Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Lettera di Giacomo 3


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NOVA VULGATABIBBIA TINTORI
1 Nolite plures magistri fieri, fra tres mei, scientes quoniam maiusiudicium accipiemus.1 Non vogliate, fratelli miei, esser molti a far da maestri, sapendo che vi addossate un più severo giudizio.
2 In multis enim offendimus omnes. Si quis in verbo nonoffendit, hic perfectus est vir, potens etiam freno circumducere totum corpus.2 Perchè in molte cose tutti manchiamo. Se uno però non manca nel parlare, egli è un uomo perfetto, capace di tenere in freno anche tutto il corpo.
3 Si autem equorum frenos in ora mittimus ad oboediendum nobis, et omne corpusillorum circumferimus.3 Se noi mettiamo ai cavalli il morso in bocca per farli obbedire, guidiamo tutto il loro corpo.
4 Ecce et naves, cum tam magnae sint et a ventis validisminentur, circumferuntur a minimo gubernaculo, ubi impetus dirigentis voluerit;4 Guardate, anche le navi, per quanto sian grandi e spinte da venti impetuosi, son dirette da un piccolo timone a beneplacito del timoniere.
5 ita et lingua modicum quidem membrum est et magna exsultat. Ecce quantus ignisquam magnam silvam incendit!5 Così anche la lingua è certo un piccol membro, ma può vantarsi di grandi cose. Guardate, poca favilla quale immensa foresta può mettere in fiamme!
6 Et lingua ignis est, universitas iniquitatis;lingua constituitur in membris nostris, quae maculat totum corpus et inflammatrotam nativitatis et inflammatur a gehenna.6 E anche la lingua è un fuoco, un mondo d'iniquità. Posta, com'è, dentro le nostre membra, contamina tutto il corpo e, accesa dall'inferno, mette in fiamme la rota della vita.
7 Omnis enim natura et bestiarum etvolucrum et serpentium et etiam cetorum domatur et domita est a natura humana;7 Tutte le sorte di bestie e di uccelli e di serpenti e di altri animali si domano e sono state domate dall'uomo,
8 linguam autem nullus hominum domare potest, inquietum malum, plena venenomortifero.8 ma la lingua nessun uomo la può domare, male infrenabile, piena di mortifero veleno.
9 In ipsa benedicimus Dominum et Patrem et in ipsa maledicimushomines, qui ad similitudinem Dei facti sunt;9 Con essa benediciamo Dio e Padre, con essa malediciamo gli uomini che sono fatti ad imàgine di Dio.
10 ex ipso ore procedit benedictioet maledictio. Non oportet, fratres mei, haec ita fieri.10 Dalla stessa bocca esce la benedizione e la maledizione. Non bisogna far così, fratelli miei.
11 Numquid fons deeodem foramine emanat dulcem et amaram aquam?11 Forse la fontana getta dalla medesima apertura acqua dolce ed amara?
12 Numquid potest, fratres mei,ficus olivas facere, aut vitis ficus? Neque salsa dulcem potest facere aquam.
12 Può forse, fratelli miei, il fico dare dell'uva e la vite dei fichi? Così nemmeno l'acqua salata può farne della dolce.
13 Quis sapiens et disciplinatus inter vos? Ostendat ex bona conversationeoperationem suam in mansuetudine sapientiae.13 Chi è sapiente e scienziato tra voi? Lo dimostri colla bontà della vita, colle sue opere fatte con quella mansuetudine che è propria della sapienza.
14 Quod si zelum amarum habetis etcontentiones in cordibus vestris, nolite gloriari et mendaces esse adversusveritatem.14 Ma se avete nei vostri cuori amara gelosia e dissensioni, non vi vantate per non mentire contro la verità.
15 Non est ista sapientia desursum descendens, sed terrena, animalis,diabolica;15 Perchè non è questa la sapienza che scende dall'alto, questa è sapienza terrena, animalesca, diabolica.
16 ubi enim zelus et contentio, ibi inconstantia et omne opus pravum.16 Dove infatti è gelosia e dissenso, ivi è scompiglio ed ogni azione malvagia.
17 Quae autem desursum est sapientia primum quidem pudica est, deinde pacifica,modesta, suadibilis, plena misericordia et fructibus bonis, non iudicans, sinesimulatione;17 Invece la sapienza che vien dall'alto prima di tutto è pura, poi è pacifica, modesta, arrendevole, dà retta ai buoni, è piena di misericordia e di buoni frutti, aliena dal criticare e dall'ipocrisia.
18 fructus autem iustitiae in pace seminatur facientibus pacem.
18 Or il frutto della giustizia è seminato nella pace da coloro che procurano la pace.