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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Sapienza 16


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BIBBIA CEI 1974LA SACRA BIBBIA
1 Per questo furon giustamente puniti con esseri simili
e tormentati da numerose bestiole.
1 Per questo furono giustamente castigati con le medesime cose e furono tormentati con una moltitudine di bestie.
2 Invece di tale castigo, tu beneficasti il tuo popolo;
per appagarne il forte appetito gli preparasti
un cibo di gusto squisito, le quaglie.
2 Invece di questo castigo, beneficasti il tuo popolo; per soddisfarne l'ardente desiderio, preparasti un cibo di gusto meraviglioso, le quaglie,
3 Gli egiziani infatti, sebbene bramosi di cibo,
disgustati dagli animali inviati contro di loro
perdettero anche il naturale appetito;
questi invece, dopo una breve privazione,
gustarono un cibo squisito.
3 perché quelli che desideravano il cibo, per il disgusto delle bestie inviate loro contro, perdessero anche l'appetito naturale, mentre questi, divenuti bisognosi per breve tempo, gustassero un cibo meraviglioso.
4 Era necessario che a quegli avversari
venisse addosso una carestia inevitabile
e che a questi si mostrasse soltanto
come erano tormentati i loro nemici.

4 Veramente era necessario che su quei tiranni sopravvenisse una inevitabile indigenza, ma a questi solo che si mostrasse come erano tormentati i loro nemici.
5 Quando infatti li assalì il terribile furore delle bestie
e perirono per i morsi di tortuosi serpenti,
la tua collera non durò sino alla fine.
5 Quando infatti sopravvenne su di loro la furia terribile delle belve ed erano sterminati dai morsi di velenosi serpenti, la tua ira non durò sino alla fine.
6 Per correzione furono spaventati per breve tempo,
avendo già avuto un pegno di salvezza
a ricordare loro i decreti della tua legge.
6 A scopo di ammonizione e per breve tempo furono tormentati, avendo avuto un segno di salvezza, perché conservassero il ricordo del precetto della tua legge.
7 Infatti chi si volgeva a guardarlo
era salvato non da quel che vedeva,
ma solo da te, salvatore di tutti.
7 Infatti chi vi si volgeva, non era salvato da ciò che guardava, ma da te, salvatore di tutti.
8 Anche con ciò convincesti i nostri nemici
che tu sei colui che libera da ogni male.
8 Anche con questo persuadesti i nostri nemici che sei tu colui che libera da ogni male.
9 Gli egiziani infatti furono uccisi dai morsi
di cavallette e di mosche,
né si trovò un rimedio per la loro vita,
meritando di essere puniti con tali mezzi.
9 Veramente li uccisero i morsi di cavallette e di mosche, né si trovò un rimedio per la loro vita, perché meritavano di essere castigati da tali bestie;
10 Invece contro i tuoi figli
neppure i denti di serpenti velenosi prevalsero,
perché intervenne la tua misericordia a guarirli.
10 ma i denti di serpenti velenosi non vinsero i tuoi figli, poiché intervenne la tua misericordia e li guarì.
11 Perché ricordassero le tue parole,
feriti dai morsi, erano subito guariti,
per timore che, caduti in un profondo oblio,
fossero esclusi dai tuoi benefici.
11 Perché conservassero il ricordo delle tue parole, erano puniti e subito salvati, per timore che, caduti in un profondo oblio, fossero esclusi dai tuoi benefici.
12 Non li guarì né un'erba né un emolliente,
ma la tua parola, o Signore, la quale tutto risana.
12 Non li guarì né erba né unguento, ma la tua parola, Signore, che tutto sana.
13 Tu infatti hai potere sulla vita e sulla morte;
conduci giù alle porte degli inferi e fai risalire.
13 Tu infatti hai potere sulla vita e sulla morte, conduci alle porte degl'inferi e riconduci indietro.
14 L'uomo può uccidere nella sua malvagità,
ma non far tornare uno spirito già esalato,
né liberare un'anima già accolta negli inferi.

14 L'uomo nella sua malvagità può uccidere, ma non può richiamare lo spirito che è uscito, né liberare un'anima che è stata rinchiusa.
15 È impossibile sfuggire alla tua mano:
15 E' impossibile sfuggire alla tua mano.
16 gli empi, che rifiutavano di conoscerti,
furono colpiti con la forza del tuo braccio,
perseguitati da strane piogge e da grandine,
da acquazzoni travolgenti, e divorati dal fuoco.
16 Gli empi, che rifiutavano di conoscerti, furono puniti con la forza del tuo braccio, perseguitati da insolite piogge, da grandine e da uragani spaventosi e consumati dal fuoco.
17 E, cosa più strana, l'acqua che tutto spegne
ravvivava sempre più il fuoco:
l'universo si fa alleato dei giusti.
17 E, cosa mirabile, nell'acqua che tutto spegne, il fuoco prendeva maggior vigore, poiché difensore dei giusti è l'universo.
18 Talvolta la fiamma si attenuava
per non bruciare gli animali inviati contro gli empi
e per far loro comprendere a tal vista
che erano incalzati dal giudizio di Dio.
18 Talvolta veramente la fiamma si mitigava per non consumare gli animali inviati contro gli empi, ma perché essi, a tal vista, comprendessero che erano incalzati dal giudizio di Dio;
19 Altre volte anche in mezzo all'acqua
la fiamma bruciava oltre la potenza del fuoco
per distruggere i germogli di una terra iniqua.
19 altre volte anche in mezzo all'acqua la fiamma bruciava oltre la potenza del fuoco, per distruggere i prodotti di una terra iniqua.
20 Invece sfamasti il tuo popolo con un cibo degli angeli,
dal cielo offristi loro un pane già pronto senza fatica,
capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gusto.
20 Al contrario nutristi il tuo popolo con il cibo degli angeli e preparasti per loro dal cielo un pane già pronto, senza fatica, capace di procurare ogni delizia e di soddisfare ogni gusto.
21 Questo tuo alimento manifestava
la tua dolcezza verso i tuoi figli;
esso si adattava al gusto di chi l'inghiottiva
e si trasformava in ciò che ognuno desiderava.
21 Veramente quel tuo sostentamento manifestava la tua dolcezza per i figli, adattandosi al desiderio di chi ne mangiava, si mutava in ciò che uno voleva.
22 Neve e ghiaccio resistevano al fuoco senza sciogliersi,
perché riconoscessero che i frutti dei nemici
il fuoco distruggeva ardendo tra la grandine
e folgoreggiando tra le piogge.
22 Neve e ghiaccio resistevano al fuoco e non si consumavano, perché conoscessero che il fuoco, divampante tra la grandine e sfolgorante tra la pioggia, distruggeva i frutti dei nemici.
23 Al contrario, perché si nutrissero i giusti,
dimenticava perfino la propria virtù.
23 Ma questo, al contrario, per nutrire i giusti, dimenticava anche la propria potenza.
24 La creazione infatti a te suo creatore obbedendo,
si irrigidisce per punire gli ingiusti,
ma s'addolcisce a favore di quanti confidano in te.
24 La creazione, infatti, servendo a te che l'hai fatta, si eccita in punizione contro gli ingiusti e si distende a beneficio di quanti confidano in te.
25 Per questo anche allora, adattandosi a tutto,
serviva alla tua liberalità che tutti alimenta,
secondo il desiderio di chi era nel bisogno,
25 Per questo anche allora, piegandosi a tutto, serviva al tuo dono che tutto nutre, secondo il desiderio di quanti erano nel bisogno,
26 perché i tuoi figli, che ami, o Signore, capissero
che non le diverse specie di frutti nutrono l'uomo,
ma la tua parola conserva coloro che credono in te.
26 perché i tuoi figli, che ami, Signore, imparassero che non i diversi frutti fanno vivere l'uomo, ma la tua parola conserva in vita quanti credono in te.
27 Ciò che infatti non era stato distrutto dal fuoco
si scioglieva appena scaldato da un breve raggio di sole,
27 Infatti, ciò che non era stato distrutto dal fuoco, subito si scioglieva, riscaldato da un semplice raggio di sole
28 perché fosse noto che si deve prevenire il sole
per renderti grazie
e pregarti allo spuntar della luce,
28 perché fosse noto che è necessario prevenire il sole per renderti grazie e incontrarti al sorgere della luce,
29 poiché la speranza dell'ingrato
si scioglierà come brina invernale
e si disperderà come un'acqua inutilizzabile.
29 poiché la speranza dell'ingrato si scioglierà come brina invernale e scorrerà via come acqua inutile.