Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Apocalisse 14


font
BIBBIA CEI 1974BIBBIA MARTINI
1 Poi guardai ed ecco l'Agnello ritto sul monte Sion e insieme centoquarantaquattromila persone che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo.1 Ed ecco che io vidi l'Agnello, che stava sul monte di Sion, e con esso cento quarantaquattro mila persone, le quali avevano scritto sulle loro fronti il nome di lui, e il nome del Padre di lui.
2 Udii una voce che veniva dal cielo, come un fragore di grandi acque e come un rimbombo di forte tuono. La voce che udii era come quella di suonatori di arpa che si accompagnano nel canto con le loro arpe.2 E udii una voce dal cielo, come romore di molte acque, e come romore di gran tuono: e la voce, che udii, quasi di citaristi, che suonavano le loro cetere.
3 Essi cantavano un cantico nuovo davanti al trono e davanti ai quattro esseri viventi e ai vegliardi. E nessuno poteva comprendere quel cantico se non i centoquarantaquattromila, i redenti della terra.3 E cantavano come un nuovo cantico dinanzi al trono, e dinanzi ai quattro animali, e seniori; e nissuno poteva imparare quel cantico, se non que' cento quarantaquattro mila, i quali furono comperati di sopra la terra.
4 Questi non si sono contaminati con donne, sono infatti vergini e seguono l'Agnello dovunque va. Essi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l'Agnello.4 Questi son quelli, che non si sono macchiati con donne: perché sono vergini. Questi seguon l'Agnello, dovunque vada. Questi furon comperati di tra gli uomini primizie a Dio, e all'Agnello,
5 Non fu trovata menzogna sulla loro bocca; sono senza macchia.

5 Nè si è trovata menzogna nella lor bocca: imperocché sono scevri di macchia dinanzi al trono di Dio.
6 Poi vidi un altro angelo che volando in mezzo al cielo recava un vangelo eterno da annunziare agli abitanti della terra e ad ogni nazione, razza, lingua e popolo.6 E vidi un altr'Angelo, che volava per mezzo il cielo, che aveva l'evangelio eterno, affin d'evangelizzare gli abitatori della terra, e qualunque nazione, e tribù, e lingua, e popolo:
7 Egli gridava a gran voce:

"Temete Dio e dategli gloria,
perché è giunta l'ora del suo giudizio.
Adorate colui che ha fatto
il cielo e la terra,
il mare e le sorgenti delle acque".

7 E diceva ad alta voce: temete Dio, e onoratelo, perché è giunto il tempo del suo giudizio: e adorate lui, che fece il cielo, e la terra, e il mare, e le fonti dell'acque.
8 Un secondo angelo lo seguì gridando:

"È caduta, è caduta
Babilonia la grande,
quella che ha abbeverato tutte le genti
col vino del furore della sua fornicazione".

8 E un altr' Angelo seguitò, e disse: è caduta, è caduta quella gran Babilonia, la quale col vino d'ira di sua fornicazione ha abbeverato tutte le genti.
9 Poi, un terzo angelo li seguì gridando a gran voce: "Chiunque adora la bestia e la sua statua e ne riceve il marchio sulla fronte o sulla mano,9 E un terzo Angelo venne dopo di quelli, dicendo ad alta voce: chi avrà adorato la bestia, e la sua immagine, e avranne ricevuto il carattere nella sua fronte, o nella sua mano:
10 berrà il vino dell'ira di Dio che è versato puro nella coppa della sua ira e sarà torturato con fuoco e zolfo al cospetto degli angeli santi e dell'Agnello.10 Anche questi beverà del vino dell'ira di Dio, mescolato col vino schietto nel calice dell'ira di lui, e sarà tormentato con fuoco, e zolfo nel cospetto de' santi Angeli, e nel cospetto dell'Agnello:
11 Il fumo del loro tormento salirà per i secoli dei secoli, e non avranno riposo né giorno né notte quanti adorano la bestia e la sua statua e chiunque riceve il marchio del suo nome".11 E il fumo de' loro tormenti si alzerà ne' secoli de' secoli: e non hanno riposo né dì, né notte quei, che adoraron la bestia, e la sua immagine, e chi avrà ricevuto il carattere del nome di essa.
12 Qui appare la costanza dei santi, che osservano i comandamenti di Dio e la fede in Gesù.
12 Qui sta la pazienza de' santi, i quali osservano i precetti di Dio, e la fede di Gesù.
13 Poi udii una voce dal cielo che diceva: "Scrivi: Beati d'ora in poi, i morti che muoiono nel Signore. Sì, dice lo Spirito, riposeranno dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono".

13 E udii voce dal cielo, che dissemi: scrivi: beati i morti, che muoiono nel Signore. D'ora in poi già dice lo Spirito, che riposino dalle loro fatiche: attesoché van dietro ad essi le opere loro.
14 Io guardai ancora ed ecco una nube bianca e sulla nube uno stava seduto, simile a un Figlio d'uomo; aveva sul capo una corona d'oro e in mano una falce affilata.14 E mirai: ed ecco una candida nuvola, e sopra la nuvola sedeva uno simile al figliuolo dell'uomo, che aveva sulla sua testa una corona d'oro, e nella sua mano una falce acuta.
15 Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a gran voce a colui che era seduto sulla nube: "Getta la tua falce e mieti; è giunta l'ora di mietere, perché la messe della terra è matura".15 E un altr' Angelo uscì dal tempio, gridando ad alta voce a colui, che sedea sopra la nuvola: gira la tua falce, e mieti, perché è giunta l'ora di mietere, mentre la messe della terra è secca.
16 Allora colui che era seduto sulla nuvola gettò la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta.
16 E quegli, che sedea sulla nuvola, menò in giro la sua falce sulla terra, e fu mietuta la terra.
17 Allora un altro angelo uscì dal tempio che è nel cielo, anch'egli tenendo una falce affilata.17 E un altr' Angelo uscì dal tempio, che è nel cielo, che avea anch' egli una acuta falce.
18 Un altro angelo, che ha potere sul fuoco, uscì dall'altare e gridò a gran voce a quello che aveva la falce affilata: "Getta la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perché le sue uve sono mature".18 E un altr' Angelo uscì dall'altare, che aveva balìa sopra il fuoco: e gridò ad alta voce a quello, che aveva la falce acuta, dicendo: mena l'acuta tua falce, e vendemmia i grappoli della vigna della terra: perché le uve di lei son mature.
19 L'angelo gettò la sua falce sulla terra, vendemmiò la vigna della terra e gettò l'uva nel grande tino dell'ira di Dio.19 E menò l'Angelo l'acuta sua falce sopra la terra, e vendemmiò la vigna della terra, e (la vendemmia) gettò nel lago grande dell'ira di Dio:
20 Il tino fu pigiato fuori della città e dal tino uscì sangue fino al morso dei cavalli, per una distanza di duecento miglia.20 E il lago fu pigiato fuora della citta, e uscì sangue dal lago fino alla briglia de' cavalli per mille secento stadi.