Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 8


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NOVA VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 De idolothytis autem, scimus quia omnes scientiam habemus. Scientiainflat, caritas vero aedificat.1 - Riguardo poi alle carni sacrificate agli idoli, sappiamo che tutti abbiamo scienza. La scienza gonfia, mentre la carità edifica;
2 Si quis se existimat scire aliquid, nondumcognovit, quemadmodum oporteat eum scire;2 se alcuno crede saper qualcosa, non ha ancora saputo come bisogna conoscere;
3 si quis autem diligit Deum, hiccognitus est ab eo.3 ma se uno ama Dio, egli è riconosciuto da Dio;
4 De esu igitur idolothytorum, scimus quia nullum idolum estin mundo, et quod nullus deus nisi Unus.4 adunque intorno al mangiar le carni degli idoli, noi sappiamo bene che nessun idolo esiste al mondo; e non vi è nessun Dio se non quell'uno.
5 Nam et si sunt, qui dicantur dii sivein caelo sive in terra, si quidem sunt dii multi et domini multi,5 Poichè se vi sono esseri che son detti dèi in cielo e sulla terra, (come ci sono molti dèi e molti signori),
6 nobis tamenunus Deus Pater, ex quo omnia et nos in illum, et unus Dominus Iesus Christus,per quem omnia et nos per ipsum.
6 ma per noi c'è un unico Dio Padre, da cui ogni cosa è, e noi in lui, e un solo Signore Gesù Cristo, per cui tutte le cose, e noi per lui.
7 Sed non in omnibus est scientia; quidam autem consuetudine usque nunc idoliquasi idolothytum manducant, et conscientia ipsorum, cum sit infirma, polluitur.7 Ma non in tutti è tal scienza; alcuni per l'idea sinora avuta dell'idolo, mangiano quella carne sacrificata a un idolo; e la coscienza loro essendo debole n'è contaminata.
8 Esca autem nos non commendat Deo; neque si non manducaverimus, deficiemus,neque si manducaverimus, abundabimus.8 Certo non un cibo qualunque ci raccomanderà a Dio; nè, se ce ne asteniamo, abbiamo qualcosa di meno, nè, se ne mangiamo, qualcosa di più.
9 Videte autem, ne forte haec licentiavestra offendiculum fiat infirmis.9 Ma badate che questa vostra piena libertà non divenga un inciampo pei deboli;
10 Si enim quis viderit eum, qui habetscientiam, in idolio recumbentem, nonne conscientia eius, cum sit infirma,aedificabitur ad manducandum idolothyta?10 giacchè se uno vede te che hai scienza seduto a mensa in un luogo d'idoli, la coscienza di costui che è debole, non sarà indotta a mangiare le carni sacrificate agli idoli?
11 Peribit enim infirmus in tuascientia, frater, propter quem Christus mortuus est!11 questo debole perisce per la scienza tua, lui il fratello per cui Cristo è morto.
12 Sic autem peccantes infratres et percutientes conscientiam eorum infirmam, in Christum peccatis.12 Così peccando verso i fratelli e offendendo la loro coscienza debole, voi peccate contro Cristo.
13 Quapropter si esca scandalizat fratrem meum, non manducabo carnem in aeternum,ne fratrem meum scandalizem.
13 Per conseguenza, se il cielo è di scandalo a un mio fratello, piuttosto non voglio più mangiar carne mai e poi mai, per non dar scandalo al mio fratello.