Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Canticum Canticorum 1


font
VULGATABIBBIA CEI 2008
1 (Sponsa)Osculetur me osculo oris sui ;
quia meliora sunt ubera tua vino,
1 Cantico dei Cantici, di Salomone.
2 fragrantia unguentis optimis.
Oleum effusum nomen tuum ;
ideo adolescentulæ dilexerunt te.
2 Mi baci con i baci della sua bocca!
Sì, migliore del vino è il tuo amore.
3 (Chorus Adolescentularum)Trahe me, post te curremus
in odorem unguentorum tuorum.
Introduxit me rex in cellaria sua ;
exsultabimus et lætabimur in te,
memores uberum tuorum super vinum.
Recti diligunt te.
3 Inebrianti sono i tuoi profumi per la fragranza,
aroma che si spande è il tuo nome:
per questo le ragazze di te si innamorano.
4 (Sponsa)Nigra sum, sed formosa, filiæ Jerusalem,
sicut tabernacula Cedar, sicut pelles Salomonis.
4 Trascinami con te, corriamo!
M’introduca il re nelle sue stanze:
gioiremo e ci rallegreremo di te,
ricorderemo il tuo amore più del vino.
A ragione di te ci si innamora!
5 Nolite me considerare quod fusca sim,
quia decoloravit me sol.
Filii matris meæ pugnaverunt contra me ;
posuerunt me custodem in vineis :
vineam meam non custodivi.
5 Bruna sono ma bella,
o figlie di Gerusalemme,
come le tende di Kedar,
come le cortine di Salomone.
6 Indica mihi, quem diligit anima mea, ubi pascas,
ubi cubes in meridie,
ne vagari incipiam post greges sodalium tuorum.
6 Non state a guardare se sono bruna,
perché il sole mi ha abbronzato.
I figli di mia madre si sono sdegnati con me:
mi hanno messo a guardia delle vigne;
la mia vigna, la mia, non l’ho custodita.
7 (Sponsus)Si ignoras te, o pulcherrima inter mulieres,
egredere, et abi post vestigia gregum,
et pasce hædos tuos juxta tabernacula pastorum.
7 Dimmi, o amore dell’anima mia,
dove vai a pascolare le greggi,
dove le fai riposare al meriggio,
perché io non debba vagare
dietro le greggi dei tuoi compagni?
8 Equitatui meo in curribus Pharaonis
assimilavi te, amica mea.
8 Se non lo sai tu, bellissima tra le donne,
segui le orme del gregge
e pascola le tue caprette
presso gli accampamenti dei pastori.
9 Pulchræ sunt genæ tuæ sicut turturis ;
collum tuum sicut monilia.
9 Alla puledra del cocchio del faraone
io ti assomiglio, amica mia.
10 Murenulas aureas faciemus tibi,
vermiculatas argento.
10 Belle sono le tue guance fra gli orecchini,
il tuo collo tra i fili di perle.
11 (Sponsa)Dum esset rex in accubitu suo,
nardus mea dedit odorem suum.
11 Faremo per te orecchini d’oro,
con grani d’argento.
12 Fasciculus myrrhæ dilectus meus mihi ;
inter ubera mea commorabitur.
12 Mentre il re è sul suo divano,
il mio nardo effonde il suo profumo.
13 Botrus cypri dilectus meus mihi
in vineis Engaddi.
13 L’amato mio è per me un sacchetto di mirra,
passa la notte tra i miei seni.
14 (Sponsus)Ecce tu pulchra es, amica mea ! ecce tu pulchra es !
Oculi tui columbarum.
14 L’amato mio è per me un grappolo di cipro
nelle vigne di Engàddi.
15 (Sponsa)Ecce tu pulcher es, dilecte mi, et decorus !
Lectulus noster floridus.
15 Quanto sei bella, amata mia, quanto sei bella!
Gli occhi tuoi sono colombe.
16 Tigna domorum nostrarum cedrina,
laquearia nostra cypressina.
16 Come sei bello, amato mio, quanto grazioso!
Erba verde è il nostro letto,
17 di cedro sono le travi della nostra casa,
di cipresso il nostro soffitto.