Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 15


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BIBBIA CEI 1974NOVA VULGATA
1 Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo.1 Erant autem appropinquan tes ei omnes publicani et pec catores, utaudirent illum.
2 I farisei e gli scribi mormoravano: "Costui riceve i peccatori e mangia con loro".2 Et murmurabant pharisaei et scribae dicentes: “ Hicpeccatores recipit et manducat cum illis ”.
3 Allora egli disse loro questa parabola:

3 Et ait ad illos parabolam istamdicens:
4 "Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova?4 “ Quis ex vobis homo, qui habet centum oves et si perdiderit unam exillis, nonne dimittit nonaginta novem in deserto et vadit ad illam, quaeperierat, donec inveniat illam?
5 Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento,5 Et cum invenerit eam, imponit in umeros suosgaudens
6 va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta.6 et veniens domum convocat amicos et vicinos dicens illis: “Congratulaminimihi, quia inveni ovem meam, quae perierat”.
7 Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione.

7 Dico vobis: Ita gaudium erit incaelo super uno peccatore paenitentiam agente quam super nonaginta novem iustis,qui non indigent paenitentia.
8 O quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna e spazza la casa e cerca attentamente finché non la ritrova?8 Aut quae mulier habens drachmas decem, si perdiderit drachmam unam, nonneaccendit lucernam et everrit domum et quaerit diligenter, donec inveniat?
9 E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta.9 Etcum invenerit, convocat amicas et vicinas dicens: “Congratulamini mihi, quiainveni drachmam, quam perdideram”.
10 Così, vi dico, c'è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte".

10 Ita dico vobis: Gaudium fit coramangelis Dei super uno peccatore paenitentiam agente ”.
11 Disse ancora: "Un uomo aveva due figli.11 Ait autem: “ Homo quidam habebat duos filios.
12 Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze.12 Et dixit adulescentior exillis patri: “Pater, da mihi portionem substantiae, quae me contingit”. Etdivisit illis substantiam.
13 Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto.13 Et non post multos dies, congregatis omnibus,adulescentior filius peregre profectus est in regionem longinquam et ibidissipavit substantiam suam vivendo luxuriose.
14 Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.14 Et postquam omniaconsummasset, facta est fames valida in regione illa, et ipse coepit egere.
15 Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci.15 Et abiit et adhaesit uni civium regionis illius, et misit illum in villam suam,ut pasceret porcos;
16 Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava.16 et cupiebat saturari de siliquis, quas porci manducabant,et nemo illi dabat.
17 Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame!17 In se autem reversus dixit: “Quanti mercennarii patrismei abundant panibus, ego autem hic fame pereo.
18 Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te;18 Surgam et ibo ad patrem meumet dicam illi: Pater, peccavi in caelum et coram te
19 non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni.19 et iam non sum dignusvocari filius tuus; fac me sicut unum de mercennariis tuis”.
20 Partì e si incamminò verso suo padre.
Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.
20 Et surgensvenit ad patrem suum.
Cum autem adhuc longe esset, vidit illum pater ipsius et misericordia motus estet accurrens cecidit supra collum eius et osculatus est illum.
21 Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio.21 Dixitque eifilius: “Pater, peccavi in caelum et coram te; iam non sum dignus vocarifilius tuus”.
22 Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi.22 Dixit autem pater ad servos suos: “Cito proferte stolamprimam et induite illum et date anulum in manum eius et calceamenta in pedes
23 Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa,23 et adducite vitulum saginatum, occidite et manducemus et epulemur,
24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.
24 quia hicfilius meus mortuus erat et revixit, perierat et inventus est”. Et coeperuntepulari.
25 Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze;25 Erat autem filius eius senior in agro et, cum veniret et appropinquaretdomui, audivit symphoniam et choros
26 chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò.26 et vocavit unum de servis et interrogavitquae haec essent.
27 Il servo gli rispose: È tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo.27 Isque dixit illi: “Frater tuus venit, et occidit patertuus vitulum saginatum, quia salvum illum recepit”.
28 Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo.28 Indignatus est autem etnolebat introire. Pater ergo illius egressus coepit rogare illum.
29 Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici.29 At illerespondens dixit patri suo: “Ecce tot annis servio tibi et numquam mandatumtuum praeterii, et numquam dedisti mihi haedum, ut cum amicis meis epularer;
30 Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso.30 sed postquam filius tuus hic, qui devoravit substantiam tuam cum meretricibus,venit, occidisti illi vitulum saginatum”.
31 Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo;31 At ipse dixit illi: “Fili, tu semper mecum es, et omnia mea tua sunt;
32 ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato".32 epulari autem et gaudere oportebat, quia frater tuus hic mortuus erat etrevixit, perierat et inventus est” ”.