Geremia 16
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BIBBIA CEI 1974 | BIBBIA MARTINI |
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1 Mi fu rivolta questa parola del Signore: | 1 Il Signore parlommi, dicendo: |
2 "Non prendere moglie, non aver figli né figlie in questo luogo, | 2 Tu non prenderai moglie, e non avrai figliuoli, né figlie in questo luogo; |
3 perché dice il Signore riguardo ai figli e alle figlie che nascono in questo luogo e riguardo alle madri che li partoriscono e ai padri che li generano in questo paese: | 3 Imperocché queste cose dice il Signore sopra i figliuoli, e le figliuole, che verranno alla luce in questo luogo, e sopra le madri, che gli avran partoriti, e sopra i padri, da' quali saranno nati in questa terra, |
4 Moriranno di malattie strazianti, non saranno rimpianti né sepolti, ma saranno come letame sulla terra. Periranno di spada e di fame; i loro cadaveri saranno pasto degli uccelli dell'aria e delle bestie della terra". | 4 Morranno di varj mali; e non saranno pianti, né seppelliti, saran come sterco sopra la terra, e saran consunti dalla spada, e dalla fame; e i loro cadaveri saran pasto degli uccelli dell'aria, e delle bestie della terra. |
5 Poiché così dice il Signore: "Non entrare in una casa dove si fa un banchetto funebre, non piangere con loro né commiserarli, perché io ho ritirato da questo popolo la mia pace - dice il Signore - la mia benevolenza e la mia compassione. | 5 Imperocché queste cose dice il Signore: Tu non entrerai nella casa, dov'è convito, né anderai a piangere, e a far l'ufficio di consolazione: perocché io ho, tolta da questo popolo la mia pace, (dice il Signore) la misericordia, e la clemenza. |
6 Moriranno in questo paese grandi e piccoli; non saranno sepolti né si farà lamento per essi; nessuno si farà incisioni né si taglierà i capelli. | 6 E moranno i grandi, e i piccoli in questa terra: non saranno seppelliti, né pianti, e niuno si farà incisioni, né si toserà i capelli per loro. |
7 Non si spezzerà il pane all'afflitto per consolarlo del morto e non gli si darà da bere il calice della consolazione per suo padre e per sua madre. | 7 Né alcuno tra loro spezzerà il pane per consolare colui, che piange un morto, e non gli daranno da bere per consolarlo della perdita del padre suo, e della madre. |
8 Non entrare nemmeno in una casa dove si banchetta per sederti a mangiare e a bere con loro, | 8 E non entrerai nella casa, dove sibanchetta per sedere in compagnia, emangiare, e bere; |
9 poiché così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco, sotto i vostri occhi e nei vostri giorni farò cessare da questo luogo le voci di gioia e di allegria, la voce dello sposo e della sposa. | 9 Imperocché queste cose dice il Signore degli eserciti, il Dio d'Israele: Ecco che io da questo luogo, veggenti voi, e ne' vostri giorni torro la voce di gaudio, la voce di letizia, i canti dello sposo, e i canti della sposa. |
10 Quando annunzierai a questo popolo tutte queste cose, ti diranno: Perché il Signore ha decretato contro di noi questa sventura così grande? Quali iniquità e quali peccati abbiamo commesso contro il Signore nostro Dio? | 10 E quando tu avrai annunziate a questo popolo tutte queste parole, ed ei ti diranno: Per qual motivo il Signore annunzia a noi tutto questo gran male? qual è mai la nostra iniquità? e qual è il nostro peccato, che abbiam commesso contro il Signore Dio nostro? |
11 Tu allora risponderai loro: Perché i vostri padri mi abbandonarono - parola del Signore - seguirono altri dèi, li servirono e li adorarono, mentre abbandonarono me e non osservarono la mia legge. | 11 Tu dirai loro: Perchè i padri vostri mi abbandonarono: dice il Signore; e andaron dietro a dei stranieri, e li servirono, e gli adorarono abbandonaron me, e non osservarono la mia legge. |
12 Voi però avete agito peggio dei vostri padri; ognuno di voi, infatti, segue la caparbietà del suo cuore malvagio rifiutandosi di ascoltarmi. | 12 Ma voi ancora avete fatto peggio, che i padri vostri: imperocché ecco, che ognun di voi va dietro alla corruzione del cattivo suo cuore, per non dar retta a me. |
13 Perciò vi scaccerò da questo paese verso un paese che né voi né i vostri padri avete conosciuto e là servirete divinità straniere giorno e notte, poiché io non vi userò più misericordia. | 13 Ed io vi caccerò da questa terra ad un'altra non conosciuta da voi, né da' padri vostri: ed ivi servirete dì, e notte a' dei stranieri, i quali non vi daranno requie. |
14 Pertanto, ecco, verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali non si dirà più: Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dal paese d'Egitto; | 14 Per questo ecco, che viene il tempo, dice il Signore, quando non si dirà più: Vive il Signore, che trasse i figliuoli d'Israele dalla terra d'Egitto, |
15 ma piuttosto si dirà: Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dal paese del settentrione e da tutte le regioni dove li aveva dispersi. E io li ricondurrò nel loro paese che avevo concesso ai loro padri. | 15 Ma: Vive il Signore, che ha tratti i figliuoli d'Israele dalla terra di settentrione, e da tutti i paesi, pe' quali io gli avrò dispersi, e li ricondurrò nella loro terra data da me a' loro padri. |
16 Ecco, io invierò numerosi pescatori - dice il Signore - che li pescheranno; quindi invierò numerosi cacciatori che daranno loro la caccia su ogni monte, su ogni colle e nelle fessure delle rocce; | 16 Ecco, che io manderò molti pescatori, dice il Signore, i quali li pescheranno; e dipoi manderò loro molti cacciatori, i quali anderanno a caccia di essi per tutti i monti, e per tutti i colli, e nelle tane de' massi; |
17 poiché i miei occhi osservano le loro vie che non possono restar nascoste dinanzi a me, né si può occultare la loro iniquità davanti ai miei occhi. | 17 Imperocché gli occhi miei osservano tutti i loro passi; e nulla n'è ascoso a' miei sguardi, come non fu ascosa agli occhi miei la loro iniquità. |
18 Innanzi tutto ripagherò due volte la loro iniquità e il loro peccato, perché hanno profanato il mio paese con i cadaveri dei loro idoli e hanno riempito la mia eredità con i loro abomini". | 18 E prima io renderò il contraccambio alle duplicate iniquità, e peccati loro: perocché hanno contaminato la mia terra co' corpi de' morti sagrificati a' loro idoli, e han ripiena delle loro abbominazioni la mia eredità. |
19 Signore, mia forza e mia difesa, mio rifugio nel giorno della tribolazione, a te verranno i popoli dalle estremità della terra e diranno: "I nostri padri ereditarono soltanto menzogna, vanità che non giovano a nulla". | 19 Signore mia fortezza, mio sostegno, e mio rifugio nel giorno della tribolazione: a te veranno le genti da' confini ultimi della terra, e diranno: Veramente i padri nostri ereditarono la menzogna, e la vanità, che nulla ad essi giovò. |
20 Può forse l'uomo fabbricarsi dèi? Ma questi non sono dèi! | 20 Forse l'uomo potrà fare i suoi dei? Ed egli stesso non è un dio. |
21 Perciò, ecco io mostrerò loro, rivolgerò loro questa volta la mia mano e la mia forza. Essi sapranno che il mio nome è Signore. | 21 Per questo ecco, che io mostrerò loro questa volta, mostrerò loro la mia possanza, e la mia virtù, e conosceranno, che io ho nome il Signore. |