Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Giovanni 13


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1Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.2Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo,3Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava,4si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita.5Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui si era cinto.6Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: "Signore, tu lavi i piedi a me?".7Rispose Gesù: "Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo".8Gli disse Simon Pietro: "Non mi laverai mai i piedi!". Gli rispose Gesù: "Se non ti laverò, non avrai parte con me".9Gli disse Simon Pietro: "Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!".10Soggiunse Gesù: "Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti".11Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: "Non tutti siete mondi".
12Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: "Sapete ciò che vi ho fatto?13Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono.14Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri.15Vi ho dato infatti l'esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi.16In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un apostolo è più grande di chi lo ha mandato.17Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica.18Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma si deve adempiere la Scrittura: 'Colui che mangia il pane con me, ha levato contro di me il suo calcagno'.19Ve lo dico fin d'ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono.20In verità, in verità vi dico: Chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato".
21Dette queste cose, Gesù si commosse profondamente e dichiarò: "In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà".22I discepoli si guardarono gli uni gli altri, non sapendo di chi parlasse.23Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù.24Simon Pietro gli fece un cenno e gli disse: "Di', chi è colui a cui si riferisce?".25Ed egli reclinandosi così sul petto di Gesù, gli disse: "Signore, chi è?".26Rispose allora Gesù: "È colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò". E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone.27E allora, dopo quel boccone, satana entrò in lui. Gesù quindi gli disse: "Quello che devi fare fallo al più presto".28Nessuno dei commensali capì perché gli aveva detto questo;29alcuni infatti pensavano che, tenendo Giuda la cassa, Gesù gli avesse detto: "Compra quello che ci occorre per la festa", oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri.30Preso il boccone, egli subito uscì. Ed era notte.

31Quand'egli fu uscito, Gesù disse: "Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e anche Dio è stato glorificato in lui.32Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.33Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete, ma come ho già detto ai Giudei, lo dico ora anche a voi: dove vado io voi non potete venire.34Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri.35Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri".
36Simon Pietro gli dice: "Signore, dove vai?". Gli rispose Gesù: "Dove io vado per ora tu non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi".37Pietro disse: "Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!".38Rispose Gesù: "Darai la tua vita per me? In verità, in verità ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte".

Note:

Gv 13,1:la sua ora di passare da questo mondo al Padre: una tradizione giudaica interpretava la parola «pasqua» (cf. Es 12,11+) nel senso di «passaggio», con riferimento al passaggio del mar Rosso (Es 14). Il Cristo (e noi con lui) sta per «passare» da questo mondo, prigioniero del peccato, verso il Padre, la terra promessa (cf. Gv 1,21+; Gv 11,55+). - dopo aver amato i suoi: per la prima volta, Giovanni mette esplicitamente la vita e la morte di Gesù sotto il segno del suo amore per gli uomini. E' come un segreto la cui piena rivelazione è riservata agli ultimi istanti (Gv 13,34-15,9; Gv 13,13; Gv 17,23; 1Gv 3,16; Rm 8,35; Gal 2,20; Ef 3,19; Ef 5,2; Ef 5,25). - li amò sino alla fine: sino all'estremo dell'amore.

Gv 13,2:Mentre cenavano: con B, S e altri; D, vet. lat., volg. ecc. leggono: «dopo la cena».

Gv 13,2:quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota... di tradirlo: con D, vet. lat., sir. e altri, S, B, volg. hanno: «quando già il diavolo aveva messo in (nel suo?) cuore che Giuda Iscariota lo tradisse». Altre varianti: «essendo Satana entrato nel cuore di Giuda perché lo tradisse» oppure «essendosi messo nel cuore...». - La passione è un dramma in cui si trova impegnato il mondo invisibile: dietro gli uomini agisce la potenza diabolica (cf. Gv 6,70s; Gv 8,44; Gv 12,31; Gv 13,27; Gv 16,11; Ap 12,4; Ap 12,17; Ap 13,2; Lc 22,3; 1Cor 2,8).

Gv 13,5:cominciò a lavare i piedi dei discepoli: tenuta e funzione caratteristiche dello schiavo (cf. 1Sam 25,41).

Gv 13,8:non avrai parte con me: semitismo; non comprendendo lo spirito del maestro, Pietro si esclude da ogni comunicazione con lui, da ogni partecipazione alla sua opera e alla sua gloria.

Gv 13,10:se non i piedi: con la maggior parte dei testimoni; BJ, con S e molte testimonianze, omette. - è tutto mondo: Pietro ha capito la risposta di Gesù (v 8) in senso materiale, come se inaugurasse un rito di purificazione. Gesù replica che questa purificazione è acquisita grazie al suo sacrificio (cf. Gv 15,2-3; 1Gv 1,7; Eb 10,22). Egli darà il senso del suo gesto di ora nei vv 12-15. - voi siete mondi: la stessa parola significa in greco: pulito e puro.

Gv 13,14:dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri: rendervi i servizi di un'umile carità.

Gv 13,19:Il tradimento di Giuda e la morte di Gesù dovranno rafforzare la fede dei discepoli, manifestando la scienza divina di Gesù e la verità delle Scritture.

Gv 13,26:colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò: non si tratta qui dell'eucarestia. Tuttavia, il confronto tra Gv 13,2; Gv 13,18 e Gv 6,64 sembra indicare un rapporto tra la sua istituzione e il tradimento di Giuda (cf. Lc 22,21).

Gv 13,31ss:L'episodio della lavanda dei piedi e i discorsi che l'accompagnano formano un preludio a lunghe conversazioni di Gesù coi suoi discepoli. Nella forma attuale, i cc 13-17 raggruppano insegnamenti dati forse in altre occasioni. Il c 16, molto complesso, non darebbe una nuova versione delle parole di Gesù del c 14? Riferendole qui, Giovanni intende mostrare il senso profondo di tutta la vita di Gesù nel momento in cui passa dalla sua esistenza terrena a quella celeste.

Gv 13,31:Ora: la passione è già cominciata, poiché Giuda, spinto da Satana, è uscito; Gesù celebra già il suo trionfo come compiuto (cf. Gv 16,33).

Gv 13,32:Se Dio è stato glorificato in lui: omesso dai testimoni più antichi. - da parte sua: Dio, il Padre, glorificherà il Figlio dell'uomo prendendolo con sé nella gloria (cf. Gv 17,5; Gv 17,22; Gv 17,24).

Gv 13,33:come ho già detto ai giudei: la glorificazione di Gesù è legata alla sua partenza. Per i giudei, la separazione sarà definitiva (Gv 8,21); per i discepoli, momentanea (Gv 14,2-3). - dove vado io voi non potete venire: se non con la morte (cf. v 36; Gv 21,19; Gv 21,22s).

Gv 13,34:Vi do un comandamento nuovo: cf. Mt 25,31-46 . All'idea della «partenza» del Cristo (v 33), che prepara l'annunzio del rinnegamento di Pietro (vv 36-38), l'evangelista collega il precetto dell'amore (vv 34-35), testamento del Cristo. Questo precetto, già presente nella legge mosaica, è «nuovo» per la perfezione a cui Gesù lo porta, e perché costituisce come il segno distintivo dei tempi nuovi, inaugurati e rivelati attraverso la morte di Gesù.

Gv 13,36:mi seguirai più tardi: annunzio velato del martirio di Pietro.

Gv 13,37:Signore: BJ, con S, volg. e altri omette.