Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Giudici 14


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NOVA VULGATABIBBIA MARTINI
1 Descendit igitur Samson in Thamna vidensque ibi mulie rem de filiabus Philisthim1 Sansone dipoi scese a Thamnatha, e avendo ivi veduta una donna Filistea,
2 ascendit et nuntiavit patri suo et matri dicens: “ Vidi mulierem in Thamna de filiabus Philisthinorum, quam quaeso ut mihi accipiatis uxorem ”.2 Se ne tornò, e parlonne a suo padre, e a sua madre dicendo: Ho veduto a Thamnatha una donna di stirpe Filistea, la quale vi prego di darmi per moglie.
3 Cui dixerunt pater et mater sua: “ Numquid non est mulier in filiabus fratrum tuorum et in omni populo meo, quia vis accipere uxorem de Philisthim, qui incircumcisi sunt? ”. Dixitque Samson ad patrem suum: “ Hanc mihi accipe, quia placuit oculis meis ”.3 Dissero a lui suo padre, e sua madre: Mancano forse donne nelle case de' tuoi fratelli, e in tutto il nostro popolo, che tu vuoi prendere per moglie una figlia de’ Filistei che sono incirconcisi? Ma Sansone disse a suo padre: Dammi questa che piace agli occhi miei.
4 Parentes autem eius nesciebant quod res a Domino fieret, et quaereret occasionem contra Philisthim. Eo enim tempore Philisthim dominabantur Israeli.
4 Or i suoi genitori non sapevano che questa cosa era fatta dal Signore, e che quegli cercava un'occasione di far del male a' Filistei: perocché in quel tempo i Filistei dominavano Israele.
5 Descendit itaque Samson cum patre suo et matre in Thamna. Cumque venissent ad vineas oppidi, apparuit catulus leonis rugiens et occurrit ei.5 Scese adunque Sansone con suo padre, e sua madre a Thamnatha. E quando furono arrivati alle vigne della città, se gli fece davanti un giovine lione feroce che ruggiva, e andò incontro a lui.
6 Irruit autem spiritus Domini in Samson, et dilaceravit leonem, quasi haedum in frusta concerperet, nihil omnino habens in manu; et hoc patri et matri noluit indicare.6 Ma lo spirito del Signore investì Sansone, ed egli sbranò il lione, e lo fece in pezzi, come un capretto, senza avere niente in mano: e non volle dar parte di tal cosa al padre, nè alla madre.
7 Descenditque et locutus est mulieri, quae placuerat oculis eius.7 Andò poi a parlare alla donna, che gli era piaciuta,
8 Et post aliquot dies revertens, ut acciperet eam, declinavit, ut videret cadaver leonis; et ecce examen apum in corpore leonis erat ac favus mellis.8 E di lì a qualche giorno ritornando per isposarla, uscì di strada per vedere il cadavere del leone, e vide che in bocca al lione v'era uno sciame d'api, e un favo di miele.
9 Quem, cum sumpsisset in manibus, comedebat in via; veniensque ad patrem suum et matrem dedit eis partem, qui et ipsi comederunt. Nec tamen eis voluit indicare quod mel de corpore leonis assumpserat.
9 E preso in mano il miele, lo mangiava per istrada, e avendo raggiunto il padre e la madre, ne fece loro parte, ed essi pure ne mangiarono: ma nè pure volle loro scoprire, come quel miele lo avea preso dal cadavere del leone.
10 Descendit itaque pater eius ad mulierem, et fecit ibi Samson convivium; sic enim iuvenes facere consuerant.10 Andò adunque il padre a trovare la donna; e fece un banchetto pel suo figliuolo Sansone: perocché tal era il costume de' giovani.
11 Cum ergo cives loci illius vidissent eum, dederunt ei sodales triginta, qui essent cum eo.11 I cittadini adunque di quel luogo avendolo veduto, gli diedero trenta compagni, perchè stessero con lui.
12 Quibus locutus est Samson: “ Proponam vobis problema, quod si solveritis mihi intra septem dies convivii, dabo vobis triginta tunicas et totidem vestes mutatorias;12 A' quali disse Sansone: io vi proporrò un problema: il quale se voi sciorrete dentro i sette dì del banchetto, io vi darò trenta sindoni, e altrettante tonache:
13 sin autem non potueritis solvere, vos dabitis mihi triginta tunicas et eiusdem numeri vestes mutatorias ”. Qui responderunt ei: “ Propone problema, ut audiamus ”.13 Se poi nol saprete sciorre, voi darete a me trenta sindoni e altrettante tonache. Risposer quelli: Proponi l’enimma, affinchè lo sentiamo.
14 Dixitque eis:
“ De comedente exivit cibus,
et de forti est egressa dulcedo ”.
Nec potuerunt per tres dies propositionem solvere.
14 Ed ei disse loro: Dal divoratore è venuto il cibo, e dal forte è venuto il dolce. Ed essi non poterono sciorlo in tre dì.
15 Cumque adesset dies quartus, dixerunt ad uxorem Samson: “ Blandire viro tuo et suade ei, ut indicet tibi quid significet problema. Quod si facere nolueris, incendemus et te et domum patris tui. An idcirco nos vocastis ad nuptias, ut spoliaretis? ”.15 Ma quando fu venuto il settimo giorno, dissero a sua moglie: induci colle carezze il tuo sposo a dirti il significato dell'enimma: che se tu nol fai, darem fuoco a te, e alla casa del padre tuo: ci avete voi forse invitati alle nozze col fine di spogliarci?
16 Quae fundebat apud Samson lacrimas et querebatur dicens: “ Odisti me et non diligis; idcirco problema, quod proposuisti filiis populi mei, non vis mihi exponere ”. At ille respondit: “ Patri meo et matri nolui dicere et tibi indicare potero? ”.16 Ed ella stava piangendo attorno a Sansone, e si lamentava dicendo: Tu mi hai in avversione, e non mi vuoi bene: e per questo non vuoi spiegarmi l’enimma proposto da te ai giovani miei concittadini. Ma egli rispose: Non ho voluto dirlo a mio padre, e a mia madre, e potrò dirlo a te?
17 Septem igitur diebus convivii flebat apud eum; tandemque die septimo, cum ei molesta esset, exposuit. Quae statim indicavit civibus suis,17 Ella adunque pe' sette dì del convito piagnucolava attorno a lui: ma finalmente il settimo giorno non lasciandolo ella ben avere, le diede la spiegazione. Ed ella subito la fè sapere a' suoi concittadini.
18 et illi dixerunt ei die septimo ante solis occubitum:
“ Quid dulcius melle,
et quid leone fortius? ”.
Qui ait ad eos:
“ Si non arassetis in vitula mea,
non invenissetis propositionem meam ”.
18 E quelli prima che tramontasse il sole, il settimo giorno dissero a lui: Qual cosa è più dolce del miele? che v’ha egli più forte del lione? Ed egli disse loro: Se non aveste arato colla mia giovenca, non avreste dicifrata la mia proposta.
19 Irruit itaque in eo spiritus Domini, descenditque Ascalonem et percussit ibi triginta viros, quorum ablatas vestes dedit iis, qui problema solverant; iratusque nimis ascendit in domum patris sui.
19 Indi lo spirito del Signore lo investì, e andò ad Ascalone, e ivi uccise trenta uomini: a' quali levò le vesti, e le diede a quelli che aveano sciolto l’enimma. E pieno di grande sdegno andò a casa di suo padre:
20 Uxor autem eius accepit maritum unum de amicis eius, qui erat pronubus.
20 E la sua moglie prese per marito uno degli amici di lui, e compagni di nozze.