Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Apocalisse 22


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1Mi mostrò poi 'un fiume d'acqua viva' limpida come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell'Agnello.2'In mezzo' alla piazza della città e 'da una parte e dall'altra del fiume si trova un albero di vita' che da' dodici raccolti e produce frutti ogni 'mese; le foglie' dell'albero servono 'a guarire' le nazioni.
3E non vi sarà più maledizione.
Il trono di Dio e dell'Agnello
sarà in mezzo a lei e i suoi servi lo adoreranno;
4'vedranno la sua faccia'
e porteranno il suo nome sulla fronte.
5Non vi sarà più notte
e non avranno più bisogno di luce di lampada,
né di luce di sole,
perché 'il Signore Dio li illuminerà
e regneranno nei secoli dei secoli'.

6Poi mi disse: "Queste parole sono certe e veraci. Il Signore, il Dio che ispira i profeti, ha mandato il suo angelo per mostrare ai suoi servi ciò che deve accadere tra breve.7Ecco, io verrò presto. Beato chi custodisce le parole profetiche di questo libro".
8Sono io, Giovanni, che ho visto e udito queste cose. Udite e vedute che le ebbi, mi prostrai in adorazione ai piedi dell'angelo che me le aveva mostrate.9Ma egli mi disse: "Guardati dal farlo! Io sono un servo di Dio come te e i tuoi fratelli, i profeti, e come coloro che custodiscono le parole di questo libro. È Dio che devi adorare".
10Poi aggiunse: "Non mettere sotto sigillo le parole profetiche di questo libro, perché il tempo è vicino.11Il perverso continui pure a essere perverso, l'impuro continui ad essere impuro e il giusto continui a praticare la giustizia e il santo si santifichi ancora.
12Ecco, io verrò presto e porterò con me il mio salario, 'per rendere a ciascuno secondo le sue opere'.13Io sono l'Alfa e l'Omega, il Primo e l'Ultimo, il principio e la fine.14Beati coloro che lavano le loro vesti: avranno parte all'albero della vita e potranno entrare per le porte nella città.15Fuori i cani, i fattucchieri, gli immorali, gli omicidi, gli idolàtri e chiunque ama e pratica la menzogna!

16Io, Gesù, ho mandato il mio angelo, per testimoniare a voi queste cose riguardo alle Chiese. Io sono la radice della stirpe di Davide, la stella radiosa del mattino".
17Lo Spirito e la sposa dicono: "Vieni!". E chi ascolta ripeta: "Vieni!". Chi ha sete venga; chi vuole attinga gratuitamente l'acqua della vita.
18Dichiaro a chiunque ascolta le parole profetiche di questo libro: a chi vi aggiungerà qualche cosa, Dio gli farà cadere addosso i flagelli descritti in questo libro;19e chi toglierà qualche parola di questo libro profetico, Dio lo priverà dell'albero della vita e della città santa, descritti in questo libro.
20Colui che attesta queste cose dice: "Sì, verrò presto!". Amen. Vieni, Signore Gesù.21La grazia del Signore Gesù sia con tutti voi. Amen!

Note:

Ap 22,1:un fiume di acqua viva: le acque vive e vivificanti simboleggiano lo Spirito (cf. Gv 4,1+; Gv 7,37-39). Giovanni intravede qui la Trinità.

Ap 22,2:Alcuni commentatori preferiscono dividere: «che scaturiva... in mezzo alla piazza. E da una parte e dall'altra del fiume...».

Ap 22,3:E non vi sarà più maledizione: i vv 3-5 (testo II) devono essere inseriti dopo Ap 21,4 (cf. l'introduzione). Questi versetti sono al futuro, sicura promessa del regno e della visione senza fine (cf. 1Cor 13,12; 1Gv 3,2) dei servi di Dio e dell'Agnello (Ap 3,12; Ap 7,3; Ap 14,1).

Ap 22,6:Poi mi disse: tutto il seguito appare come epilogo. E una specie di conversazione fra l'angelo (o Gesù) e il veggente, commento alle visioni riportate nel libro e all'uso che bisogna farne. La maggior parte delle espressioni si trova già disseminata nel libro. La finale (vv 16-20) è nettamente attribuita a Gesù.

Ap 22,11:Il perverso continui pure a essere perverso: qualunque sia la condotta dell'uomo, il piano divino si compirà.

Ap 22,14:nella città: Gerusalemme, descritta in Ap 21,9s .

Ap 22,17:Lo Spirito e la sposa: lo Spirito presente nella chiesa, sposa del Cristo (Ap 21,2; Ap 21,9-10), le ispira questo richiamo che corrisponde al messaggio del libro. - Vieni!: questa supplica si rivolge al Signore Gesù (v 20): è il Maranà tha che si ripeteva durante le riunioni liturgiche (1Cor 16,22) per esprimere l'attesa impaziente della parusia (vedere 1Ts 5,1+).

Ap 22,18:Dichiaro: schema molto antico (Dt 4,2; Dt 13,1; Pr 30,6 ; cf. Qo 3,14) per proteggere uno scritto sacro da ogni falsificazione.

Ap 22,20:Gesù conferma che la sua venuta è prossima (vv 7.12 e già Ap 1,3; Ap 1,7 , ecc.); il suo si risponde al richiamo della chiesa e dei credenti. L' Amen di questi (Rm 1,25+) esprime il desiderio e la fede gioiosa.

Ap 22,21:sia con tutti voi: con volg.; la maggior parte dei mss ha: «con tutti i santi»; S e altri leggono: «con i santi»; BJ, con A, traduce: «con tutti».