Geremia 14
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BIBBIA CEI 1974 | VULGATA |
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1 Parola che il Signore rivolse a Geremia in occasione della siccità: | 1 Quod factum est verbum Domini ad Jeremiam, de sermonibus siccitatis. |
2 Giuda è in lutto, le sue città languiscono, sono a terra nello squallore; il gemito di Gerusalemme sale al cielo. | 2 Luxit Judæa, et portæ ejus corruerunt, et obscuratæ sunt in terra, et clamor Jerusalem ascendit. |
3 I ricchi mandano i loro servi in cerca d'acqua; essi si recano ai pozzi, ma non ve la trovano e tornano con i recipienti vuoti. Sono delusi e confusi e si coprono il capo. | 3 Majores miserunt minores suos ad aquam : venerunt ad hauriendum. Non invenerunt aquam : reportaverunt vasa sua vacua. Confusi sunt, et afflicti, et operuerunt capita sua. |
4 Per il terreno screpolato, perché non cade pioggia nel paese, gli agricoltori sono delusi e confusi e si coprono il capo. | 4 Propter terræ vastitatem, quia non venit pluvia in terram, confusi sunt agricolæ : operuerunt capita sua. |
5 La cerva partorisce nei campi e abbandona il parto, perché non c'è erba. | 5 Nam et cerva in agro peperit, et reliquit, quia non erat herba. |
6 Gli ònagri si fermano sui luoghi elevati e aspirano l'aria come sciacalli; i loro occhi languiscono, perché non si trovano erbaggi. | 6 Et onagri steterunt in rupibus ; traxerunt ventum quasi dracones : defecerunt oculi eorum, quia non erat herba. |
7 "Se le nostre iniquità testimoniano contro di noi, Signore, agisci per il tuo nome! Certo, sono molte le nostre infedeltà, abbiamo peccato contro di te. | 7 Si iniquitates nostræ responderint nobis, Domine, fac propter nomen tuum : quoniam multæ sunt aversiones nostræ : tibi peccavimus. |
8 O speranza di Israele, suo salvatore al tempo della sventura, perché vuoi essere come un forestiero nel paese e come un viandante che si ferma solo una notte? | 8 Exspectatio Israël, salvator ejus in tempore tribulationis, quare quasi colonus futurus es in terra, et quasi viator declinans ad manendum ? |
9 Perché vuoi essere come un uomo sbigottito, come un forte incapace di aiutare? Eppure tu sei in mezzo a noi, Signore, e noi siamo chiamati con il tuo nome, non abbandonarci!". | 9 quare futurus es velut vir vagus, ut fortis qui non potest salvare ? Tu autem in nobis es, Domine, et nomen tuum invocatum est super nos : ne derelinquas nos. |
10 Così dice il Signore di questo popolo: "Piace loro andare vagando, non fermano i loro passi". Per questo il Signore non li gradisce. Ora egli ricorda la loro iniquità e punisce i loro peccati. | 10 Hæc dicit Dominus populo huic, qui dilexit movere pedes suos, et non quievit, et Domino non placuit : Nunc recordabitur iniquitatum eorum, et visitabit peccata eorum. |
11 Il Signore mi ha detto: "Non intercedere a favore di questo popolo, per il suo benessere. | 11 Et dixit Dominus ad me : Noli orare pro populo isto in bonum. |
12 Anche se digiuneranno, non ascolterò la loro supplica; se offriranno olocausti e sacrifici, non li gradirò; ma li distruggerò con la spada, la fame e la peste". | 12 Cum jejunaverint, non exaudiam preces eorum, et si obtulerint holocautomata et victimas, non suscipiam ea : quoniam gladio, et fame, et peste consumam eos. |
13 Allora ho soggiunto: "Ahimè, Signore Dio, dicono i profeti: Non vedrete la spada, non soffrirete la fame, ma vi concederò una pace perfetta in questo luogo". | 13 Et dixi : A, a, a, Domine Deus : prophetæ dicunt eis : Non videbitis gladium, et fames non erit in vobis : sed pacem veram dabit vobis in loco isto. |
14 Il Signore mi ha detto: "I profeti hanno predetto menzogne in mio nome; io non li ho inviati, non ho dato ordini né ho loro parlato. Vi annunziano visioni false, oracoli vani e suggestioni della loro mente". | 14 Et dicit Dominus ad me : Falso prophetæ vaticinantur in nomine meo : non misi eos, et non præcepi eis, neque locutus sum ad eos. Visionem mendacem, et divinationem, et fraudulentiam, et seductionem cordis sui, prophetant vobis. |
15 Perciò così dice il Signore: "I profeti che predicono in mio nome, senza che io li abbia inviati, e affermano: Spada e fame non ci saranno in questo paese, questi profeti finiranno di spada e di fame. | 15 Idcirco hæc dicit Dominus de prophetis qui prophetant in nomine meo, quos ego non misi, dicentes : Gladius et fames non erit in terra hac : In gladio et fame consumentur prophetæ illi. |
16 Gli uomini ai quali essi predicono saranno gettati per le strade di Gerusalemme in seguito alla fame e alla spada e nessuno seppellirà loro, le loro donne, i loro figli e le loro figlie. Io rovescerò su di essi la loro malvagità". | 16 Et populi quibus prophetant erunt projecti in viis Jerusalem præ fame et gladio, et non erit qui sepeliat eos : ipsi et uxores eorum, filii et filiæ eorum : et effundam super eos malum suum. |
17 Tu riferirai questa parola: "I miei occhi grondano lacrime notte e giorno, senza cessare, perché da grande calamità è stata colpita la figlia del mio popolo, da una ferita mortale. | 17 Et dices ad eos verbum istud : Deducant oculi mei lacrimam per noctem et diem, et non taceant, quoniam contritione magna contrita est virgo filia populi mei, plaga pessima vehementer. |
18 Se esco in aperta campagna, ecco i trafitti di spada; se percorro la città, ecco gli orrori della fame. Anche il profeta e il sacerdote si aggirano per il paese e non sanno che cosa fare. | 18 Si egressus fuero ad agros, ecce occisi gladio : et si introiero in civitatem, ecce attenuati fame. Propheta quoque et sacerdos abierunt in terram quam ignorabant. |
19 Hai forse rigettato completamente Giuda, oppure ti sei disgustato di Sion? Perché ci hai colpito, e non c'è rimedio per noi? Aspettavamo la pace, ma non c'è alcun bene, l'ora della salvezza ed ecco il terrore! | 19 Numquid projiciens abjecisti Judam ? aut Sion abominata est anima tua ? quare ergo percussisti nos ita ut nulla sit sanitas ? Exspectavimus pacem, et non est bonum : et tempus curationis, et ecce turbatio. |
20 Riconosciamo, Signore, la nostra iniquità, l'iniquità dei nostri padri: abbiamo peccato contro di te. | 20 Cognovimus, Domine, impietates nostras, iniquitates patrum nostrorum, quia peccavimus tibi. |
21 Ma per il tuo nome non abbandonarci, non render spregevole il trono della tua gloria. Ricordati! Non rompere la tua alleanza con noi. | 21 Ne des nos in opprobrium, propter nomen tuum, neque facias nobis contumeliam solii gloriæ tuæ : recordare, ne irritum facias fœdus tuum nobiscum. |
22 Forse fra i vani idoli delle nazioni c'è chi fa piovere? O forse i cieli mandan rovesci da sé? Non sei piuttosto tu, Signore nostro Dio? In te abbiamo fiducia, perché tu hai fatto tutte queste cose". | 22 Numquid sunt in sculptilibus gentium qui pluant ? aut cæli possunt dare imbres ? nonne tu es Dominus Deus noster, quem exspectavimus ? tu enim fecisti omnia hæc. |