Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Abacuc 2


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BIBBIA MARTININOVA VULGATA
1 Io starò vegliante a far la mia sentinella, pianterò il piede sul forte per vedere quello, che a me dirassi, e quel, ch'io abbia a rispondere a chi mi riprende.1 Super custodiam meam stabo
et consistam super speculam
et contemplabor, ut videam quid dicat mihi
et quid respondeat ad querelam meam.
2 E il Signore mi rispose, e disse: Scrivi la visione, e stendila sopra le tavolette, affinchè chi la legge, la scorra agevolmente;2 Et respondit mihi Dominus et dixit:
“ Scribe visum
et explana eum super tabulas,
ut percurrat, qui legerit eum.
3 Perocché la visione è di cosa ancor lontana; ma apparirà nel fine, e non sarà menzognera. Se differirà, tu aspettalo; perocché il venturo verrà, e non tarderà.3 Quia adhuc visus ad tempus constitutum,
sed anhelat in finem et non mentietur;
si moram fecerit, exspecta illum,
quia veniens veniet et non tardabit.
4 Ma chi è incredulo, non ha in se un'anima giusta. Il giusto poi nella fede sua viverà.4 Ecce languidus, in quo non est anima recta;
iustus autem in fide sua vivet ”.
5 Ma siccome il vino inganna chi lo beve, cosi sarà dell'uomo superbo, il quale resterà senza onore. Egli, che ha le voglie ampie come l'inferno, ed è insaziabile come la morte, e sotto di se riunir vorrebbe tutte le genti, e tutti insieme ammassare i popoli.5 Et profecto divitiae decipiunt virum superbum,
et non perveniet ad finem;
qui dilatat quasi infernus fauces suas
et ipse quasi mors et non adimpletur:
et congregat ad se omnes gentes
et coacervat ad se omnes populos.
6 Non canteranno forse tutti questi sopra di lui la loro parabola, e i loro proverbi, e non si dirà egli: Guai a chi accumula roba non sua: e fino a quando mette egli insieme in suo danno il denso fango?6 Numquid non omnes isti super eum parabolam sument
et loquelam aenigmatum dicentes:
“ Vae ei, qui multiplicat non sua — usquequo? C
et aggravat pignora super se! ”.
7 Non si leverà egli su repentinamente chi ti morderà; e non verrà fuori chi ti sbranerà, e tu sarai loro preda?7 Numquid non repente consurgent, qui mordeant te,
et evigilabunt agitantes te,
et eris in rapinam eis?
8 Perchè tu hai spogliate molte genti spoglieranno te tutti coloro, che saranno rimasi di quelle nazioni, a motivo del sangue degli uomini, e per le iniquità fatte contro la terra, contro la città, e tutti i suoi abitatori.8 Quia tu spoliasti gentes multas,
spoliabunt te omnes, qui reliqui fuerint de populis;
propter sanguinem hominum et oppressionem terrae,
civitatum et omnium habitantium in eis.
9 Guai a chi raguna i frutti di un'avarizia perniciosa alla propria casa, affinchè sia più in alto il suo nido, credendo di salvarsi dagli artigli del male.9 Vae, qui congregat lucrum iniustum in malum domui suae,
ut ponat in excelso nidum suum
et salvet se de manu mali!
10 Tu hai studiato il modo di disonorar la tua casa; hai straziati molti popoli, e l'anima tua peccò.10 Consilium cepisti in confusionem domui tuae
concidendi populos multos
et peccasti in animam tuam.
11 Perocché i sassi alzeran le voci dalla muraglia, e il legname, che sta nelle giunture della fabbrica, replicherà:11 Quia lapis de pariete clamabit,
et trabes de contignatione respondebit ei.
12 Guai a chi edifica una città a forza di sangue sparso, e la fonda sull'iniquità,12 Vae, qui aedificat civitatem in sanguinibus
et condit urbem in iniquitate!
13 Queste cose non son elleno (predette) dal Signore degli eserciti? imperocché si affanneranno in vano i popoli, e le genti per un gran fuoco, e verran meno.13 Numquid non haec a Domino sunt exercituum,
ut laborent populi pro igne,
et gentes in vacuum fatigentur?
14 Perocché la terra sarà inondata, come l'alveo del mare è coperto dalle acque, affinchè sia conosciuta la gloria del Signore.14 Quia replebitur terra cognitione gloriae Domini,
sicut aquae operiunt mare.
15 Guai a colui, che dà da bere al suo amico, mescendovi il suo fiele, e lo imbriaca per vederlo ignudo.15 Vae, qui potum dat amico suo
mittens venenum suum et inebrians eum,
ut aspiciat nuditatem eius!
16 Invece di gloria, tu sarai ricolmo d'ignominia: bevi anche tu, e assopisciti: starà intorno a te il calice della destra del Signore; e un vomito obbrobrioso (verrà) sopra la tua gloria.16 Repleris ignominia pro gloria;
bibe tu quoque et denudare!
Transibit ad te calix dexterae Domini,
et veniet ignominia super gloriam tuam.
17 Conciossiachè le iniquità fatte sul Libano ti sommergeranno; e la distruzione fatta da queste fiere le atterrirà, per ragion del sangue degli uomini, e per l'iniquità contro la terra, e la città, e tutti i suoi abitatori.17 Quia vastitas Libani operiet te,
et miseria animalium deterrebit te
propter sanguinem hominum et oppressionem terrae,
civitatum et omnium habitantium in eis.
18 A che giova la statua fatta dal suo artefice collo scalpello, e la falsa figura di getto? Pur l'artefice pone speranza nel suo lavoro, e fa de' nuovi simolacri.18 Quid prodest sculptile,
quia sculpsit illud fictor suus;
conflatile et oraculum mendax,
quia speravit in figmento fictor eius, ut faceret simulacra muta?
19 Guai a colui, che dice al legno: Svegliati: e alla morta pietra: Alzati. Può ella forse insegnare a te? Ecco, che ella è coperta di oro, e d'argento; ma spirito alcuno nelle viscere di lei non è.19 Vae, qui dicit ligno: “ Expergiscere! ”, “ Surge! ” lapidi tacenti!
Numquid ipse docere poterit?
Ecce iste coopertus est auro et argento,
et omnis spiritus non est in visceribus eius.
20 Ma il Signore è nel suo tempio santo. Dinanzi a lui si taccia la terra.20 Dominus autem in templo sancto suo; sileat a facie eius omnis terra.