Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Geremia 20


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA TINTORI
1 Pascùr figlio di Immèr, sacerdote e sovrintendente-capo del tempio, udì Geremia predire tutte queste cose.1 Or il sacerdote Fassur figlio di Emmer, che era sorvegliante in capo della casa del Signore, sentì che Geremia profetizzava con questi discorsi.
2 Pascùr fece fustigare il profeta Geremia e quindi lo mise in ceppi nella prigione che si trovava presso la porta superiore di Beniamino, nel tempio del Signore.2 E Fassur percosse il profeta Geremia, e lo fece mettere in catene alla porta superiore di Beniamino, nella casa del Signore.
3 Quando poi il giorno dopo Pascùr fece liberare dai ceppi Geremia, questi gli disse: "Il Signore non ti chiama più Pascùr, ma Terrore all'intorno".
3 Allo spuntar del giorno dopo, Fassur tolse Geremia dalle catene, e Geremia gli disse: « Non Fassur ti chiama il Signore, ma spavento universale.
4 Perché così dice il Signore: "Ecco io darò in preda al terrore te e tutti i tuoi cari; essi cadranno per la spada dei loro nemici e i tuoi occhi lo vedranno. Metterò tutto Giuda nelle mani del re di Babilonia, il quale li deporterà a Babilonia e li colpirà di spada.4 Perchè così parla il Signore: « Ecco io ti abbandono allo spavento, te e i tuoi amici: essi cadranno sotto la spada dei loro nemici, e i tuoi occhi vedranno. E abbandonerò tutto Giuda nelle mani del re di Babilonia, e li condurrà a Babilonia, e li ucciderà colla spada.
5 Consegnerò tutte le ricchezze di questa città e tutti i suoi prodotti, tutti gli oggetti preziosi e tutti i tesori dei re di Giuda in mano ai suoi nemici, i quali li saccheggeranno e li prenderanno e li trasporteranno a Babilonia.5 E abbandonerò tutte le ricchezze di questa città, tutte le sue fatiche, tutte le sue cose preziose, e tutti i tesori dei re di Giuda, li abbandonerò in ma no dei loro nemici, i quali saccheggeranno, toglieranno, porteranno a Babilonia.
6 Tu, Pascùr, e tutti gli abitanti della tua casa andrete in schiavitù; andrai a Babilonia, là morirai e là sarai sepolto, tu e tutti i tuoi cari, ai quali hai predetto menzogne".

6 Tu poi, o Fassur, e tutti quelli che sono in casa tua andrete in schiavitù: tu andrai a Babilonia, e là morrai, là sarai sepolto tu e tutti i tuoi amici ai quali profettizzasti menzogne ».
7 Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre;
mi hai fatto forza e hai prevalso.
Sono diventato oggetto di scherno ogni giorno;
ognuno si fa beffe di me.
7 Tu mi hai sedotto, o Signore, ed io mi son fatto sedurre, tu sei stato più forte di me, ed hai vinto: son diventato lo scherno di tutto il giorno, tutti sghignazzano su me;
8 Quando parlo, devo gridare,
devo proclamare: "Violenza! Oppressione!".
Così la parola del Signore è diventata per me
motivo di obbrobrio e di scherno ogni giorno.
8 perchè già da gran tempo io parlo, grido contro l'iniquità ed annunzio ad alta voce la distruzione; e la parola del Signore mi attira l'infamia e lo scherno tutto il giorno.
9 Mi dicevo: "Non penserò più a lui,
non parlerò più in suo nome!".
Ma nel mio cuore c'era come un fuoco ardente,
chiuso nelle mie ossa;
mi sforzavo di contenerlo,
ma non potevo.
9 E io a dire: « Non lo ricorderò più, non parlerò più in suo nome ». Ma ecco nel mio cuore come un fuoco divorante, chiuso nelle mie ossa, ed io venni meno, non potendo più tollerarlo.
10 Sentivo le insinuazioni di molti:
"Terrore all'intorno!
Denunciatelo e lo denunceremo".
Tutti i miei amici spiavano la mia caduta:
"Forse si lascerà trarre in inganno,
così noi prevarremo su di lui,
ci prenderemo la nostra vendetta".
10 Infatti ho sentito gli oltraggi della moltitudine e lo spavento all'intorno: — Perseguitatelo, perseguitiamolo — (ho sentito dire) da tutti gli uomini con cui era in pace, mi stanno ai fianchi (a spiare e dicono): — Se in qualche modo egli cadesse in errore, noi prevarremo contro di lui e su di fui potremo vendicarci. —
11 Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso,
per questo i miei persecutori
cadranno e non potranno prevalere;
saranno molto confusi perché non riusciranno,
la loro vergogna sarà eterna e incancellabile.
11 Ma‘ con me è il Signore, come forte guerriero, per questo i miei persecutori cadranno e diverranno impotenti, saranno oltremodo confusi per non aver capito l'obbrobrio sempiterno che non sarà mai cancellato.
12 Signore degli eserciti, che provi il giusto
e scruti il cuore e la mente,
possa io vedere la tua vendetta su di essi;
poiché a te ho affidato la mia causa!
12 E tu, o Signore degli eserciti che provi il giusto, che vedi gli affetti e il cuore, fammi vedere la tua vendetta contro di loro, perchè a te ho rimessa la mia causa.
13 Cantate inni al Signore, lodate il Signore,
perché ha liberato la vita del povero
dalle mani dei malfattori.
13 Cantate al Signore, lodate il Signore, perchè liberò l'anima del povero dalla mano dei cattivi.
14 Maledetto il giorno in cui nacqui;
il giorno in cui mia madre mi diede alla luce
non sia mai benedetto.
14 Maledetto sia il giorno in cui nacqui, il giorno in cui mi partorì la mia madre non sia benedetto.
15 Maledetto l'uomo che portò la notizia
a mio padre, dicendo:
"Ti è nato un figlio maschio", colmandolo di gioia.
15 Maledetto sia l'uomo che l'annunziò a mio padre, dicendo: « T'è nato un bambino maschio » e quasi lo riempi di gioia.
16 Quell'uomo sia come le città
che il Signore ha demolito senza compassione.
Ascolti grida al mattino
e rumori di guerra a mezzogiorno,
16 Quell'uomo sia come le città che il Signore distrusse senza alcun pentimento, se ne ascoltino le grida al mattino e gli urli al mezzogiorno.
17 perché non mi fece morire nel grembo materno;
mia madre sarebbe stata la mia tomba
e il suo grembo gravido per sempre.
17 Perchè non mi fece morire nel seno materno, in modo che la mia madre fosse il mio sepolcro ed io fossi in eterno chiuso nel suo seno?
18 Perché mai sono uscito dal seno materno
per vedere tormenti e dolore
e per finire i miei giorni nella vergogna?
18 Perchè uscii dal suo seno, a vedere l'affanno e il dolore, a finire nell'ignominia i miei giorni?