Scrutatio

Giovedi, 18 aprile 2024 - San Galdino ( Letture di oggi)

Primo libro di Samuele 20


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1Davide lasciò di nascosto Naiot di Rama, si recò da Giònata e gli disse: "Che ho fatto, che delitto ho commesso, che colpa ho avuto nei riguardi di tuo padre, perché attenti così alla mia vita?".2Rispose: "Non sia mai. Non morirai. Vedi, mio padre non fa nulla di grande o di piccolo senza confidarmelo. Perché mi avrebbe nascosto questa cosa? Non è possibile!".3Ma Davide giurò ancora: "Tuo padre sa benissimo che ho trovato grazia ai tuoi occhi e dice: Giònata non deve sapere questa cosa perché si angustierebbe. Ma, per la vita del Signore e per la tua vita, c'è un sol passo tra me e la morte".4Giònata disse: "Che cosa desideri che io faccia per te?".5Rispose Davide: "Domani è la luna nuova e io dovrei sedere a tavola con il re. Ma tu mi lascerai partire e io resterò nascosto nella campagna fino alla terza sera.6Se tuo padre mi cercherà, dirai: Davide mi ha chiesto di lasciarlo andare in fretta a Betlemme sua città perché vi si celebra il sacrificio annuale per tutta la famiglia.7Se dirà: Va bene, allora il tuo servo può stare in pace. Se invece andrà in collera, sii certo che è stato deciso il peggio da parte sua.8Mostra la tua bontà verso il tuo servo, perché hai voluto legare a te il tuo servo con un patto del Signore: se ho qualche colpa, uccidimi tu; ma per qual motivo dovresti condurmi da tuo padre?".9Giònata rispose: "Lungi da te! Se certo io sapessi che da parte di mio padre è stata decisa una cattiva sorte per te, non te lo farei forse sapere?".10Davide disse a Giònata: "Chi mi avvertirà se tuo padre ti risponde duramente?".11Giònata rispose a Davide: "Vieni, andiamo in campagna".
Uscirono tutti e due nei campi.
12Allora Giònata disse a Davide: "Per il Signore, Dio d'Israele, domani o il terzo giorno a quest'ora indagherò le intenzioni di mio padre. Se saranno favorevoli a Davide e io non manderò subito a riferirlo al tuo orecchio,13tanto faccia il Signore a Giònata e ancora di peggio. Se invece sembrerà bene a mio padre decidere il peggio a tuo riguardo, io te lo confiderò e ti farò partire. Tu andrai tranquillo e il Signore sarà con te come è stato con mio padre.14Fin quando sarò in vita, usa verso di me la benevolenza del Signore. Se sarò morto,15non ritirare mai la tua benevolenza dalla mia casa; quando il Signore avrà sterminato dalla terra ogni uomo nemico di Davide,16non sia eliminato il nome di Giònata dalla casa di Davide: il Signore ne chiederà conto ai nemici di Davide".17Giònata volle ancor giurare a Davide, perché gli voleva bene e lo amava come se stesso.18Giònata disse a Davide: "Domani è la luna nuova e la tua assenza sarà notata perché si guarderà al tuo posto.19Aspetterai il terzo giorno, poi scenderai in fretta e ti recherai al luogo dove ti sei nascosto il giorno di quel fatto e resterai presso quella collinetta.20Io tirerò tre frecce da quella parte, come se tirassi al bersaglio per mio conto.21Poi manderò il ragazzo gridando: Va' a cercare le frecce! Se dirò al ragazzo: Guarda, le frecce sono più in qua da dove ti trovi, prendile!, allora vieni, perché tutto va bene per te; per la vita del Signore, non ci sarà niente di grave.22Se invece dirò al giovane: Guarda, le frecce sono più avanti di dove ti trovi!, allora va' perché il Signore ti fa partire.23Riguardo alle parole che abbiamo detto io e tu, ecco è testimonio il Signore tra me e te per sempre".
24Davide dunque si nascose nel campo. Arrivò la luna nuova e il re sedette a tavola per mangiare.25Il re sedette come al solito sul sedile contro il muro; Giònata stette di fronte, Abner si sedette al fianco del re e il posto di Davide rimase vuoto.26Ma Saul non disse nulla quel giorno, perché pensava: "Gli sarà successo un inconveniente: non sarà mondo. Certo, non è mondo".27Ed ecco l'indomani, il secondo giorno della luna nuova, il posto di Davide era ancora vuoto. Saul disse allora a Giònata suo figlio: "Perché il figlio di Iesse non è venuto a tavola né ieri né oggi?".28Giònata rispose a Saul: "Davide mi ha chiesto con insistenza di lasciarlo andare a Betlemme.29Mi ha detto: Lasciami andare, perché abbiamo in città il sacrificio di famiglia e mio fratello me ne ha fatto un obbligo. Se dunque ho trovato grazia ai tuoi occhi, lasciami libero, perché possa vedere i miei fratelli. Per questo non è venuto alla tavola del re".30Saul si adirò molto con Giònata e gli gridò: "Figlio d'una donna perduta, non so io forse che tu prendi le parti del figlio di Iesse, a tua vergogna e a vergogna della nudità di tua madre?31Perché fino a quando vivrà il figlio di Iesse sulla terra, non avrai sicurezza né tu né il tuo regno. Manda dunque a prenderlo e conducilo qui da me, perché deve morire".32Rispose Giònata a Saul suo padre: "Perché deve morire? Che ha fatto?".33Saul afferrò la lancia contro di lui per colpirlo e Giònata capì che l'uccisione di Davide era cosa ormai decisa da parte di suo padre.34Giònata si alzò dalla tavola acceso d'ira e non volle prendere cibo in quel secondo giorno della luna nuova. Era rattristato per riguardo a Davide perché suo padre ne violava i diritti.
35Il mattino dopo Giònata uscì in campagna, per dare le indicazioni a Davide. Era con lui un ragazzo ancora piccolo.36Egli disse al ragazzo: "Corri a cercare le frecce che io tirerò". Il ragazzo corse ed egli tirò la freccia più avanti di lui.37Il ragazzo corse fino al luogo dov'era la freccia che Giònata aveva tirata e Giònata gridò al ragazzo: "La freccia non è forse più avanti di te?".38Giònata gridò ancora al ragazzo: "Corri svelto e non fermarti!". Il ragazzo di Giònata raccolse le frecce e le portò al suo padrone.39Il ragazzo non aveva capito niente; soltanto Giònata e Davide sapevano la cosa.40Allora diede le armi al ragazzo che era con lui e gli disse: "Va' e riportale in città".41Partito il ragazzo, Davide si mosse da dietro la collinetta, cadde con la faccia a terra e si prostrò tre volte, poi si baciarono l'un l'altro e piansero l'uno insieme all'altro, finché per Davide si fece tardi.42Allora Giònata disse a Davide: "Va' in pace, ora che noi due abbiamo giurato nel nome del Signore: il Signore sia con me e con te, con la mia discendenza e con la tua discendenza per sempre".

Note:

1Sam 20:Racconto di una tradizione diversa da 1Sam 19,1-7 e parallelo a 1Sam 19,11-17 . In un caso la figlia del re, in un altro il figlio, salvano Davide.

1Sam 20,1:Davide lasciò di nascosto Naiot di Rama: sutura redazionale; stando al racconto che segue, Davide non è ancora separato da Saul.

1Sam 20,5:luna nuova: segnata da una festa religiosa (Is 1,13-14; Os 2,13; Am 8,5 ; cf. 2Re 4,23) che comportava sacrifici rituali (Nm 10,10; Nm 28,11s). - terza: i LXX omettono.

1Sam 20,10:La domanda suppone che è pericoloso incontrarsi per i due amici. La risposta verrà data nel v 18. I vv 1-17 sono una aggiunta che lascia già apparire un trasferimento di potere da Saul a Davide.

1Sam 20,13:a mio padre decidere il peggio a tuo riguardo: conget.; il TM ha: «a mio padre (la rovina)».

1Sam 20,14-16:Testo molto corrotto, restituito con l'aiuto del greco.

1Sam 20,17:volle ancora giurare: con i LXX; il TM ha: «fece fare giuramento». - perché gli voleva bene e lo amava come se stesso: con il TM; BJ con i LXX traduce: «perché lo amava con tutta la sua anima».

1Sam 20,19:il giorno di quel fatto: ricordo di un episodio che non ci è stato conservato, o influsso redazionale di 1Sam 19,1-7 . Il testo dei vv 19-20 è incerto; si è corretto secondo il greco e il v 18.

1Sam 20,23:testimonio: con i LXX; il TM omette; ugualmente nel v. 42.

1Sam 20,25:Gionata stette di fronte: con i LXX; il TM ha: «Gionata si alzò».

1Sam 20,26:un inconveniente o un «accidente»: una polluzione involontaria rende impuro fino alla sera, secondo Lv 15,16; Dt 23,11 . - Certo, non è mondo: dittografia; BJ omette.

1Sam 20,29:mio fratello: con il TM; BJ con i LXX traduce: «i miei fratelli».

1Sam 20,34:per riguardo a Davide: omesso dal greco, potrebbe essere una glossa ispirata al v 3. - La fine del v si riferisce al v 30.

1Sam 20,38:portò: con versioni; il TM ha: «venne».

1Sam 20,41:collinetta: regeb, conget.; il TM ha: «sud», negeb. - e piansero l'uno insieme all'altro, finché per Davide si fece tardi: BJ traduce: «ed essi piansero assieme abbondantemente», con i LXX; TM corrotto.

1Sam 20,40-42:I vv 40-42 sono un'aggiunta: lo stratagemma delle frecce ha ragion d'essere soltanto se Davide e Gionata non possono assolutamente comunicare direttamente.