Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 19


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NOVA VULGATADIODATI
1 Nuntiavit autem Achab Iezabel omnia, quae fecerat Elias, et quomodo occidisset universos prophetas gladio.1 OR Achab raccontò ad Izebel tutto quello ch’Elia avea fatto, e tutto il modo ch’egli avea tenuto in uccidere col coltello tutti que’ profeti.
2 Misitque Iezabel nuntium ad Eliam dicens: “ Haec mihi faciant dii et haec addant, nisi hac hora cras posuero animam tuam sicut animam unius ex illis ”.2 Ed Izebel mandò un messo ad Elia, a dirgli: Così mi facciano gl’iddii, e così aggiungano, se domani a quest’ora io non fo alla tua persona, come tu hai fatto alla persona dell’uno di essi.
3 Timuit ergo Elias et surgens abiit, ut animam suam salvaret, venitque in Bersabee Iudae et dimisit ibi puerum suum.3 Ed Elia, veggendo questo, si levò, e se ne andò per iscampar la vita sua; e venne in Beerseba, città di Giuda, e lasciò quivi il suo servitore.
4 Et perrexit in desertum via unius diei; cumque venisset et sederet subter unam iuniperum, petivit animae suae, ut moreretur, et ait: “ Sufficit mihi, Domine! Tolle animam meam; neque enim melior sum quam patres mei ”.4 Ma egli camminò dentro al deserto una giornata di cammino; e venuto ad un ginepro, vi si posò sotto, e chiedeva fra sè stesso di morire, e disse: Basta, Signore, prendi pur ora l’anima mia; perciocchè io non valgo meglio che i miei padri.
5 Proiecitque se et obdormivit in umbra iuniperi; et ecce angelus tetigit eum et dixit illi: “ Surge, comede! ”.5 Ed egli si coricò, e si addormentò sotto il ginepro. Ed ecco, un Angelo lo toccò, e gli disse: Levati, mangia.
6 Respexit, et ecce ad caput suum subcinericius panis et vas aquae; comedit ergo et bibit et rursum obdormivit.6 Ed egli riguardò; ed ecco, dal capo avea una focaccia cotta su le brace, ed una guastada d’acqua. Ed egli mangiò, e bevve; poi tornò a coricarsi.
7 Reversusque est angelus Domini secundo et tetigit eum dixitque illi: “ Surge, comede! Grandis enim tibi restat via ”.7 E l’Angelo del Signore tornò, e lo toccò la seconda volta, e disse: Levati, mangia; perciocchè questo cammino è troppo grande per te.
8 Qui, cum surrexisset, comedit et bibit et ambulavit in fortitudine cibi illius quadraginta diebus et quadraginta noctibus usque ad montem Dei Horeb.
8 Egli adunque si levò, e mangiò, e bevve; e poi per la forza di quel cibo, camminò quaranta giorni e quaranta notti, fino in Horeb, monte di Dio,
9 Cumque venisset illuc, mansit in spelunca. Et ecce sermo Domini ad eum dixitque illi: “ Quid hic agis, Elia? ”.9 E quivi entrò in una spelonca, e vi passò la notte. Ed ecco la parola del Signore gli fu indirizzata; ed egli gli disse: Che hai tu a far qui, Elia?
10 At ille respondit: “ Zelo zelatus sum pro Domino, Deo exercituum, quia dereliquerunt pactum tuum filii Israel, altaria tua destruxerunt et prophetas tuos occiderunt gladio; et derelictus sum ego solus, et quaerunt animam meam, ut auferant eam ”.10 Ed egli disse: Io sono stato commosso a gran gelosia per lo Signore Iddio degli eserciti; perciocchè i figliuoli d’Israele hanno abbandonato il tuo patto, han disfatti i tuoi altari, ed hanno uccisi con la spada i tuoi profeti; ed io son restato solo, e pure anche cercano di tormi la vita.
11 Et ait ei: “ Egredere et sta in monte coram Domino ”. Et ecce Dominus transit, et ventus grandis et fortis subvertens montes et conterens petras ante Dominum; non in vento Dominus. Et post ventum, commotio; non in commotione Dominus.11 Allora il Signore gli disse: Esci fuori, e fermati in sul monte, davanti al Signore. Ed ecco, il Signore passò, e davanti a lui veniva un grande ed impetuoso vento, che schiantava i monti, e spezzava le pietre; ma il Signore non era nel vento. E dopo il vento, veniva un tremuoto; ma il Signore non era nel tremuoto.
12 Et post commotionem, ignis; non in igne Dominus. Et post ignem, sibilus aurae tenuis.12 E dopo il tremuoto, veniva un fuoco; ma il Signore non era nel fuoco. E dopo il fuoco, veniva un suono sommesso e sottile.
13 Quod cum audisset Elias, operuit vultum suum pallio et egressus stetit in ostio speluncae; et ecce vox ad eum dicens: “ Quid agis hic, Elia? ”.13 E come Elia l’ebbe udito, s’involse la faccia nel suo mantello, ed uscì fuori, e si fermò all’entrata della spelonca; ed ecco, una voce gli venne, che gli disse: Che hai tu a far qui, Elia?
14 Et ille respondit: “ Zelo zelatus sum pro Domino, Deo exercituum, quia dereliquerunt pactum tuum filii Israel, altaria tua destruxerunt et prophetas tuos occiderunt gladio; et derelictus sum ego solus, et quaerunt animam meam, ut auferant eam ”.
14 Ed egli disse: Io sono stato commosso a gran gelosia per lo Signore Iddio degli eserciti; perciocchè i figliuoli d’Israele hanno abbandonato il tuo patto, han disfatti i tuoi altari, ed hanno uccisi con la spada i tuoi profeti; ed io sono restato solo, e pure anche cercano di tormi la vita.
15 Et ait Dominus ad eum: “ Vade et revertere in viam tuam per desertum in Damascum. Cumque perveneris, unges Hazael regem super Syriam;15 Ma il Signore gli disse: Va’, ritornatene verso il deserto di Damasco, per lo cammino per lo quale sei venuto; e quando tu sarai giunto là, ungi Hazael per re sopra la Siria.
16 et Iehu filium Namsi unges regem super Israel; Eliseum autem filium Saphat, qui est de Abelmehula, unges prophetam pro te.16 Ungi eziandio, per re sopra Israele, Iehu, figliuolo di Nimsi; ungi ancora per profeta, in luogo tuo, Eliseo, figliuolo di Safat, da Abel-Mehola.
17 Et erit: quicumque fugerit gladium Hazael, occidet eum Iehu; et, qui fugerit gladium Iehu, interficiet eum Eliseus.17 Ed egli avverrà che, chiunque sarà scampato dalla spada di Hazael, Iehu l’ucciderà; e chiunque sarà scampato dalla spada di Iehu, Eliseo l’ucciderà.
18 Et relinquam mihi in Israel septem milia: universorum genua, quae non sunt incurvata ante Baal, et omne os, quod non osculatum est eum ”.
18 Or io ho riserbati in Israele settemila uomini, che son tutti quelli le cui ginocchia non si sono inchinate a Baal, e la cui bocca non l’ha baciato
19 Profectus ergo inde repperit Eliseum filium Saphat arantem duodecim iugis boum; et ipse cum duodecimo erat. Cumque venisset Elias ad eum, misit pallium suum super illum,19 Ed Elia si partì di là, e trovò Eliseo, figliuolo di Safat, il quale arava, avendo davanti a sè dodici paia di buoi; ed egli era col duodecimo. Ed Elia andò da lui, e gli gittò addosso il suo mantello.
20 qui statim, relictis bobus, cucurrit post Eliam et ait: “ Osculer, oro, patrem meum et matrem meam, et sic sequar te ”. Dixitque ei: “ Vade et revertere; quid enim feci tibi? ”.
20 Ed Eliseo lasciò i buoi, e corse dietro ad Elia, e disse: Deh! lascia che io baci mio padre e mia madre, e poi ti seguiterò. Ed Elia gli disse: Va’, e ritorna; perciocchè, che ti ho io fatto?
21 Reversus autem ab eo tulit par boum et mactavit illud et in iugo boum coxit carnes et dedit populo, et comederunt. Consurgensque abiit et secutus est Eliam et ministrabat ei.
21 Ed egli, lasciatolo, se ne ritornò in casa, e prese un paio di buoi, e li ammazzò; e con gli arnesi de’ buoi ne cosse la carne, e la diede al popolo, ed essi mangiarono. Poi si levò, e andò dietro ad Elia, e gli fu ministro