Scrutatio

Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Cantico 6


font
BIBBIA MARTININOVA VULGATA
1 Il mio Diletto è disceso nel suo orto all'arcola degli aromati per pascolare negli orti, e cogliere de' gigli.1 Quo abiit dilectus tuus,
o pulcherrima mulierum?
Quo declinavit dilectus tuus,
et quaeremus eum tecum?
2 Io al mio Diletto, e a me il Diletto mio, il quale tra' gigli pascola.2 Dilectus meus descendit in hortum suum
ad areolam aromatum,
ut pascatur in hortis
et lilia colligat.
3 Bella se' tu, o amica mia, soave,e splendida come Gerusalemme, terribile come un esercito messo in ordine di battaglia.3 Ego dilecto meo, et dilectus meus mihi,
qui pascitur inter lilia.
4 Volgi da me gli occhi tuoi, perch'ei mi fecero sorvolare: i tuoi capelli come un gregge di capre, che spuntano dal Galaad.4 Pulchra es, amica mea, sicut Thersa,
decora sicut Ierusalem,
terribilis ut castrorum acies ordinata.
5 I tuoi denti come un gregge di pecorelle, che tornano dal lavatoio, tutte con parti gemelli, e sterile tra queste non è.5 Averte oculos tuos a me,
quia ipsi me conturbant.
Capilli tui sicut grex caprarum,
quae descenderunt de Galaad.
6 Come la scorza di melagrana, così le tue guance senza quello, che in te si nasconde.6 Dentes tui sicut grex ovium,
quae ascenderunt de lavacro:
omnes gemellis fetibus,
et sterilis non est in eis.
7 Sessanta sono le regine, e ottanta le spose di secondo ordine, e le fanciulle sono senza numero.7 Sicut fragmen mali punici, sic genae tuae
per velamen tuum.
8 Una è la mia colomba, la mia perfetta, ella è unica della sua madre, eletta alla sua genitrice: la videro le donzelle, e beatissima la chiamarono; le regine, e le spose di secondo ordine, e la lodarono.8 Sexaginta sunt reginae,
et octoginta concubinae,
et adulescentularum non est numerus;
9 Chi è costei, che esce fuora come aurora sorgente, bella come la luna, eletta come il sole, terribile come un esercito messo in ordine di battaglia?9 una est columba mea, perfecta mea,
una est matri suae,
electa genetrici suae.
Viderunt eam filiae et beatissimam praedicaverunt;
reginae et concubinae, et laudaverunt eam:
10 Io discesi nell'orto delle noci per vedere i pomi delle valli, ed osservare se la vigna fosse fiorita, e se germogliassero i melagrani.10 “ Quae est ista, quae progreditur quasi aurora consurgens,
pulchra ut luna,
electa ut sol,
terribilis ut castrorum acies ordinata? ”.
11 Io fui nell'ignoranza: l'anima mia mi conturbò per ragione dei cocchi di Aminadab.11 Descendi in hortum nucum,
ut viderem poma convallium
et inspicerem, si floruisset vinea,
et germinassent mala punica.
12 Ritorna, ritorna, o Sulamitide ritorna, ritorna, affinchè non ti veggiamo.12 Non advertit animus meus,
cum posuit me in quadrigas principis populi mei.