Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Prima lettera di Pietro 3


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BIBBIA MARTININOVA VULGATA
1 Similmente anche le donne sian soggette a' loro mariti: anche perché se alcuni non credono alla parola, siano guadagnati senza la parola dai portamenti delle mogli,1 Similiter mulieres subditae sint suis viris, ut et si qui non cre duntverbo, per mulierum conversationem sine verbo lucrifiant,
2 Considerando quegli (insieme) colla riverenza la casta vostra condotta.2 considerantes castamin timore conversationem vestram;
3 Delle quali l'ornato non sia al di fuori l'acconciatura de' capelli, o l'oro, che si mettano dattorno, o le vestimenta, onde si ammantino:3 quarum sit non extrinsecus capillaturae autcircumdationis auri aut indumenti vestimentorum cultus,
4 Ma quell'uomo ascoso del cuore con quello, che non si corrompe, Spirito tranquillo, e modesto, che è cosa preziosa nel cospetto di Dio.4 sed qui abscondituscordis est homo, in incorruptibilitate mitis et quieti spiritus, qui est inconspectu Dei locuples.
5 Imperocché così una volta anche le donne sante, che in Dio speravano, sì adornavano, stando soggette a' loro mariti.5 Sic enim aliquando et sanctae mulieres sperantes inDeo ornabant se subiectae propriis viris,
6 Come Sara era ubbidiente ad Abramo, chiamandolo signore: della quale voi siete figliuole, operando il bene, e non essendo sbigottite da qualsisia spavento.6 sicut Sara oboediebat Abrahaedominum eum vocans: cuius estis filiae benefacientes et non timentes ullamperturbationem.
7 Voi, mariti, parimente convivete con saggezza con le mogli, e come ad arnese più fragile rendete onore, ed anche come a coeredi della grazia di vita affinchè impedite non siano le vostre orazioni.7 Viri similiter cohabitantes secundum scientiam quasi infirmiori vaso muliebriimpertientes honorem, tamquam et coheredibus gratiae vitae, uti ne impedianturorationes vestrae.
8 Finalmente tutti unanimi, compassionevoli, amanti de' fratelli, misericordiosi, modesti, umili:8 In fine autem omnes unanimes, compatientes, fraternitatisamatores, misericordes, humiles,
9 Non rendendo male per male, né maledizione per maledizione, ma pel contrario benedicendo: imperocché a questo siete stati chiamati, affinchè abbiate in retaggio la benedizione.9 non reddentes malum pro malo vel maledictumpro maledicto, sed e contrario benedicentes, quia in hoc vocati estis, utbenedictionem hereditate accipiatis.
10 Chi adunque vuole, ed ama la vita, e di vedere de' giorni beati, raffreni la sua lingua dal male, e le labbra di lui non parlino inganno.10 “ Qui enim vult vitam diligere
et videre dies bonos,
coerceat linguam suam a malo,
11 Schivi il male, e faccia il bene: cerchi la pace, e le vada dietro:11 et labia eius ne loquantur dolum;
declinet autem a malo et faciat bonum,
inquirat pacem et persequatur eam.
12 Dappoiché gli occhi del Signore sopra de' giusti, e le orecchie di lui alle loro orazioni: ma la faccia di Dio contro di coloro che mal fanno.12 Quia oculi Domini super iustos,
et aures eius in preces eorum;
vultus autem Domini super facientes mala ”.
13 E chi è, che a voi noccia se sarete zelanti del bene?13 Et quis est qui vobis noceat, si boni aemulatores fueritis?
14 Ma di più se alcuna cosa patite per la giustizia, beati voi. Non paventate però gli spauracchi di coloro, e non vi turbate.14 Sed et sipatimini propter iustitiam, beati! Timorem autem eorum ne timueritis et nonconturbemini,
15 Ma benedite ne' vostri cuori Cristo Signore, pronti sempre a dar satisfazione a chiunque vi domandi ragione della speranza, che avete dentro di voi:15 Dominum autem Christum sanctificate in cordibus vestris, paratisemper ad defensionem omni poscenti vos rationem de ea, quae in vobis est spe;
16 Ma con modestia, e rispetto, conservando buona coscienza: onde invece che sparlan di voi, rimangano confusi quegli, che intaccano la buona vostra maniera di vivere secondo Cristo.16 sed cum mansuetudine et timore, conscientiam habentes bonam, ut in quo devobis detrectatur, confundantur, qui calumniantur vestram bonam in Christoconversationem.
17 Imperocché è meglio il patire (se cosi piaccia al voler di Dio) ben facendo, che operando male:17 Melius est enim benefacientes, si velit voluntas Dei, patiquam malefacientes.
18 Conciossiachè anche Cristo una volta pei peccati nostri morì, il giusto pegli ingiusti, affine di offerir noi a Dio, essendo stato messo a morte secondo la carne, vivificato poi per lo Spirito.18 Quia et Christus semel pro peccatis passus est, iustuspro iniustis, ut vos adduceret ad Deum, mortificatus quidem carne, vivificatusautem Spiritu:
19 Pel quale eziandio andò a predicare a quegli spiriti, che erano in carcere:19 in quo et his, qui in carcere erant, spiritibus advenienspraedicavit,
20 I quali erano stati una volta increduli, allorché la pazienza di Dio stava aspettando ne' giorni di Noè, mentre fabbricavasi l'arca: nella quale pochi, cioè otto anime si salvaron sopra l'acqua.20 qui increduli fuerant aliquando, quando exspectabat Deipatientia in diebus Noe, cum fabricaretur arca, in qua pauci, id est octoanimae, salvae factae sunt per aquam.
21 Alla qual cosa corrisponde adesso quel battesimo, che vi salva (non ripulimento delle sozzure della carne, ma contratto di buona coscienza fatto con Dio) per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo,21 Cuius antitypum, baptisma, et vos nuncsalvos facit, non carnis depositio sordium sed conscientiae bonae rogatio inDeum, per resurrectionem Iesu Christi,
22 Il quale sta alla destra di Dio, ingoiata avendo la morte, perché noi diventassimo eredi dalla vita eterna: essendo andato al cielo, soggettati a se gli Angeli, e le potestà, e le vertudi.22 qui est in dextera Dei, profectus incaelum, subiectis sibi angelis et potestatibus et virtutibus.