Ezechiele 12
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BIBBIA CEI 1974 | VULGATA |
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1 Questa parola del Signore mi fu riferita: | 1 Et factus est sermo Domini ad me, dicens : |
2 "Figlio dell'uomo, tu abiti in mezzo a una genìa di ribelli, che hanno occhi per vedere e non vedono, hanno orecchi per udire e non odono, perché sono una genìa di ribelli. | 2 Fili hominis, in medio domus exasperantis tu habitas : qui oculos habent ad videndum, et non vident, et aures ad audiendum, et non audiunt : quia domus exasperans est. |
3 Tu, figlio dell'uomo, fa' il tuo bagaglio da deportato e, di giorno davanti ai loro occhi, prepàrati a emigrare; emigrerai dal luogo dove stai verso un altro luogo, davanti ai loro occhi: forse comprenderanno che sono una genìa di ribelli. | 3 Tu ergo, fili hominis, fac tibi vasa transmigrationis, et transmigrabis per diem coram eis. Transmigrabis autem de loco tuo ad locum alterum in conspectu eorum, si forte aspiciant, quia domus exasperans est : |
4 Prepara di giorno il tuo bagaglio, come il bagaglio d'un esiliato, davanti ai loro occhi; uscirai però al tramonto, davanti a loro, come partirebbe un esiliato. | 4 et efferes foras vasa tua quasi vasa transmigrantis per diem in conspectu eorum : tu autem egredieris vespere coram eis, sicut egreditur migrans. |
5 Fa' alla loro presenza un'apertura nel muro ed esci di lì. | 5 Ante oculos eorum perfode tibi parietem, et egredieris per eum. |
6 Mettiti alla loro presenza il bagaglio sulle spalle ed esci nell'oscurità: ti coprirai la faccia in modo da non vedere il paese, perché io ho fatto di te un simbolo per gli Israeliti". | 6 In conspectu eorum in humeris portaberis ; in caligine effereris : faciem tuam velabis, et non videbis terram, quia portentum dedi te domui Israël. |
7 Io feci come mi era stato comandato: preparai di giorno il mio bagaglio come il bagaglio d'un esiliato e sul tramonto feci un foro nel muro con le mani, uscii nell'oscurità e mi misi il bagaglio sulle spalle sotto i loro occhi. | 7 Feci ergo sicut præceperat mihi Dominus : vasa mea protuli quasi vasa transmigrantis per diem, et vespere perfodi mihi parietem manu : et in caligine egressus sum, in humeris portatus in conspectu eorum. |
8 Al mattino mi fu rivolta questa parola del Signore: | 8 Et factus est sermo Domini mane ad me, dicens : |
9 "Figlio dell'uomo, non t'ha chiesto il popolo d'Israele, quella genìa di ribelli, che cosa stai facendo? | 9 Fili hominis, numquid non dixerunt ad te domus Israël, domus exasperans : Quid tu facis ? |
10 Rispondi loro: Così dice il Signore Dio: Quest'oracolo è per il principe di Gerusalemme e per tutti gli Israeliti che vi abitano. | 10 Dic ad eos : Hæc dicit Dominus Deus : Super ducem onus istud, qui est in Jerusalem, et super omnem domum Israël, quæ est in medio eorum. |
11 Tu dirai: Io sono un simbolo per voi; infatti quello che ho fatto a te, sarà fatto a loro; saranno deportati e andranno in schiavitù. | 11 Dic : Ego portentum vestrum : quomodo feci, sic fiet illis : in transmigrationem et in captivitatem ibunt. |
12 Il principe, che è in mezzo a loro si caricherà il bagaglio sulle spalle, nell'oscurità, e uscirà per la breccia che verrà fatta nel muro per farlo partire; si coprirà il viso, per non vedere con gli occhi il paese. | 12 Et dux qui est in medio eorum, in humeris portabitur ; in caligine egredietur : parietem perfodient, ut educant eum ; facies ejus operietur, ut non videat oculo terram. |
13 Ma io tenderò la mia rete contro di lui ed egli rimarrà preso nei miei lacci: lo condurrò in Babilonia, nel paese dei Caldei, ma egli non la vedrà e là morirà. | 13 Et extendam rete meum super eum, et capietur in sagena mea : et adducam eum in Babylonem, in terram Chaldæorum, et ipsam non videbit : ibique morietur. |
14 Disperderò ad ogni vento quanti sono intorno a lui, le sue guardie e tutte le sue truppe, e snuderò dietro a loro la spada. | 14 Et omnes qui circa eum sunt, præsidium ejus, et agmina ejus, dispergam in omnem ventum, et gladium evaginabo post eos. |
15 Allora sapranno che io sono il Signore, quando li avrò dispersi fra le genti e li avrò disseminati in paesi stranieri. | 15 Et scient quia ego Dominus, quando dispersero illos in gentibus, et disseminavero eos in terris. |
16 Tuttavia ne risparmierò alcuni, superstiti alla spada, alla fame e alla peste, perché raccontino tutte le loro scelleratezze alle genti fra le quali andranno e anch'esse sappiano che io sono il Signore". | 16 Et relinquam ex eis viros paucos a gladio, et fame, et pestilentia, ut enarrent omnia scelera eorum in gentibus ad quas ingredientur, et scient quia ego Dominus. |
17 Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: | 17 Et factus est sermo Domini ad me, dicens : |
18 "Figlio dell'uomo, mangia il pane con paura e bevi l'acqua con trepidazione e con angoscia. | 18 Fili hominis, panem tuum in conturbatione comede, sed et aquam tuam in festinatione et mœrore bibe. |
19 Al popolo del paese dirai: Così dice il Signore Dio agli abitanti di Gerusalemme, al paese d'Israele: Mangeranno il loro pane nell'angoscia e berranno la loro acqua nella desolazione, perché la loro terra sarà spogliata della sua abbondanza per l'empietà di tutti i suoi abitanti. | 19 Et dices ad populum terræ : Hæc dicit Dominus Deus ad eos qui habitant in Jerusalem, in terra Israël : Panem suum in sollicitudine comedent, et aquam suam in desolatione bibent : ut desoletur terra a multitudine sua, propter iniquitatem omnium qui habitant in ea. |
20 Le città popolose saranno distrutte e la campagna ridotta a un deserto: saprete che io sono il Signore". | 20 Et civitates quæ nunc habitantur, desolatæ erunt, terraque deserta, et scietis quia ego Dominus. |
21 Mi fu ancora rivolta questa parola del Signore: | 21 Et factus est sermo Domini ad me, dicens : |
22 "Figlio dell'uomo, che cos'è questo proverbio che si va ripetendo nel paese di Israele: Passano i giorni e ogni visione svanisce? | 22 Fili hominis, quod est proverbium istud vobis in terra Israël, dicentium : In longum differentur dies, et peribit omnis visio ? |
23 Ebbene, riferisci loro: Così dice il Signore Dio: Farò cessare questo proverbio e non si sentirà più ripetere in Israele; anzi riferisci loro: Si avvicinano i giorni in cui si avvererà ogni visione. | 23 Ideo dic ad eos : Hæc dicit Dominus Deus : Quiescere faciam proverbium istud, neque vulgo dicetur ultra in Israël : et loquere ad eos quod appropinquaverint dies, et sermo omnis visionis. |
24 Infatti non ci sarà più visione falsa, né predizione fallace in mezzo agli Israeliti, | 24 Non enim erit ultra omnis visio cassa, neque divinatio ambigua in medio filiorum Israël : |
25 perché io, il Signore, parlerò e attuerò senza indugio la parola che ho detta. Anzi, ai vostri giorni, o genìa di ribelli, pronunzierò una parola e l'attuerò: parola del Signore Dio". | 25 quia ego Dominus loquar, et quodcumque locutus fuero verbum, fiet, et non prolongabitur amplius : sed in diebus vestris, domus exasperans, loquar verbum, et faciam illud, dicit Dominus Deus. |
26 Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: | 26 Et factus est sermo Domini ad me, dicens : |
27 "Figlio dell'uomo, ecco, gli Israeliti van dicendo: La visione che costui vede è per i giorni futuri; costui predice per i tempi lontani. | 27 Fili hominis, ecce domus Israël dicentium : Visio quam hic videt, in dies multos et in tempora longa iste prophetat. |
28 Ebbene, riferisci loro: Dice il Signore Dio: Non sarà ritardata più a lungo ogni mia parola: la parola che dirò l'eseguirò. Oracolo del Signore Dio". | 28 Propterea dic ad eos : Hæc dicit Dominus Deus : Non prolongabitur ultra omnis sermo meus : verbum quod locutus fuero, complebitur, dicit Dominus Deus. |