Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Proverbi 30


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BIBBIA CEI 1974LA SACRA BIBBIA
1 Detti di Agùr figlio di Iakè, da Massa.
Dice quest'uomo: Sono stanco, o Dio,
sono stanco, o Dio, e vengo meno,
1 Parole di Agùr, figlio di Jakè, da Massa. Oracolo di costui per Itièl, per Itièl e per Ukal.
2 perché io sono il più ignorante degli uomini
e non ho intelligenza umana;
2 Sì, io sono il più stupido degli uomini e non ho un'intelligenza come gli altri;
3 non ho imparato la sapienza
e ignoro la scienza del Santo.
3 non ho appreso la sapienza e ignoro la scienza del Santo!
4 Chi è salito al cielo e ne è sceso?
Chi ha raccolto il vento nel suo pugno?
Chi ha racchiuso le acque nel suo mantello?
Chi ha fissato tutti i confini della terra?
Come si chiama? Qual è il nome di suo figlio, se lo sai?
4 Chi è salito al cielo e ne è disceso? Chi ha raccolto il vento nelle sue palme? Chi ha racchiuso le acque nel mantello? Chi ha fissato tutte le estremità della terra? Qual è il suo nome? Qual è il nome di suo figlio? Lo sai?
5 Ogni parola di Dio è appurata;
egli è uno scudo per chi ricorre a lui.
5 Ogni parola di Dio è provata al fuoco; egli è scudo a chi in lui si affida.
6 Non aggiungere nulla alle sue parole,
perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo.
6 Non aggiunger nulla alle sue parole, ché non ti riprenda come un bugiardo.
7 Io ti domando due cose,
non negarmele prima che io muoia:
7 Due cose io chiedo a te, non negarmele prima che io muoia:
8 tieni lontano da me falsità e menzogna,
non darmi né povertà né ricchezza;
ma fammi avere il cibo necessario,
8 da me allontana falsità e menzogna, non darmi povertà o ricchezza, fammi gustare il mio pezzo di pane,
9 perché, una volta sazio, io non ti rinneghi
e dica: "Chi è il Signore?",
oppure, ridotto all'indigenza, non rubi
e profani il nome del mio Dio.
9 perché, saziato, non abbia a tradire e dica: "Chi è il Signore?", o trovandomi in povertà io rubi e profani il nome del mio Dio!
10 Non calunniare lo schiavo presso il padrone,
perché egli non ti maledica e tu non ne porti la pena.
10 Non calunniare un servo davanti al suo padrone, ché non ti maledica e ne porti la pena!
11 C'è gente che maledice suo padre
e non benedice sua madre.
11 Una generazione maledice suo padre e sua madre non la benedice;
12 C'è gente che si crede pura,
ma non si è lavata della sua lordura.
12 una generazione si ritiene pura, ma la sua impurità non è cancellata;
13 C'è gente dagli occhi così alteri
e dalle ciglia così altezzose!
13 una generazione ha gli occhi alteri e le sue palpebre si innalzano;
14 C'è gente i cui denti sono spade
e i cui molari sono coltelli,
per divorare gli umili eliminandoli dalla terra
e i poveri in mezzo agli uomini.

14 una generazione ha i denti come spade e come coltelli ha le sue mascelle, per divorare i deboli e farli scomparire dal paese, i poveri e farli scomparire dalla terra.
15 La sanguisuga ha due figlie: "Dammi! Dammi!".
Tre cose non si saziano mai,
anzi quattro non dicono mai: "Basta!":
15 La sanguisuga ha due figlie: "Dài, Dài!". Tre cose non si saziano mai e quattro non dicono mai: "Basta!":
16 gli inferi, il grembo sterile,
la terra mai sazia d'acqua
e il fuoco che mai dice: "Basta!".
16 gli inferi, il seno sterile, la terra che non si sazia di acqua e il fuoco che non dice mai: "Basta!".
17 L'occhio che guarda con scherno il padre
e disprezza l'obbedienza alla madre
sia cavato dai corvi della valle
e divorato dagli aquilotti.
17 L'occhio che deride il padre e rifiuta l'obbedienza alla madre, lo strapperanno i corvi del torrente, lo divoreranno le aquile.
18 Tre cose mi sono difficili,
anzi quattro, che io non comprendo:
18 Tre cose sono troppo ardue per me, quattro non le capisco:
19 il sentiero dell'aquila nell'aria,
il sentiero del serpente sulla roccia,
il sentiero della nave in alto mare,
il sentiero dell'uomo in una giovane.
19 il cammino dell'aquila nel cielo, il cammino del serpente sulla roccia, il cammino della nave in mezzo al mare e il cammino dell'uomo verso una ragazza.
20 Tale è la condotta della donna adultera:
mangia e si pulisce la bocca
e dice: "Non ho fatto niente di male!".
20 Questa è la condotta dell'adultera: mangia, si asciuga la bocca e dice: "Non ho fatto alcun male!".
21 Per tre cose freme la terra,
anzi quattro cose non può sopportare:
21 Sotto tre cose trema la terra e quattro non le può sopportare:
22 uno schiavo che diventi re,
uno stolto che abbia viveri in abbondanza,
22 uno schiavo che si fa re, lo stolto che si sazia di pane,
23 una donna già trascurata da tutti che trovi marito
e una schiava che prenda il posto della padrona.
23 una donna sgraziata che prende marito e una serva che soppianta la padrona.
24 Quattro esseri sono fra le cose più piccole della terra,
eppure sono i più saggi dei saggi:
24 Quattro esseri sono i più minuscoli sopra la terra, ma sono saggi tra i saggi:
25 le formiche, popolo senza forza,
che si provvedono il cibo durante l'estate;
25 le formiche, che sono un popolo minuto, ma ammassano d'estate il loro cibo;
26 gli iràci, popolo imbelle,
ma che hanno la tana sulle rupi;
26 gli iraci, che sono un popolo senza vigore, ma pongono sulla roccia la dimora;
27 le cavallette, che non hanno un re,
eppure marciano tutte insieme schierate;
27 le cavallette, che non hanno un re, ma escono come un esercito schierato;
28 la lucertola, che si può prender con le mani,
ma penetra anche nei palazzi dei re.
28 la lucertola, che puoi prender con le mani, ma si trova nei palazzi dei re.
29 Tre esseri hanno un portamento maestoso,
anzi quattro sono eleganti nel camminare:
29 Tre cose hanno un incesso solenne e quattro hanno un'andatura maestosa:
30 il leone, il più forte degli animali,
che non indietreggia davanti a nessuno;
30 il leone, che è il re degli animali e non indietreggia davanti a nessuno;
31 il gallo pettoruto e il caprone
e un re alla testa del suo popolo.
31 il gallo ancheggiante in mezzo alle galline, il capro che cammina in testa al gregge e il re quando è in mezzo al suo esercito.
32 Se ti sei esaltato per stoltezza
e se poi hai riflettuto,
mettiti una mano sulla bocca,
32 Se tu sei stato stolto da diventar superbo, ma hai cambiato, metti alla bocca il dito.
33 poiché, sbattendo il latte ne esce la panna,
premendo il naso ne esce il sangue,
spremendo la collera ne esce la lite.
33 Pressando il latte si produce il burro, stringendo il naso si fa uscire il sangue, sbottando l'ira si suscita la lite!