Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 19


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NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Nuntiavit autem Achab Iezabel omnia, quae fecerat Elias, et quomodo occidisset universos prophetas gladio.1 Acab riferì a Gezabele tutto quello che Elia aveva fatto e che aveva ucciso di spada tutti i profeti.
2 Misitque Iezabel nuntium ad Eliam dicens: “ Haec mihi faciant dii et haec addant, nisi hac hora cras posuero animam tuam sicut animam unius ex illis ”.2 Gezabele inviò un messaggero a Elia per dirgli: «Gli dèi mi facciano questo e anche di peggio, se domani a quest’ora non avrò reso la tua vita come la vita di uno di loro».
3 Timuit ergo Elias et surgens abiit, ut animam suam salvaret, venitque in Bersabee Iudae et dimisit ibi puerum suum.3 Elia, impaurito, si alzò e se ne andò per salvarsi. Giunse a Bersabea di Giuda. Lasciò là il suo servo.
4 Et perrexit in desertum via unius diei; cumque venisset et sederet subter unam iuniperum, petivit animae suae, ut moreretur, et ait: “ Sufficit mihi, Domine! Tolle animam meam; neque enim melior sum quam patres mei ”.4 Egli s’inoltrò nel deserto una giornata di cammino e andò a sedersi sotto una ginestra. Desideroso di morire, disse: «Ora basta, Signore! Prendi la mia vita, perché io non sono migliore dei miei padri».
5 Proiecitque se et obdormivit in umbra iuniperi; et ecce angelus tetigit eum et dixit illi: “ Surge, comede! ”.5 Si coricò e si addormentò sotto la ginestra. Ma ecco che un angelo lo toccò e gli disse: «Àlzati, mangia!».
6 Respexit, et ecce ad caput suum subcinericius panis et vas aquae; comedit ergo et bibit et rursum obdormivit.6 Egli guardò e vide vicino alla sua testa una focaccia, cotta su pietre roventi, e un orcio d’acqua. Mangiò e bevve, quindi di nuovo si coricò.
7 Reversusque est angelus Domini secundo et tetigit eum dixitque illi: “ Surge, comede! Grandis enim tibi restat via ”.7 Tornò per la seconda volta l’angelo del Signore, lo toccò e gli disse: «Àlzati, mangia, perché è troppo lungo per te il cammino».
8 Qui, cum surrexisset, comedit et bibit et ambulavit in fortitudine cibi illius quadraginta diebus et quadraginta noctibus usque ad montem Dei Horeb.
8 Si alzò, mangiò e bevve. Con la forza di quel cibo camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l’Oreb.
9 Cumque venisset illuc, mansit in spelunca. Et ecce sermo Domini ad eum dixitque illi: “ Quid hic agis, Elia? ”.9 Là entrò in una caverna per passarvi la notte, quand’ecco gli fu rivolta la parola del Signore in questi termini: «Che cosa fai qui, Elia?».
10 At ille respondit: “ Zelo zelatus sum pro Domino, Deo exercituum, quia dereliquerunt pactum tuum filii Israel, altaria tua destruxerunt et prophetas tuos occiderunt gladio; et derelictus sum ego solus, et quaerunt animam meam, ut auferant eam ”.10 Egli rispose: «Sono pieno di zelo per il Signore, Dio degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi cercano di togliermi la vita».
11 Et ait ei: “ Egredere et sta in monte coram Domino ”. Et ecce Dominus transit, et ventus grandis et fortis subvertens montes et conterens petras ante Dominum; non in vento Dominus. Et post ventum, commotio; non in commotione Dominus.11 Gli disse: «Esci e férmati sul monte alla presenza del Signore». Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto.
12 Et post commotionem, ignis; non in igne Dominus. Et post ignem, sibilus aurae tenuis.12 Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera.
13 Quod cum audisset Elias, operuit vultum suum pallio et egressus stetit in ostio speluncae; et ecce vox ad eum dicens: “ Quid agis hic, Elia? ”.13 Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna.
Ed ecco, venne a lui una voce che gli diceva: «Che cosa fai qui, Elia?».
14 Et ille respondit: “ Zelo zelatus sum pro Domino, Deo exercituum, quia dereliquerunt pactum tuum filii Israel, altaria tua destruxerunt et prophetas tuos occiderunt gladio; et derelictus sum ego solus, et quaerunt animam meam, ut auferant eam ”.
14 Egli rispose: «Sono pieno di zelo per il Signore, Dio degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi cercano di togliermi la vita».
15 Et ait Dominus ad eum: “ Vade et revertere in viam tuam per desertum in Damascum. Cumque perveneris, unges Hazael regem super Syriam;15 Il Signore gli disse: «Su, ritorna sui tuoi passi verso il deserto di Damasco; giunto là, ungerai Cazaèl come re su Aram.
16 et Iehu filium Namsi unges regem super Israel; Eliseum autem filium Saphat, qui est de Abelmehula, unges prophetam pro te.16 Poi ungerai Ieu, figlio di Nimsì, come re su Israele e ungerai Eliseo, figlio di Safat, di Abel-Mecolà, come profeta al tuo posto.
17 Et erit: quicumque fugerit gladium Hazael, occidet eum Iehu; et, qui fugerit gladium Iehu, interficiet eum Eliseus.17 Se uno scamperà alla spada di Cazaèl, lo farà morire Ieu; se uno scamperà alla spada di Ieu, lo farà morire Eliseo.
18 Et relinquam mihi in Israel septem milia: universorum genua, quae non sunt incurvata ante Baal, et omne os, quod non osculatum est eum ”.
18 Io, poi, riserverò per me in Israele settemila persone, tutti i ginocchi che non si sono piegati a Baal e tutte le bocche che non l’hanno baciato».
19 Profectus ergo inde repperit Eliseum filium Saphat arantem duodecim iugis boum; et ipse cum duodecimo erat. Cumque venisset Elias ad eum, misit pallium suum super illum,19 Partito di lì, Elia trovò Eliseo, figlio di Safat. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il dodicesimo. Elia, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello.
20 qui statim, relictis bobus, cucurrit post Eliam et ait: “ Osculer, oro, patrem meum et matrem meam, et sic sequar te ”. Dixitque ei: “ Vade et revertere; quid enim feci tibi? ”.
20 Quello lasciò i buoi e corse dietro a Elia, dicendogli: «Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò». Elia disse: «Va’ e torna, perché sai che cosa ho fatto per te».
21 Reversus autem ab eo tulit par boum et mactavit illud et in iugo boum coxit carnes et dedit populo, et comederunt. Consurgensque abiit et secutus est Eliam et ministrabat ei.
21 Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con la legna del giogo dei buoi fece cuocere la carne e la diede al popolo, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elia, entrando al suo servizio.