Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Prima lettera a Timoteo 6


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NOVA VULGATABIBBIA MARTINI
1 Quicumque sunt sub iugo, servi dominos suos omni honore di gnos arbitrentur, ne nomen Dei et doctrina blasphemetur.1 Tutti coloro, che sono sotto al giogo di servitù, stimino meritevoli di ogni onore i loro padroni, affinchè il nome, e la dottrina del Signore non sia bestemmiata.
2 Qui autem fideles habent dominos, non contemnant, quia fratres sunt, sed magis serviant, quia fideles sunt et dilecti, qui beneficii participes sunt. Haec doce et exhortare.
2 Quelli poi, che hanno padroni fedeli non li disprezzino, perché sono fratelli: ma piuttosto servano loro, perché sono fedeli, e diletti, che hanno parte a tal benefizio. Così insegna, ed esorta.
3 Si quis aliter docet et non accedit sanis sermonibus Domini nostri Iesu Christi et ei, quae secundum pietatem est, doctrinae,3 Se alcuno insegna diversamente, e non si acquieta alle sane parole del Signor nostro Gesù Cristo, e alla dottrina, che è conforme alla pietà:
4 superbus est, nihil sciens, sed languens circa quaestiones et pugnas verborum, ex quibus oriuntur invidiae, contentiones, blasphemiae, suspiciones malae,4 Egli è un superbo, che non sa nulla, ma si ammala per dispute, e quistioni di parole: dalle quali nascono invidie, contese, maldicenze, cattivi sospetti,
5 conflictationes hominum mente corruptorum et qui veritate privati sunt, existimantium quaestum esse pietatem.
5 Conflitti di uomini corrotti nell'animo, i quali sono stati privati della verità, i quali si pensano, che la pietà sia un'arte per guadagnare.
6 Est autem quaestus magnus pietas cum sufficientia.6 Or ella è un gran capitale la pietà con il contentarsi di poco.
7 Nihil enim intulimus in mundum, quia nec auferre quid possumus;7 Imperocché nulla abbiam portato in questo mondo: e non vi ha dubbio, che nulla ne possiam portar via.
8 habentes autem alimenta et quibus tegamur, his contenti erimus.8 Ma avendo gli alimenti, e di che coprirci, contentiamoci di questo.
9 Nam qui volunt divites fieri, incidunt in tentationem et laqueum et desideria multa stulta et nociva, quae mergunt homines in interitum et perditionem;9 Imperocché quelli, che vogliono arricchire, incappano nella tentazione, e nel laccio del diavolo, e in molti inutili, e nocivi desideri, i quali sommergono gli uomini nella morte, e nella perdizione.
10 radix enim omnium malorum est cupiditas, quam quidam appetentes erraverunt a fide et inseruerunt se doloribus multis.
10 Imperocché radice di tutti i mali è la cupidigia: per amor della quale alcuni hanno deviato dalla fede, e si sono trafitti con molti dolori.
11 Tu autem, o homo Dei, haec fuge; sectare vero iustitiam, pietatem, fidem, caritatem, patientiam, mansuetudinem.11 Ma tu, uomo di Dio, fuggi di queste cose: ma udienti alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mansuetudine.
12 Certa bonum certamen fidei, apprehende vitam aeternam, ad quam vocatus es, et confessus es bonam confessionem coram multis testibus.
12 Combatti nel buon certame della fede, rapisci la vita eterna, per la quale sei stato chiamato, ed hai professata una buona professione dinanzi a molti testimoni.
13 Praecipio tibi coram Deo, qui vivificat omnia, et Christo Iesu, qui testimonium reddidit sub Pontio Pilato bonam confessionem,13 Ti ordino dinanzi a Dio, che di vita a tutte le cose, e a Gesù Cristo, il quale sotto Ponzio Pilato rendette testimonianza alla buona professione:
14 ut serves mandatum sine macula irreprehensibile usque in adventum Domini nostri Iesu Christi,14 Che tu osservi questo comando immacolato, irreprensibile sino alla venuta del Signor nostro Gesù Cristo:
15 quem suis temporibus ostendet beatus et solus potens, Rex regnantium et Dominus dominantium,15 La quale farà apparire a suo tempo il beato, e il solo potente, il re de regi, e Signore de' dominanti:
16 qui solus habet immortalitatem, lucem habitans inaccessibilem, quem vidit nullus hominum nec videre potest; cui honor et imperium sempiternum. Amen.
16 Il quale solo ha l'immortalità, ed abita in una luce inaccssibile: il quale ne è stato, né può esser veduto da alcun uomo: a cui onore, ed impero sempiterno. Così sia.
17 Divitibus huius saeculi praecipe non superbe sapere neque sperare in incerto divitiarum sed in Deo, qui praestat nobis omnia abunde ad fruendum,17 I ricchi di questo secolo ammoniscili, che non abbiano spiriti altieri, nè confidino nella incertezza delle ricchezze, ma in Dio vivo (il quale ci da copiosamente ogni cosa, perché ne godiamo)
18 bene agere, divites fieri in operibus bonis, facile tribuere, communicare,18 Che facciano del bene, diventino ricchi di buone opere, correnti nel dare, umani nel convivere,
19 thesaurizare sibi fundamentum bonum in futurum, ut apprehendant veram vitam.
19 Mettendo da parte per se stessi un buon fondamento per l'avvenire, per fare acquisto della vera vita.
20 O Timothee, depositum custodi, devitans profanas vocum novitates et oppositiones falsi nominis scientiae,20 O Timoteo, custodisci il deposito, avendo in avversione le profane novità delle parole, e le contraddizioni di quella scienza di falso nome,
21 quam quidam profitentes circa fidem aberraverunt.
Gratia vobiscum.
21 Della quale alcuni facendo pompa, hanno deviato dalla fede. La grazia con teco. Così sia.