Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Apocalisse 16


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA TINTORI
1 Udii poi una gran voce dal tempio che diceva ai sette angeli: "Andate e versate sulla terra le sette coppe dell'ira di Dio".
1 E sentii uscire dal santuario una gran voce che diceva ai sette Angeli: Andate e versate sulla terra i sette calici dell'ira di Dio.
2 Partì il primo e versò la sua coppa sopra la terra; e scoppiò una piaga dolorosa e maligna sugli uomini che recavano il marchio della bestia e si prostravano davanti alla sua statua.
2 Il primo Angelo andò e versò il suo calice sulla terra, e ne venne un'ulcera crudele e maligna agli uomini che avevan l'impronta della bestia, e a quelli che avevano adorata l'imagine di ossia.
3 Il secondo versò la sua coppa nel mare che diventò sangue come quello di un morto e perì ogni essere vivente che si trovava nel mare.
3 Il secondo Angelo versò il suo calice nel mare, che divenne come sangue d'un morto, e perì ogni essere vivente che si trovava nel mare.
4 Il terzo versò la sua coppa nei fiumi e nelle sorgenti delle acque, e diventarono sangue.4 E il terzo Angelo versò il suo calice nei fiumi e nelle fonti d'acqua, e diventarne sangue.
5 Allora udii l'angelo delle acque che diceva:

"Sei giusto, tu che sei e che eri,
tu, il Santo,
poiché così hai giudicato.
5 E sentii l'Angolo delle acque che diceva: Giusto sei, o Signore, che sei e che eri santo, perchè hai così giudicato;
6 Essi hanno versato il sangue di santi e di profeti,
tu hai dato loro sangue da bere:
ne sono ben degni!".

6 avendo essi sparso il sangue dei Santi e dei profeti, hai dato loro a bere del sangue, e l'han ben meritato!
7 Udii una voce che veniva dall'altare e diceva:

"Sì, Signore, Dio onnipotente;
veri e giusti sono i tuoi giudizi!".

7 E ne sentii un altro che dall'altare diceva: Davvero, o Signore, Dio Onnipotente, son veri e giusti i tuoi giudizi.
8 Il quarto versò la sua coppa sul sole e gli fu concesso di bruciare gli uomini con il fuoco.8 E il quarto Angelo versò il suo calice nel sole, e gli fu dato di affligger gli uomini col calore e col fuoco;
9 E gli uomini bruciarono per il terribile calore e bestemmiarono il nome di Dio che ha in suo potere tali flagelli, invece di ravvedersi per rendergli omaggio.
9 e gli uomini, bollendo pel gran calore, bestemmiarono il nome di Dio, che ha potere su queste piaghe, ma non fecero penitenza da dargli gloria.
10 Il quinto versò la sua coppa sul trono della bestia e il suo regno fu avvolto dalle tenebre. Gli uomini si mordevano la lingua per il dolore e10 E il quinto Angelo versò il calice sul trono della bestia, e il regno della bestia fu immerso nelle tenebre, e gli uomini pel dolore si mordevano la lingua,
11 bestemmiarono il Dio del cielo a causa dei dolori e delle piaghe, invece di pentirsi delle loro azioni.

11 e bestemmiarono il Dio del cielo a causa dei loro dolori ed ulcere; ma non si convertirono dalle loro opere.
12 Il sesto versò la sua coppa sopra il gran fiume Eufràte e le sue acque furono prosciugate per preparare il passaggio ai re dell'oriente.12 E il sesto Angelo versò il calice nel gran fiume Eufrate, e lo fe' seccare, perchè fosse preparata la via ai re dell'Oriente.
13 Poi dalla bocca del drago e dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta vidi uscire tre spiriti immondi, simili a rane:13 Poi vidi uscire dalla bocca del dragone e dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta tre spiriti immondi simili a delle rane;
14 sono infatti spiriti di demòni che operano prodigi e vanno a radunare tutti i re di tutta la terra per la guerra del gran giorno di Dio onnipotente.
14 perchè sono spiriti di demoni che, fa­cendo prodigi, se ne vanno ai re di tutta la terra, per adu­narli a battaglia nel gran gior­no di Dio Onnipotente.
15 Ecco, io vengo come un ladro. Beato chi è vigilante e conserva le sue vesti per non andar nudo e lasciar vedere le sue vergogne.
15 Ecco, io vengo come un ladro. Bea­to chi veglia e serba le sue ve­sti, per non andar nudo a far vedere le sue vergogne.
16 E radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Armaghedòn.
16 E li radunerà nel luogo chiamato in ebraico Armagedon.
17 Il settimo versò la sua coppa nell'aria e uscì dal tempio, dalla parte del trono, una voce potente che diceva: "È fatto!".17 E il settimo Angelo versò il suo calice nell'aria; e dal tempio e dal trono uscì una gran voce che disse: E' fatto.
18 Ne seguirono folgori, clamori e tuoni, accompagnati da un grande terremoto, di cui non vi era mai stato l'uguale da quando gli uomini vivono sopra la terra.18 E ne seguiron folgori e grida e tuoni e gran terremoto, sì rovinoso che da quando l'uomo è sulla terra non vi fu mai un terremoto così grande.
19 La grande città si squarciò in tre parti e crollarono le città delle nazioni. Dio si ricordò di Babilonia la grande, per darle da bere la coppa di vino della sua ira ardente.19 E la gran città fu squarciata in tre parti, e le città delle Genti crollarono. E fu ricordata dinanzi a Dio la grande Babilonia, perchè fosse dato a lei il calice del vino della sua ardente indignazione.
20 Ogni isola scomparve e i monti si dileguarono.20 Tutte le isole fuggirono, i monti scomparvero
21 E grandine enorme del peso di mezzo quintale scrosciò dal cielo sopra gli uomini, e gli uomini bestemmiarono Dio a causa del flagello della grandine, poiché era davvero un grande flagello.21 e grandine grossa come un talento cadde dal cielo sopra gli uomini, e gli uomini bestemmiarono Dio a cagion della piaga della grandine, perchè era oltremodo grande.