Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Levitico 22


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NOVA VULGATADIODATI
1 Locutus quoque est Dominus ad Moysen dicens:1 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo:
2 “ Loquere ad Aaron et ad filios eius, ut caveant ab his, quae consecrata sunt filiorum Israel, et non contaminent nomen sanctum meum, quae ipsi offerunt mihi. Ego Dominus.
2 Di’ ad Aaronne e a’ suoi figliuoli, che si astengano dalle cose sacre de’ figliuoli d’Israele, e non profanino il mio Nome nelle cose che mi consacrano. Io sono il Signore.
3 Dic ad eos pro posteris vestris: Omnis homo, qui accesserit de omni stirpe vestra ad sancta, quae consecraverunt filii Israel Domino, in immunditia sua, peribit coram me. Ego Dominus.
3 Di’ loro: Se alcuno, di tutta la vostra progenie, nelle vostre generazioni, si appressa alla cose sacre, che i figliuoli di Israele avranno consacrate al Signore, avendo addosso la sua immondizia; quella persona sia ricisa dal mio cospetto. Io sono il Signore.
4 Homo de semine Aaron, qui fuerit leprosus aut patiens fluxum, non vescetur de his, quae sanctificata sunt, donec sanetur. Qui tetigerit omne, quod immundum est ex mor tuo, vel vir, ex quo egreditur semen,4 Niuno, della progenie di Aaronne, che sia lebbroso, o che abbia la colagione, non mangi delle cose sacre, finchè non sia netto. Parimente, se alcuno ha toccata qualunque persona immonda per un morto, o se d’alcuno è uscito seme genitale;
5 et qui tangit reptile, quo polluitur, vel hominem, quo polluitur qualibet immunditia illius,5 o se alcuno ha tocco qual si voglia rettile, per lo quale sia renduto immondo; o alcun uomo, per lo quale sia renduto immondo, secondo qualunque sua immondizia;
6 immundus erit usque ad vesperum et non vescetur his, quae sanctificata sunt; sed cum laverit carnem suam aqua,6 la persona che l’avrà tocco sia immonda infino alla sera, e non mangi delle cose sacre, che prima ella non abbia lavate le sue carni con acqua.
7 et occubuerit sol, tunc mundatus vescetur de sanctificatis, quia cibus illius est.7 E, ciò fatto, dopo che il sole sarà tramontato, sarà netta; e poi potrà mangiar delle cose sacre; perciocchè sono suo cibo.
8 Morticinum et dilaceratum a bestia non comedent, nec polluentur in eis. Ego Dominus.8 Non mangi il sacerdote alcuna carne di bestia morta da sè, o lacerata dalle fiere, per rendersi immondo. Io sono il Signore.
9 Custodient praeceptum meum, ut non habeant super illo peccatum et propterea moriantur, cum polluerint illud; ego Dominus, qui sanctifico eos.
9 Osservino adunque ciò che io ho comandato che si osservi, e non si carichino di peccato, e non muoiano per esso, se profanano questa mia ordinazione. Io sono il Signore che li santifico
10 Omnis alienigena non comedet de sanctificatis, inquilinus sacerdotis et mercennarius non vescentur ex eis.10 E niuno strano non mangi delle cose sacre; il forestiere del sacerdote, nè il suo mercenario, non mangino delle cose sacre.
11 Quem autem sacerdos emerit, et qui vernaculus domus eius fuerit, hi comedent ex eis.11 Ma, quando il sacerdote avrà comperata una persona co’ suoi danari, essa ne potrà mangiare; parimente il servo natogli in casa; costoro potranno mangiare del cibo di esso.
12 Si filia sacerdotis cuilibet ex populo nupta fuerit, de muneribus, quae sanctificata sunt, non vescetur;12 E la figliuola del sacerdote, se è maritata a uno strano, non mangi dell’offerta delle cose sacre.
13 sin autem vidua vel repudiata et absque liberis reversa fuerit ad domum patris sui, sicut puella consueverat, aletur cibo patris sui. Omnis alienigena comedendi ex eo non habet potestatem.
13 Ma, se la figliuola del sacerdote è vedova, o ripudiata, senza aver figliuoli, e torna a stare in casa di suo padre, come nella sua fanciullezza; ella potrà mangiar delle vivande di suo padre; ma niuno straniere ne mangi.
14 Qui comederit de sanctificatis per ignorantiam, addet quintam partem cum eo, quod comedit, et dabit sacerdoti sanctificatum.14 E se pure alcuno mangia alcuna cosa sacra per errore, sopraggiungavi il quinto, e dialo al sacerdote, insieme con la cosa sacra.
15 Nec contaminabunt sanctificata filiorum Israel, quae tamquam munus offerunt Domino,15 Non profanino adunque le cose sacre de’ figliuoli d’Israele, le quali essi avranno offerte al Signore.
16 ne inducant super eos iniquitatem delicti, cum illi sanctificata sua comederint. Ego Dominus, qui sanctifico ”.
16 E non si carichino d’iniquità di colpa, mangiando le cose da essi consacrate; perciocchè io sono il Signore che li santifico
17 Locutus est Dominus ad Moysen dicens:17 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo:
18 “ Loquere ad Aaron et filios eius et ad omnes filios Israel dicesque ad eos: Homo de domo Israel et de advenis, qui habitant apud vos, qui obtulerit oblationem suam vel vota solvens vel sponte offerens, quidquid illud obtulerit in holocaustum Domino,18 Parla ad Aaronne e a’ suoi figliuoli, e a tutti i figliuoli d’Israele; e di’ loro: Quando alcuno della casa d’Israele, ovvero de’ forestieri che sono in Israele, offerirà la sua offerta, secondo tutti i lor voti, e le loro offerte volontarie, che offeriranno al Signore per olocausto;
19 in beneplacitum pro vobis offeratur masculus immaculatus ex bobus et ex ovibus et ex capris;19 acciocchè sia gradita per voi, sia un maschio senza difetto, d’infra i buoi, o d’infra le pecore, o d’infra le capre.
20 si maculam habuerit, non offeretis, quia non erit vobis acceptabile.
20 Non offerite nulla che abbia difetto; perciocchè non sarebbe gradito per voi.
21 Homo, qui obtulerit victimam pacificorum Domino, vel vota solvens vel sponte offerens tam de bobus quam de ovibus immaculatum offeret, ut acceptabile sit; omnis macula non erit in eo.21 Parimente, quando alcuno offerirà al Signore sacrificio da render grazie, o per singolar voto, o per offerta volontaria, sia quello di buoi, o di pecore, o di capre, senza difetto; acciocchè sia gradito; non siavi alcun difetto.
22 Si caecum fuerit, si fractum, si mutilum, si verrucam habens aut scabiem vel impetiginem, non offeretis ea Domino nec in incensum dabitis ex eis super altare Domino.22 Non offerite al Signore bestia alcuna cieca, nè che abbia alcun membro fiaccato, nè monca, nè porrosa, nè rognosa, nè scabbiosa; e non presentatene alcuna tale in su l’Altare al Signore, per offerta che si fa per fuoco.
23 Bovem et ovem deformem et debilem voluntarie offerre potes; votum autem ex his solvi non potest.23 Ben potrai, per offerta volontaria, offerir bue, o pecora, o capra, che abbia alcun membro di manco, o di soverchio; ma per voto non sarebbe gradita.
24 Omne animal, quod vel contritis vel tusis vel sectis ablatisque testiculis est, non offeretis Domino, et in terra vestra hoc omnino ne faciatis.24 Non offerite al Signore alcun animale che abbia i granelli schiacciati, o infranti, o strappati, o ricisi; e non ne fate di tali nel vostro paese.
25 De manu alienigenae non offeretis cibum Dei vestri ex omnibus his animalibus, quia corrupta et maculata sunt omnia; non erunt in beneplacitum pro vobis ”.
25 Nè prendetene alcuni di man degli stranieri, per offerirne cibo al Signore; perciocchè il lor vizio è in essi; v’è in essi difetto; non sarebbero graditi per voi.
26 Locutusque est Dominus ad Moysen dicens:26 Il Signore parlò ancora a Mosè dicendo:
27 “ Bos, ovis et capra, cum genita fuerint, septem diebus erunt sub ubere matris suae; die autem octavo et deinceps erunt acceptabile munus incensi Domino.27 Quando sarà nato un vitello, o un agnello, o un capretto, stia sette giorni sotto la madre; poi dall’ottavo giorno innanzi, sarà gradito per offerta da ardere al Signore.
28 Sive illa bos sive ovis non immolabuntur una die cum fetibus suis.
28 E non iscannate in uno stesso giorno la vacca, o la pecora, o la capra, col suo figlio.
29 Si sacrificaveritis hostiam pro gratiarum actione Domino, sacrificabitis, ut possit esse placabilis.29 E quando voi sacrificherete al Signore sacrificio di laude, sacrificatelo in maniera ch’egli sia gradito per voi.
30 Eodem die comedetis eam; non remanebit quidquam in mane alterius diei. Ego Dominus.
30 Mangisi nell’istesso giorno; non ne lasciate nulla di avanzo fino alla mattina seguente. Io sono il Signore.
31 Custodite mandata mea et facite ea. Ego Dominus.31 E osservate i miei comandamenti, e metteteli in opera. Io sono il Signore.
32 Ne polluatis nomen meum sanctum, ut sanctificer in medio filiorum Israel. Ego Dominus, qui sanctifico vos32 E non profanate il mio santo Nome; onde io mi santifichi me stesso nel mezzo de’ figliuoli d’Israele. Io sono il Signore che vi santifico;
33 et eduxi de terra Aegypti, ut essem vobis in Deum. Ego Dominus ”.
33 che vi ho tratti fuor del paese di Egitto, per essere vostro Dio. Io sono il Signore