Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Zaccaria 11


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NOVA VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Aperi, Libane, portas tuas,
et comedat ignis cedros tuas.
1 - Apri, o Libano, le tue porte e consumi il fuoco i tuoi cedri!
2 Ulula, abies, quia cecidit cedrus,
quoniam magnifici vastati sunt;
ululate, quercus Basan,
quoniam corruit saltus impervius.
2 Ululate, o abeti, perchè il cedro è caduto! perchè quelle magnifiche piante sono state abbattute! Ululate, o querce di Basan; perchè il bosco inaccessibile è stato tagliato!
3 Vox ululatus pastorum,
quia vastata est magnificentia eorum;
vox rugitus leonum,
quoniam vastata est superbia Iordanis.
3 Voci stridenti di pastori; perchè la loro magnificenza è stata devastata! Voci ruggenti di leoni, perchè è distrutto l'orgoglio del Giordano!
4 Haec dicit Dominus Deus meus: “ Pasce pecora occisionis.4 Così dice il Signore Dio mio: - Pasci queste pecore da macello.
5 Quae, qui emunt,occidunt et non dolent; et, qui vendunt ea, dicunt: “Benedictus Dominus! Divesfactus sum”. Et pastores eorum non miserentur eorum.
5 Quelli che le possedevano, le scannavano senza pietà e le vendevano dicendo: " Benedetto il Signore, ci siamo arricchiti! " e i loro pastori non avevano compassione alcuna.
6 Et ego non miserebor ultra super habitantes terram, dicit Dominus; ecce egotradam homines, unumquemque in manu proximi sui et in manu regis sui; etconcident terram, et non eruam de manu eorum ”.
6 Anch' io non avrò compassione per gli abitanti di questa terra, dice il Signore: ecco che io lascerò gli uomini in balìa gli uni degli altri e in potere del loro re, e percoteranno la terra e non li strapperò alle loro proprie mani. -
7 Et ego pavi pecus occisionis pro mercatoribus gregis. Et assumpsi mihi duasvirgas: unam vocavi Gratiam et alteram vocavi Funiculum; et pavi gregem.7 Per questo io pascolerò le pecore da macello, o poveri del gregge! E presi due verghe; una la chiamai Gentilezza, e l'altra la chiamai Legame, e poi mi misi a pascolar il gregge.
8 Etsuccidi tres pastores in mense uno, et taeduit eorum animam meam; siquidem etanimam eorum taeduit mei.8 E ricisi tre pastori in un mese: e io mi disanimai per essi e i loro animi pure si alienarono da me.
9 Et dixi: “ Non pascam vos. Quae moritura est,moriatur; et, quae succidenda est, succidatur; et reliquae devorent unaquaequecarnem proximae suae ”.9 E dissi: - Io non vi pascolerò più: chi muore, muoia; chi ha da essere distrutto, sia distrutto; e quelli che restano si divorino tra di loro le carni a vicenda. -
10 Et tuli virgam meam, quae vocabatur Gratia, etabscidi eam, ut irritum facerem foedus meum, quod percussi cum omnibus populis.10 E presi la mia verga chiamata Gentilezza e la spezzai, rompendo così il patto fermato da me con tutti i popoli.
11 Et irritum factum est in die illa; et cognoverunt mercatores gregis, quiobservabant me, quia verbum Domini est.11 E il patto in quel giorno fu rotto; e i poveri del gregge, che mi rispettano, riconobbero che era la parola del Signore.
12 Et dixi ad eos: “ Si bonum est inoculis vestris, afferte mercedem meam et, si non, quiescite ”. Et appenderuntmercedem meam triginta siclos argenteos.12 E dissi a coloro: - Se ancor vi piace, datemi la mia mercede; e se no, lasciamo stare. - Ed essi mi diedero la somma di trenta monete di argento.
13 Et dixit Dominus ad me: “ Proiceillud in thesaurum, decorum pretium, quo appretiatus sum ab eis ”.
Et tuli triginta siclos argenteos et proieci illos in domum Domini in thesaurum.
13 E il Signore mi disse: - Gettala al vasaio, questa vistosa somma per cui sono stato valutato da essi! - E io presi le trenta monete d'argento e le gettai nella casa del Signore al vasaio.
14 Et praecidi virgam meam secundam, quae appellabatur Funiculus, ut dissolveremgermanitatem inter Iudam et Israel.14 E ruppi la mia seconda verga chiamata Legame, sciogliendo ogni vincolo di fratellanza tra Giuda e tra Israele.
15 Et dixit Dominus ad me:
“ Adhuc sume tibi vasa pastoris stulti;
15 E il Signore mi disse: - Prendi ancora gli arnesi di pastore stolto.
16 quia ecce ego suscitabo pastorem in terra,
qui perituram ovem non visitabit,
dispersam non quaeret
et contritam non sanabit
et stantem non sustinebit
et carnes pinguium comedet
et ungulas earum confringet.
16 Perchè ecco, che io farò sorgere in questa terra un pastore che non terrà conto delle pecore abbandonate; non cercherà le sbandate; non curerà le ammalate; e quelle che stanno bene non le nutrirà, e mangerà la carne delle più grasse e ne dismembrerà fino le unghie.
17 Vae stulto meo pastori
derelinquenti gregem!
Gladius super brachium eius
et super oculum dextrum eius;
brachium eius ariditate siccetur,
et oculus dexter eius tenebrescens obscuretur ”.
17 Guai al pastore da nulla, che abbandona il gregge! La spada verrà sopra il suo braccio e sopra il suo occhio destro: il suo braccio inaridirà e il suo occhio si oscurerà e diventerà cieco! -».