Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Apocalisse 12


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1Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle.2Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto.3Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi;4la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato.5Essa partorì un figlio maschio, destinato a 'governare' tutte 'le nazioni con scettro di ferro', e il figlio fu subito rapito verso Dio e verso il suo trono.6La donna invece fuggì nel deserto, ove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni.
7Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli,8ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo.9Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli.10Allora udii una gran voce nel cielo che diceva:

"Ora si è compiuta
la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo,
poiché è stato precipitato
l'accusatore dei nostri fratelli,
colui che li accusava davanti al nostro Dio
giorno e notte.
11Ma essi lo hanno vinto
per mezzo del sangue dell'Agnello
e grazie alla testimonianza del loro martirio;
poiché hanno disprezzato la vita
fino a morire.
12Esultate, dunque, o cieli,
e voi che abitate in essi.
Ma guai a voi, terra e mare,
perché il diavolo è precipitato sopra di voi
pieno di grande furore,
sapendo che gli resta poco tempo".
13Or quando il drago si vide precipitato sulla terra, si avventò contro la donna che aveva partorito il figlio maschio.14Ma furono date alla donna le due ali della grande aquila, per volare nel deserto verso il rifugio preparato per lei per esservi nutrita per un tempo, due tempi e la metà di un tempo lontano dal serpente.15Allora il serpente vomitò dalla sua bocca come un fiume d'acqua dietro alla donna, per farla travolgere dalle sue acque.16Ma la terra venne in soccorso alla donna, aprendo una voragine e inghiottendo il fiume che il drago aveva vomitato dalla propria bocca.
17Allora il drago si infuriò contro la donna e se ne andò a far guerra contro il resto della sua discendenza, contro quelli che osservano i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù.
18E si fermò sulla spiaggia del mare.

Note:

Ap 12-14:I cc Ap 12-14 , che fanno seguito alle descrizioni dei preludi della fine del mondo, presentano sotto altre forme la lotta attuale del drago e dell'Agnello. Il c 12 combina gli elementi di due visioni distinte: il combattimento del drago contro la donna e la sua discendenza (vv 1-6 e 13-17); il combattimento di Michele contro il drago (vv 7-12).

Ap 12,1:Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna: la scena corrisponde a Gen 3,15-16 . La donna partorisce nel dolore (v 2) colui che sarà il Messia (v 5). Satana la tenta (v 9; cf. Ap 20,2), perseguita lei e la sua discendenza (vv 6.13.17) . La donna rappresenta il popolo santo dei tempi messianici (Is 54; Is 60; Is 66,7; Mi 4,9-10) e quindi la chiesa in lotta. Forse Giovanni pensa anche a Maria, nuova Eva, la figlia di Sion, che ha dato vita al Messia (cf. Gv 19,27+).

Ap 12,3:E' Satana (cf. v 9 e Ap 20,2) che i LXX traducono «diavolo». Il termine ebraico significa propriamente «accusatore» (cf. v 10 e Zc 3,1-2 e vedere Gb 1,6+). Nella tradizione giudaica, il serpente o drago simboleggiava la potenza del male, ostile a Dio e al suo popolo, e che Dio doveva distruggere alla fine dei tempi (cf. Gb 3,8+ e Gb 7,12+).

Ap 12,4:La sua coda trascinava giù: allusione alla caduta degli angeli cattivi, trascinati da Satana.

Ap 12,5:partorì un figlio maschio: è il Messia, considerato sia nella sua realtà personale che come testa o capo del nuovo Israele (cf. il «figlio dell'uomo» di Dn 7,13 o il «servo di Jahve» in Is 42,1+). - e il figlio fu subito rapito verso Dio: allusione all'ascensione e al trionfo del Cristo, che provocherà la caduta del drago. Il trionfo del bambino è qui evocato subito dopo la nascita.

Ap 12,6:La donna... fuggì nel deserto: rifugio tradizionale dei perseguitati, nell'AT (cf. Es 2,15; 1Re 19,3s; 1Mac 2,29-30). La chiesa deve fuggire lontano dal mondo e nutrirsi della vita divina (cf. Es 16; 1Re 17,4; 1Re 17,6; 1Re 19,5-8; Mt 4,3-4; Mt 14,13-21). Essa vi soggiornerà tre anni e mezzo (v 14; Ap 11,2-3+).

Ap 12,7:Michele: secondo la tradizione giudaica (Dn 10,12-21; Dn 12,1), è il campione di Dio. Il suo nome vuol dire: «Chi (è) come Dio?».

Ap 12,14:un tempo, due tempi e la metà di un tempo: tre anni e mezzo (cf. Ap 11,3+).

Ap 12,15:Satana sta per lanciare l'impero romano, come un fiume (cf. Is 8,7-8), per inghiottire la chiesa (cf. Ap 13).

Ap 12,17:quelli che osservano i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù: duplice segno distintivo dei fedeli (Ap 14,1 ; cf. Ap 14,12; Ap 20,4 ; già Ap 1,1; Ap 1,9 e Rm 8,29).

Ap 12,18:E si fermò: con C, vet. Lat., volg., ecc.; BJ, con altre testimonianze, legge: «mi fermai» e lega il versetto al c 13.