Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Giona 4


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NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Et afflictus est Ionas afflictione magna et iratus est;1 Ma Giona ne provò grande dispiacere e ne fu sdegnato.
2 etoravit ad Dominum et dixit: “ Obsecro, Domine, numquid non hoc est verbummeum, cum adhuc essem in terra mea? Propter hoc praeoccupavi ut fugerem inTharsis. Sciebam enim quia tu Deus clemens et misericors es, longanimis etmultae miserationis et ignoscens super malitia.2 Pregò il Signore: «Signore, non era forse questo che dicevo quand’ero nel mio paese? Per questo motivo mi affrettai a fuggire a Tarsis; perché so che tu sei un Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira, di grande amore e che ti ravvedi riguardo al male minacciato.
3 Et nunc, Domine, tolle,quaeso, animam meam a me, quia melior est mihi mors quam vita”.3 Or dunque, Signore, toglimi la vita, perché meglio è per me morire che vivere!».
4 Et dixitDominus: “ Putasne bene irasceris tu? ”.
4 Ma il Signore gli rispose: «Ti sembra giusto essere sdegnato così?».
5 Et egressus est Ionas de civitate et sedit contra orientem civitatis et fecitsibimet umbraculum ibi et sedebat subter illud in umbra, donec videret quidaccideret in civitate.5 Giona allora uscì dalla città e sostò a oriente di essa. Si fece lì una capanna e vi si sedette dentro, all’ombra, in attesa di vedere ciò che sarebbe avvenuto nella città.
6 Et praeparavit Dominus Deus hederam, et ascendit superIonam, ut esset umbra super caput eius et protegeret eum ab afflictione sua. Etlaetatus est Ionas super hedera laetitia magna.
6 Allora il Signore Dio fece crescere una pianta di ricino al di sopra di Giona, per fare ombra sulla sua testa e liberarlo dal suo male. Giona provò una grande gioia per quel ricino.
7 Et paravit Deus vermem, cum surgeret aurora in crastinum, et percussithederam, quae exaruit.7 Ma il giorno dopo, allo spuntare dell’alba, Dio mandò un verme a rodere la pianta e questa si seccò.
8 Et, cum ortus fuisset sol, praecepit Deus ventoorientali calido; et percussit sol super caput Ionae, et elanguit; et petivitanimae suae, ut moreretur, et dixit: “ Melius est mihi mori quam vivere ”
8 Quando il sole si fu alzato, Dio fece soffiare un vento d’oriente, afoso. Il sole colpì la testa di Giona, che si sentì venire meno e chiese di morire, dicendo: «Meglio per me morire che vivere».
9 Et dixit Deus ad Ionam: “ Putasne bene irasceris tu super hedera? ”. Etdixit: “ Bene irascor ego usque ad mortem ”.9 Dio disse a Giona: «Ti sembra giusto essere così sdegnato per questa pianta di ricino?». Egli rispose: «Sì, è giusto; ne sono sdegnato da morire!».
10 Et dixit Dominus: “ Tudoles super hederam, in qua non laborasti neque fecisti, ut cresceret, quae subuna nocte nata est et sub una nocte periit.10 Ma il Signore gli rispose: «Tu hai pietà per quella pianta di ricino per cui non hai fatto nessuna fatica e che tu non hai fatto spuntare, che in una notte è cresciuta e in una notte è perita!
11 Et ego non parcam Nineve civitatimagnae, in qua sunt plus quam centum viginti milia hominum, qui nesciunt quidsit inter dexteram et sinistram suam, et iumenta multa? ”.
11 E io non dovrei avere pietà di Ninive, quella grande città, nella quale vi sono più di centoventimila persone, che non sanno distinguere fra la mano destra e la sinistra, e una grande quantità di animali?».