghi il re.
6 Essi allora presero Geremia e lo gettarono nella cisterna di Malchia, principe regale, la quale si trovava nell'atrio della prigione. Calarono Geremia con corde. Nella cisterna non c'era acqua ma fango, e così Geremia affondò nel fango.
6 Presero adunque Geremia, e lo misero nella cisterna di Melchia figliuolo di Amelech, che era nel vestibolo della prigione, e colle funi calarono Geremia nella fossa, dove non era acqua, ma fango. Entrò adunque Geremia nel fango.
7 Ebed-Mèlech l'Etiope, un eunuco che era nella reggia, sentì che Geremia era stato messo nella cisterna. Ora, mentre il re stava alla porta di Beniamino,7 Or Abdemelech eunuco Etiope, che stava nella casa del re, sentì dire come aveano gettato Geremia nella fossa. Si stava allora il re a sedere alla porta di Beniamin.
8 Ebed-Mèlech uscì dalla reggia e disse al re:8 E Abdemelech si partì dalla casa del re, e andò a parlare al re, dicendo:
9 "Re mio signore, quegli uomini hanno agito male facendo quanto hanno fatto al profeta Geremia, gettandolo nella cisterna. Egli morirà di fame sul posto, perché non c'è più pane nella città".9 O re mio signore, hanno fatto male costoro in tutto quello, che hanno attentato contro Geremia profeta, avendolo messo nella fossa, affinchè vi muoia di fame, mentre non v'ha più pane nella città.
10 Allora il re diede quest'ordine a Ebed-Mèlech l'Etiope: "Prendi con te da qui tre uomini e fa' risalire il profeta Geremia dalla cisterna prima che muoia".10 Diede adunque quest'ordine il re ad Abdemelech Etiope, dicendo: Prendi qui teco trenta uomini, e leva Geremia dalla fossa prima, che egli si muoia.
11 Ebed-Mèlech prese con sé gli uomini, andò nella reggia, nel guardaroba del tesoro e, presi di là pezzi di cenci e di stracci, li gettò a Geremia nella cisterna con corde.
11 E Abdemelech presi seco gli uomini, entrò nella casa del re in un luogo sotto la guardaroba, e ne trasse fuora de' vecchi panni, e robe vecchie, e mezze lacere, e le calò giù a Geremia nella fossa per mezzo di funicelle.
12 Ebed-Mèlech disse a Geremia: "Su, mettiti i pezzi dei cenci e degli stracci alle ascelle sotto le corde". Geremia fece così.12 E disse Abdemelech Etiope a Geremia: Mettiti questi vecchi panni, e questi laceri stracci sotto le ascelle delle tue braccia, e sotto le funi: e Geremia fece così.
13 Allora tirarono su Geremia con le corde, facendolo uscire dalla cisterna, e Geremia rimase nell'atrio della prigione.

13 E trasser fuori colle funi Geremia e lo tolsero dalla fossa: ed egli rimase nel vestibolo della prigione.
14 Il re Sedecìa mandò a prendere il profeta Geremia e, fattolo venire presso di sé al terzo ingresso del tempio del Signore, il re gli disse: "Ti domando una cosa, non nascondermi nulla!".14 E il re Sedecia mandò gente per far venire a se Geremia alla porta terza, che era nella casa del Signore, e il re disse a Geremia: Io ti domanderò una cosa, non ascondermi nulla.
15 Geremia rispose a Sedecìa: "Se te la dico, non mi farai forse morire? E se ti do un consiglio, non mi darai ascolto".15 E Geremia rispose a Sedecia: Se io te la dirò, non mi ucciderai tu? e se io ti darò consiglio, tu non mi ascolterai.
16 Allora il re Sedecìa giurò in segreto a Geremia: "Com'è vero che vive il Signore che ci ha dato questa vita, non ti farò morire né ti consegnerò in balìa di quegli uomini che attentano alla tua vita!".
16 Allora il re Sedecia segretamente giurò a Geremia, dicendo: Io giuro pel Signore, che ha creata in noi quest'anima, che non ti ucciderò, e non ti darò in potere di coloro, che vogliono la tua morte.
17 Geremia allora disse a Sedecìa: "Dice il Signore, Dio degli eserciti, Dio di Israele: Se uscirai incontro ai generali del re di Babilonia, allora avrai salva la vita e questa città non sarà data in fiamme; tu e la tua famiglia vivrete;17 E Geremia disse a Sedecia: queste cose dice il Signor degli eserciti, il Dio d'Israele: Se tu partirai, e anderai a trovare i principi del re di Babilonia, viverà l'anima tua, e questa città non sarà incendiata, e sarai salvo tu, e la tua famiglia.
18 se invece non uscirai incontro ai generali del re di Babilonia, allora questa città sarà messa in mano ai Caldei, i quali la daranno alle fiamme e tu non scamperai dalle loro mani".
18 Se poi non anderai a trovar i principi del re di Babilonia, questa città sarà data in poter de' Caldei, i quali la incendieranno, e tu non iscamperai dalle loro mani.
19 Il re Sedecìa rispose a Geremia: "Ho paura dei Giudei che sono passati ai Caldei; temo di essere consegnato in loro potere e che essi mi maltrattino".19 E disse il re Sedecia a Geremia: Io sono in angustia per ragione di mie' Giudei, che sono fuggiti tra Caldei: che per disgrazia io non sia dato nelle mani di questi, e mi svituperino.
20 Ma Geremia disse: "Non ti consegneranno a loro. Ascolta la voce del Signore riguardo a ciò che ti dico; ti andrà bene e tu vivrai;20 Ma Geremia rispose: Non ti daranno in lor potere: ascolta di grazia la Parola del Signore, che io parlo a te, e ti tornerà in bene, e salverai la tua vita.
21 se, invece, rifiuti di uscire, questo il Signore mi ha rivelato:21 Che se non vorrai andare, ecco quello, che ha mostrato a me il Signore.
22 Ecco, tutte le donne rimaste nella reggia di Giuda saranno condotte ai generali del re di Babilonia e diranno:

Ti hanno abbindolato e ingannato
gli uomini di tua fiducia.
I tuoi piedi si sono affondati nella melma,
mentre essi sono spariti.

22 Ecco, che tutte le donne, che saran rimase nella casa del re di Giuda, saran menate ai principi del re di Babilonia, ed elle diranno: Ti hanno sedotto, e la hanno vinta per tuo danno que' tuoi amici; hanno precipitati i tuoi passi in luogo lubrico, e pien di fango, e ti hanno abbandonato.
23 Tutte le donne e tutti i tuoi figli saranno condotti ai Caldei e tu non sfuggirai alle loro mani, ma sarai tenuto prigioniero in mano del re di Babilonia e questa città sarà data alle fiamme".
23 E tutte le tue mogli, e i tuoi figliuoli saranno menati a' Caldei, e tu non fuggirai dalle lor mani, ma sarai fatto prigione dal re di Babilonia, e il fuoco consumerà questa città.
24 Sedecìa disse a Geremia: "Nessuno sappia di questi discorsi perché tu non muoia.24 Disse pertanto Sedecia a Geremia: Nissuno sappia queste cose, e tu non morrai.
25 Se i dignitari sentiranno che ho parlato con te e verranno da te e ti domanderanno: Riferiscici quanto hai detto al re, non nasconderci nulla, altrimenti ti uccideremo; raccontaci che cosa ti ha detto il re,25 Che se risapranno i principi, che io ho parlato teco, e verran da te, e ti diranno: Di a noi quel, che tu hai detto al re, e di quai cose il re abbia parlato teco, non celar nulla, e noi non ti uccideremo;
26 tu risponderai loro: Ho presentato la supplica al re perché non mi mandasse di nuovo nella casa di Giònata a morirvi".
26 Tu dirai loro: Io ho umiliate le mie preghiere al re, affinchè non ordinasse, ch'io fossi ricondotto alla casa di Jonathan, perch'io non vi morissi.
27 Ora tutti i dignitari vennero da Geremia e lo interrogarono; egli rispose proprio come il re gli aveva ordinato, così che lo lasciarono tranquillo, poiché la conversazione non era stata ascoltata.
27 Andarono adunque i principi a interrogar Geremia, ed egli rispose loro conforme il re gli aveva ordinato, e non lo molestaron più; perocché nulla si era saputo.
28 Geremia rimase nell'atrio della prigione fino al giorno in cui fu presa Gerusalemme.28 E Geremia si stette nel vestibolo della prigione fino al giorno, in cui fu presa Gerusalemme: conciossiachè fu presa Gerusalemme.