Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Giudici 9


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NOVA VULGATALA SACRA BIBBIA
1 Abiit autem Abimelech filius Ierobbaal in Sichem ad fratres matris suae et locutus est ad eos et ad omnem cognationem familiae matris suae dicens:1 Abimèlech, figlio di Ierub-Baal, andò a Sichem dai fratelli di sua madre e si incontrò con loro e con tutto il clan della famiglia di sua madre. Chiese loro
2 “ Loquimini ad omnes viros Sichem: “Quid vobis est melius, ut dominentur vestri septuaginta viri, omnes filii Ierobbaal, an ut dominetur vobis unus vir? Simulque considerate quod os vestrum et caro vestra sum” ”.2 che si rivolgessero ai signori di Sichem dicendo: "Che cosa è meglio per voi, avere settanta capi, quanti sono i figli di Ierub-Baal, oppure avere sopra di voi un solo capo che, come voi ben sapete, ha nelle vene il vostro stesso sangue?".
3 Locutique sunt fratres matris eius de eo ad omnes viros Sichem universos sermones istos et inclinaverunt cor eorum post Abimelech dicentes: “ Frater noster est ”.3 I fratelli di sua madre parlarono così di Abimèlech a tutti i signori di Sichem e il loro cuore fu per Abimèlech, perché pensavano che era della loro stirpe.
4 Dederuntque illi septuaginta pondo argenti de fano Baalberith; qui conduxit sibi ex eo viros inopes et vagos, secutique sunt eum.4 Gli dettero settanta sicli prelevati dal tempio di Baal-Berit, coi quali Abimèlech assoldò una masnada di avventurieri che si misero al suo seguito.
5 Et venit in domum patris sui Ephra et occidit fratres suos filios Ierobbaal septuaginta viros super lapidem unum. Remansitque Ioatham filius Ierobbaal minimus, quia absconditus erat.5 Egli andò a Ofra, alla casa di suo padre, dove uccise su un masso i suoi settanta fratelli, figli di Gedeone, dei quali scampò solo Iotam, il minore, perché si era nascosto.
6 Congregati sunt autem omnes viri Sichem et universae domus Mello abieruntque et constituerunt regem Abimelech iuxta quercum, quae stabat in Sichem.
6 Radunatisi allora tutti i signori di Sichem e tutta la casa di Millo, proclamarono re Abimèlech presso la quercia della stele che è a Sichem.
7 Quod cum nuntiatum esset Ioatham, ivit et stetit in vertice montis Garizim elevataque voce clamavit et dixit: “ Audite me, viri Sichem, ut audiat vos Deus.7 Quando Iotam fu informato della cosa, andò sulle cime del monte Garizim, da dove a gran voce gridò ai signori di Sichem: "Ascoltatemi, signori di Sichem, e che Dio ascolti voi.
8 Ierunt ligna, ut ungerent super se regem, dixeruntque olivae: “Impera nobis”.8 Un giorno gli alberi si misero in cammino, per andare a eleggere un re che regnasse sopra di loro. Dissero all'ulivo: "Regna sopra di noi!".
9 Quae respondit: “Numquid possum deserere pinguedinem meam, qua et dii honorantur et homines, et venire, ut super ligna movear?”.9 Rispose loro l'ulivo: "Dovrò forse rinunciare al mio olio, col quale si rende onore agli uomini e agli dèi, per andare ad agitarmi al di sopra degli altri alberi?".
10 Dixeruntque ligna ad arborem ficum: “Veni et super nos regnum accipe”.
10 Allora gli alberi dissero al fico: "Vieni tu a regnare sopra di noi!".
11 Quae respondit eis: “Numquid possum deserere dulcedinem meam fructusque suavissimos et ire, ut super cetera ligna movear?”.11 Rispose loro il fico: "Dovrò forse rinunciare alla mia dolcezza, ai miei ottimi frutti, per andarmi ad agitare al di sopra degli altri alberi?".
12 Locuta quoque sunt ligna ad vitem: “Veni et impera nobis”.12 Allora gli alberi dissero alla vite: "Vieni tu a regnare sopra di noi!".
13 Quae respondit: “Numquid possum deserere vinum meum, quod laetificat deos et homines, et super ligna cetera commoveri?”.13 Rispose loro la vite: "Dovrò forse rinunciare al mio mosto, che dà gioia agli dèi e agli uomini, per andare ad agitarmi al di sopra degli altri alberi?".
14 Dixeruntque omnia ligna ad rhamnum: “Veni et impera super nos”.14 Allora gli alberi, tutti insieme dissero al rovo: "Vieni tu a regnare sopra di noi!".
15 Quae respondit eis: “Si vere me regem vobis constituitis, venite et sub mea umbra requiescite; sin autem non vultis, egrediatur ignis de rhamno et devoret cedros Libani!”.15 Rispose il rovo agli alberi: "Se avete davvero l'intenzione di eleggere me vostro sovrano, venite a ripararvi alla mia ombra. Altrimenti, un fuoco uscirà dal rovo, e divorerà i cedri del Libano!".
16 Nunc igitur, si recte et absque peccato constituistis super vos regem Abimelech et bene egistis cum Ierobbaal et cum domo eius et reddidistis vicem beneficiis eius,16 "E ora, nell'eleggere re Abimèlech, è chiaro che non avete agito con lealtà e rettitudine; è chiaro che non avete agito bene nei riguardi di Ierub-Baal e della sua famiglia; è chiaro che non avete agito nei suoi riguardi come meritavano le sue imprese.
17 qui pugnavit pro vobis et animam suam dedit periculis, ut erueret vos de manu Madian,17 Mio padre per voi ha combattuto, ha messo a repentaglio la sua vita, vi ha liberato dalle mani di Madian.
18 qui nunc surrexistis contra domum patris mei et interfecistis filios eius septuaginta viros super unum lapidem et constituistis regem Abimelech filium ancillae eius super habitatores Sichem, eo quod frater vester sit;18 E voi oggi avete osato sollevarvi contro la casa di mio padre, uccidendo i suoi figli -- erano settanta! -- su di un masso; e poi avete fatto re dei signori di Sichem Abimèlech, figlio di una serva di mio padre, per il solo motivo che è della vostra gente.
19 si ergo recte et absque vitio egistis cum Ierobbaal et domo eius hodie, laetamini in Abimelech, et ille laetetur in vobis.19 Se, dunque, oggi avete agito con lealtà e rettitudine nei confronti di Ierub-Baal e della sua famiglia, Abimèlech sia la vostra gioia e voi la sua.
20 Sin autem perverse, egrediatur ignis ex Abimelech et consumat habitatores Sichem et domum Mello, egrediaturque ignis de viris Sichem et de domo Mello et devoret Abimelech! ”.20 Ma se la cosa stesse diversamente, che un fuoco esca da Abimèlech e divori i signori di Sichem e la gente di Millo; e un fuoco esca dai signori di Sichem e dalla gente di Millo e divori Abimèlech".
21 Quae cum Ioatham dixisset, fugit et abiit in Bera habitavitque ibi metu Abimelech fratris sui.
21 Poi Iotam fuggì e si mise in salvo a Beer, dove si stabilì per paura di suo fratello Abimèlech.
22 Regnavit itaque Abimelech super Israel tribus annis.22 Abimèlech tenne il potere su Israele per tre anni.
23 Misitque Deus spiritum pessimum inter Abimelech et habitatores Sichem, qui rebellaverunt contra eum,23 Poi il Signore mandò uno spirito malvagio fra Abimèlech e i signori di Sichem, i quali si ribellarono contro di lui,
24 ut scelus interfectionis septuaginta filiorum Ierobbaal et effusio sanguinis eorum veniret super Abimelech fratrem suum et in viros Sichimorum, qui eum adiuverant.24 facendo ricadere la violenza perpetrata contro i settanta figli di Ierub-Baal e il loro sangue su Abimèlech, che era loro fratello e li aveva uccisi, e sui signori di Sichem che lo avevano incoraggiato a uccidere i suoi fratelli.
25 Posueruntque insidias adversus eum in montium summitate et exercebant latrocinia agentes praedas de omnibus praetereuntibus. Nuntiatumque est Abimelech.
25 Allora i signori di Sichem, in segno di sfida ad Abimèlech, tendevano insidie sulla cima dei monti per depredare tutti i viandanti che capitavano nelle loro mani. La cosa fu riferita ad Abimèlech.
26 Venit autem Gaal filius Ebed cum fratribus suis et transivit in Sichimam, et confisi sunt habitatores Sichem in eo.26 Intanto giungeva a Sichem, insieme ai suoi fratelli, un certo Gaal, figlio di Obed, il quale riuscì a guadagnarsi la fiducia dei signori di Sichem.
27 Egressi in agros vindemiaverunt vineas uvasque calcaverunt et, factis cantantium choris, ingressi sunt fanum dei sui et inter epulas et pocula maledicebant Abimelech,27 Un giorno i Sichemiti uscirono dalla città per vendemmiare e preparare il mosto; poi fecero una gran festa nel tempio del loro dio, mangiando e bevendo: in questa occasione maledissero Abimèlech.
28 clamante Gaal filio Ebed: “ Quis est Abimelech, et quae est Sichem, ut serviamus ei? Numquid non est filius Ierobbaal et Zebul praefectus eius? Servite viris Hemmor patris Sichem! Cur serviemus ei?28 Gaal, figlio di Obed, tenne ai Sichemiti questo discorso: "Chi è Abimèlech e chi sono i Sichemiti, perché gli dobbiamo stare sottomessi? Egli è figlio di Ierub-Baal e Zebul governa la città per lui. E pensare che in passato furono loro sottomessi alla gente di Camor, il capostipite dei Sichemiti!
29 Utinam daret aliquis populum istum sub manu mea, ut auferrem de medio Abimelech et dicerem ei: Congrega exercitus multitudinem et veni ”.
29 Perché dunque restargli sottomessi? Ma se questo popolo si porrà ai miei ordini, io caccerò Abimèlech. Gli dirò: "E' grande il tuo esercito; esci a battaglia!".
30 Zebul princeps civitatis, auditis sermonibus Gaal filii Ebed, iratus est valde30 Quando Zebul, il governatore della città, seppe del discorso di Gaal, figlio di Obed, si sdegnò
31 et misit clam ad Abimelech nuntios dicens: “ Ecce Gaal filius Ebed venit in Sichimam cum fratribus suis et excitant adversum te civitatem.31 e mandò messi ad Abimèlech, ad Aruma, con questo messaggio: "Gaal, figlio di Obed, e i suoi fratelli sono arrivati a Sichem e sono di fatto padroni della città per staccarla da te.
32 Surge itaque nocte cum populo, qui tecum est, et latita in agro.32 Muoviti di notte tu e la gente che hai con te e va' a metterti all'agguato fuori della città.
33 Et primo mane, oriente sole, irrue super civitatem; illo autem egrediente adversum te cum populo suo, fac ei, quod potueris ”.
33 Domattina, quando si leverà il sole, muoviti presto e attacca la città all'improvviso: allora costui ti uscirà incontro coi suoi uomini e tu farai di lui secondo quello che ti riuscirà".
34 Surrexit itaque Abimelech cum omni exercitu suo nocte et tetendit insidias iuxta Sichimam in quattuor locis.34 Abimèlech si mosse di notte con tutta la gente che aveva e, divisi i suoi uomini in quattro gruppi, andò ad appostarsi nelle immediate vicinanze di Sichem.
35 Egressusque est Gaal filius Ebed et stetit in introitu portae civitatis; surrexit autem Abimelech et omnis exercitus cum eo de insidiarum loco.35 Gaal, figlio di Obed, uscì dalla città e schierò i suoi uomini davanti alla porta. Allora Abimèlech e i suoi uomini uscirono fuori dal luogo dove erano appostati.
36 Cumque vidisset populum Gaal, dixit ad Zebul: “ Ecce de montibus multitudo descendit ”. Cui ille respondit: “ Umbras montium vides quasi homines ”.36 Quando Gaal li scorse, disse a Zebul: "Vedo gente che scende dall'alto dei colli". Ma Zebul gli rispose: "E' l'ombra dei colli che scambi per uomini!".
37 Rursumque Gaal ait: “ Ecce populus de Umbilico terrae descendit, et unus cuneus venit per viam Quercus Augurum ”.37 Gaal insisteva: "Vedo uomini che calano dall'"Ombelico della terra", e un'altra colonna arriva dalla strada della "Quercia degli indovini".
38 Cui dixit Zebul: “ Ubi est nunc os tuum, quo loquebaris: “Quis est Abimelech, ut serviamus ei?”. Nonne iste est populus, quem despiciebas? Egredere et pugna contra eum ”.38 "Dov'è mai andato a finire, esclamò allora Zebul, quello che andavi dicendo: "Chi è Abimèlech che gli si debba servire!?". E' questa la gente che disprezzavi. Avanti, dunque, combatti contro di essa".
39 Abiit ergo Gaal, spectante Sichimorum populo, et pugnavit contra Abimelech.39 Gaal, alla testa dei signori di Sichem, dette battaglia ad Abimèlech;
40 Qui persecutus est eum fugientem, cecideruntque ex parte eius plurimi usque ad portam civitatis.40 ma fu messo in fuga. Molti caddero morti prima di raggiungere la porta della città.
41 Et Abimelech sedit in Aruma; Zebul autem Gaal et fratres eius expulit de urbe nec in ea passus est commorari.
41 Poi Abimèlech tornò ad Aruma, mentre Zebul inseguiva Gaal e i suoi fratelli per impedir loro di restare a Sichem.
42 Sequenti ergo die egressus est populus in campum. Quod cum nuntiatum esset Abimelech,42 Nonostante ciò, il giorno dopo i Sichemiti uscirono di nuovo dalla città e la decisione fu riferita ad Abimèlech.
43 tulit exercitum suum et divisit in tres turmas tendens insidias in agris. Vidensque quod egrederetur populus de civitate, surrexit et percussit eos.43 Egli prese i suoi uomini e, divisili in tre gruppi, andò ad appostarsi fuori della città. E così, quando egli vide i Sichemiti che uscivano dalla città, li assalì e li travolse.
44 Irruensque cum cuneo suo obsedit ingressum portae civitatis; duae autem turmae palantes per campum adversarios percusserunt.44 Allora Abimèlech col suo gruppo si precipitò avanti e andò a schierarsi davanti alla porta della città, mentre gli altri due gruppi assalivano i Sichemiti che si trovavano in aperta campagna e li massacravano.
45 Porro Abimelech omni illo die oppugnabat urbem, quam cepit, interfectis habitatoribus eius ipsaque destructa, ita ut sal in ea dispergeret.
45 Abimèlech continuò l'assalto alla città per tutta la giornata, finché non riuscì ad espugnarla. Ne uccise gli abitanti e la distrusse, spargendovi sopra il sale.
46 Quod cum audissent, qui habitabant in turre Sichimorum, ingressi sunt cryptam fani Elberith (id est dei Foederis).46 Quando i signori della rocca di Sichem si resero conto delle intenzioni di Abimèlech, si rifugiarono nella cripta del tempio di El-Berit.
47 Abimelech quoque audiens omnes viros turris Sichimorum pariter conglobatos,47 Abimèlech, appena seppe che i signori della rocca di Sichem si erano raccolti tutti insieme,
48 ascendit in montem Selmon cum omni populo suo et, arrepta securi, praecidit arboris ramum impositumque ferens umero dixit ad socios: “ Quod me viditis facere, cito facite ”.48 salì sul monte Salmon insieme agli uomini che aveva con sé; qui, impugnata la scure, Abimèlech tagliò il ramo di un albero e, caricatoselo sulle spalle, ordinò ai suoi uomini di fare rapidamente quanto avevano visto fare a lui.
49 Igitur certatim ramos de arboribus praecidentes sequebantur ducem, quos circumdantes cryptae succenderunt; atque ita factum est, ut fumo et igne omnes homines necarentur, circiter mille viri pariter ac mulieres, habitatores turris Sichem.
49 Allora anche tutti i suoi uomini tagliarono ciascuno un ramo; poi, seguendo Abimèlech, andarono a deporre i rami sopra la cripta e la incendiarono, lasciandovi bruciare tutti quelli che vi erano dentro: tutti gli abitanti della rocca morirono in numero di circa mille, fra uomini e donne.
50 Abimelech autem inde proficiscens venit ad oppidum Thebes, quod obsidebat et cepit.50 Poi Abimèlech andò ad assediare Tebes e la espugnò.
51 Erat autem turris fortis in media civitate, ad quam confugerant viri simul ac mulieres et omnes cives civitatis, clausa firmissime ianua, et super turris tectum stantes per propugnacula.51 V'era in mezzo alla città una rocca possente, dove si erano rifugiati tutti, uomini e donne, con i signori della città. Barricatisi dentro, erano saliti sugli spalti.
52 Accedensque Abimelech iuxta turrim pugnabat fortiter et appropinquans ostio ignem supponere nitebatur.
52 Abimèlech, appena giunto ai piedi della rocca, ne cominciò l'assalto, riuscendo a spingersi fino alla porta che voleva incendiare.
53 Et ecce una mulier superiorem molam desuper iaciens illisit capiti Abimelech et confregit cerebrum eius.53 Ma una donna gli gettò sulla testa una macina da mulino, fracassandogli il cranio.
54 Qui vocavit cito armigerum suum et ait ad eum: “ Evagina gladium tuum et percute me, ne forte dicatur quod a femina interfectus sim ”. Qui transfodit eum.54 Subito Abimèlech, chiamato il suo scudiero, gli ordinò di sguainare la spada e di finirlo, perché non si dicesse che era morto per mano di una donna. Morì trafitto dallo scudiero.
55 Illoque mortuo, omnes viri Israel hoc videntes reversi sunt in sedes suas.55 Quando gli uomini di Israele videro che Abimèlech era morto, se ne tornarono ciascuno al suo paese.
56 Et reddidit Deus malum, quod fecerat Abimelech contra patrem suum, interfectis septuaginta fratribus suis.56 Dio fece così ricadere su Abimèlech il male che aveva commesso contro suo padre, quando uccise i suoi settanta fratelli,
57 Sichimitis quoque, quod operati erant, retributum est, et venit super eos maledictio Ioatham filii Ierobbaal.
57 e ugualmente fece ricadere sui Sichemiti tutto il male da loro compiuto: era caduta sopra di loro la maledizione di Iotam, figlio di Ierub-Baal.