Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Abacuc 1


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BIBBIA MARTINIDIODATI
1 Annunzio grave rivelato ad Habacuc profeta.1 Il carico che il profeta Abacuc vide.
2 Fino a quando, o Signore, griderò io, e tu non mi esaudirai? I getterò alte strida per le violenze, ch'io patisco, e tu non darai salute?2 INFINO a quando, o Signore, griderò io, e tu non mi esaudirai? infino a quando sclamerò a te: Violenza! e tu non salverai?
3 Perchè mi fai tu vedere dinanzi a me iniquità, e dolori, rapine, e ingiustizie? E i contenziosi, e rissosi prevalgono.3 Perchè mi fai tu veder l’iniquità, e mi fai spettatore della perversità? e perchè vi è davanti a me rapina, e violenza? e vi è chi muove lite, e contesa?
4 Per questo è straziata la legge, e non arriva al suo fine il giudizio; perocché l'empio ne può più, che il giusto; per questo i giudizj sono corrotti.4 Perciò, la legge è indebolita, e il giudicio non esce giammai fuori; perciocchè l’empio intornia il giusto; perciò esce il giudicio tutto storto
5 Gettate gli occhi sopra le genti, e osservate: resterete ammirati, e stupefatti; perocché è avvenuta una cosa a' vostri giorni, la quale da nissuno sarà creduta, quando si annunzierà;5 Vedete fra le genti, e riguardate, e maravigliatevi, e siate stupefatti; perciocchè io fo un’opera a’ dì vostri, la quale voi non crederete, quando sarà raccontata.
6 Perocché ecco che io farò muoversi i Caldei, gente cruda, e agile, che scorre tutta quanta la terra, per occupare le case altrui.6 Perciocchè ecco, io fo muovere i Caldei, quell’aspra e furiosa nazione, che cammina per tutta la larghezza della terra, per impodestarsi di stanze che non son sue.
7 Ella è orribile, e tremenda: ella da se stessa semenziera, e gastigherà.7 Ella è fiera, e spaventevole; la sua ragione, e la sua altezza procede da lei stessa.
8 I suoi cavalli son più leggeri dei pardi, e più veloci, che i lupi sul far della notte; e i suoi cavalli si spanderanno per ogni parte; i suoi cavalieri verranno da lungi, voleranno com' aquila a far suo pasto.8 E i suoi cavalli saran più leggieri che pardi, e più rapaci che lupi in sul vespro; e i suoi cavalieri si spanderanno; e, venendo di lontano, voleranno, a guisa d’aquila che si affretta al pasto.
9 Verranno tutti al bottino: la loro presenza è un vento, che arde: e metteranno insieme gli schiavi come l'arena.9 Ella verrà tutta per rapire; lo scontro delle lor facce sarà come un vento orientale; ed ella accoglierà prigioni a guisa di rena.
10 E quegli trionferà dei regi, e si farà beffe de' potentati: egli si burlerà di tutte le fortezze, e alzerà la trincierà, e le espugnerà.10 E si farà beffe dei re, ed i principi le saranno in derisione; si riderà d’ogni fortezza, e farà de’ terrati, e la prenderà.
11 Allora si cangerà il suo spirito, e svanirà, e caderà: tale è la possanza di quel suo Dio.11 Ma allora il vento si muterà, ed essa trapasserà, e sarà distrutta. Questa sarà la forza che le sarà data dal suo dio
12 Ma non se' tu fin da principio, o Signore Dio mio, mio Santo, e noi non morremo? Signore tu hai destinato costui a far vendetta, e per correzione nostra lo hai fondato in possanza.12 Non sei tu ab eterno, o Signore Iddio mio, Santo mio? noi non morremo. O Signore, tu l’hai posta per far giudicio; e tu, o Rocca, l’hai fondata per castigare.
13 Gli occhi tuoi son mondi, né tu puoi vedere il male, e tu non potrai mirare in faccia l'iniquità. Perchè volgi tu lo sguardo a que', che fanno del male, e taci allorché l'empio divorasi chi è più giusto di lui?13 Tu hai gli occhi troppo puri per vedere il male, e non puoi riguardare l’iniquità; perchè dunque riguardi i disleali? perchè taci, mentre l’empio tranghiottisce colui che è più giusto di lui?
14 E tu fai degli uomini, come de' pesci del mare, e come degli insetti, che non hanno re.14 E perchè hai renduti gli uomini simili a’ pesci del mare, a’ rettili che non hanno signore?
15 Quegli ogni cosa ha tratto fuora coll'amo, tira colla sua sagena, e ammassa colla sua rete. Di questo egli si goderà, ed esulterà:15 Egli li ha tutti tratti fuori con l’amo, egli li ha accolti nel suo giacchio, e li ha radunati nella sua rete: Perciò, egli si rallegra, e trionfa.
16 Per questo offerirà vittime alla sua sagena, e sagrifizj alla sua rete, perchè per mezzo di queste si è accresciuta la sua porzione, e il suo cibo gradito.16 Perciò, sacrifica al suo giacchio, e fa profumo alla sua rete; perciocchè per essi la sua parte è grassa, e la sua vivanda opima.
17 Per questo stende la sua sagena, e non si resta giammai dal fare strage de' popoli.17 Voterà egli perciò il suo giacchio, e non resterà egli giammai di uccider le genti del continuo?