Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Zaccaria 11


font
NOVA VULGATADIODATI
1 Aperi, Libane, portas tuas,
et comedat ignis cedros tuas.
1 APRI, o Libano, le tue porte, e il fuoco consumerà i tuoi cedri.
2 Ulula, abies, quia cecidit cedrus,
quoniam magnifici vastati sunt;
ululate, quercus Basan,
quoniam corruit saltus impervius.
2 Urlate, abeti; perciocchè i cedri son caduti, e gli alberi nobili sono stati guasti; urlate, querce di Basan; perciocchè la selva chiusa è stata abbattuta.
3 Vox ululatus pastorum,
quia vastata est magnificentia eorum;
vox rugitus leonum,
quoniam vastata est superbia Iordanis.
3 Vi è un grido d’urlo de’ pastori, perciocchè la lor gloria è stata guasta; vi è un grido di ruggito de’ leoncelli, perciocchè l’altezza del Giordano è stata guasta
4 Haec dicit Dominus Deus meus: “ Pasce pecora occisionis.4 Così ha detto il Signore Iddio mio: Pastura le pecore esposte ad uccisione;
5 Quae, qui emunt,occidunt et non dolent; et, qui vendunt ea, dicunt: “Benedictus Dominus! Divesfactus sum”. Et pastores eorum non miserentur eorum.
5 i cui comperatori le uccidono, e non ne son tenuti colpevoli; ed i cui venditori dicono: Benedetto sia il Signore; io son pure arricchito; ed i cui pastori non le risparmiano punto.
6 Et ego non miserebor ultra super habitantes terram, dicit Dominus; ecce egotradam homines, unumquemque in manu proximi sui et in manu regis sui; etconcident terram, et non eruam de manu eorum ”.
6 Perciocchè io non risparmierò più gli abitanti del paese, dice il Signore; anzi ecco, io farò cader gli uomini nelle mani l’un dell’altro, e nelle mani del loro re; ed essi metteranno il paese in conquasso, ed io non li riscoterò dalle lor mani.
7 Et ego pavi pecus occisionis pro mercatoribus gregis. Et assumpsi mihi duasvirgas: unam vocavi Gratiam et alteram vocavi Funiculum; et pavi gregem.7 Io adunque pasturai le pecore esposte ad uccisione, che son veramente le più povere della greggia; e mi presi due verghe; all’una posi nome: Piacevolezza, e all’altra posi nome: Vincoli; e pasturai la greggia.
8 Etsuccidi tres pastores in mense uno, et taeduit eorum animam meam; siquidem etanimam eorum taeduit mei.8 Ed io sterminai tre pastori in un mese; ma l’anima mia si accorò per essi, ed anche l’anima loro mi ebbe a sdegno.
9 Et dixi: “ Non pascam vos. Quae moritura est,moriatur; et, quae succidenda est, succidatur; et reliquae devorent unaquaequecarnem proximae suae ”.9 Ed io dissi: Io non vi pasturerò più; quella che muore muoia, quella che perisce perisca, e quelle che rimangono mangino la carne l’una dell’altra.
10 Et tuli virgam meam, quae vocabatur Gratia, etabscidi eam, ut irritum facerem foedus meum, quod percussi cum omnibus populis.10 Ed io presi la mia verga, detta Piacevolezza, e la spezzai; annullando il mio patto, che io avea fatto con tutti i popoli.
11 Et irritum factum est in die illa; et cognoverunt mercatores gregis, quiobservabant me, quia verbum Domini est.11 E quello fu annullato in quel giorno, e i poveri d’infra la greggia che mi osservavano conobbero che ciò era parola del Signore.
12 Et dixi ad eos: “ Si bonum est inoculis vestris, afferte mercedem meam et, si non, quiescite ”. Et appenderuntmercedem meam triginta siclos argenteos.12 Ed io dissi loro: Se così vi piace, datemi il mio premio; se no, rimanetevene. Ed essi mi pesarono trenta sicli d’argento per lo mio premio.
13 Et dixit Dominus ad me: “ Proiceillud in thesaurum, decorum pretium, quo appretiatus sum ab eis ”.
Et tuli triginta siclos argenteos et proieci illos in domum Domini in thesaurum.
13 E il Signore mi disse: Gettali via, perchè sien dati ad un vasellaio; quest’è il prezzo onorevole, nel quale io sono stato da loro apprezzato. Io presi adunque i trenta sicli d’argento, e li gettai nella Casa del Signore, per esser dati ad un vasellaio.
14 Et praecidi virgam meam secundam, quae appellabatur Funiculus, ut dissolveremgermanitatem inter Iudam et Israel.14 Poi ruppi la mia seconda verga, detta Vincoli, rompendo la fratellanza fra Giuda ed Israele
15 Et dixit Dominus ad me:
“ Adhuc sume tibi vasa pastoris stulti;
15 E il Signore mi disse: Prenditi ancora gli arnesi d’un pazzo pastore.
16 quia ecce ego suscitabo pastorem in terra,
qui perituram ovem non visitabit,
dispersam non quaeret
et contritam non sanabit
et stantem non sustinebit
et carnes pinguium comedet
et ungulas earum confringet.
16 Perciocchè, ecco, io farò sorgere nel paese un pastore, il qual non avrà cura delle pecore che periranno; egli non cercherà le disperse, e non risanerà le fiaccate, e non sostenterà quelle che stanno ancora in piè; anzi mangerà la carne delle grasse, e schianterà loro le unghie.
17 Vae stulto meo pastori
derelinquenti gregem!
Gladius super brachium eius
et super oculum dextrum eius;
brachium eius ariditate siccetur,
et oculus dexter eius tenebrescens obscuretur ”.
17 Guia al pastore da nulla, che abbandona la greggia; la spada soprasta al suo braccio, ed al suo occhio destro; il suo braccio si seccherà del tutto, ed il suo occhio destro sarà del tutto oscurato