Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Ezechiele 11


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1Uno spirito mi sollevò e mi trasportò alla porta orientale del tempio che guarda a oriente; ed ecco davanti alla porta vi erano venticinque uomini e in mezzo a loro vidi Iazanià figlio d'Azzùr, e Pelatìa figlio di Benaià, capi del popolo.2Il Signore mi disse: "Figlio dell'uomo, questi sono gli uomini che tramano il male e danno consigli cattivi in questa città;3sono coloro che dicono: Non in breve tempo si costruiscon le case: questa città è la pentola e noi siamo la carne.4Per questo profetizza contro di loro, profetizza, figlio dell'uomo".
5Lo spirito del Signore venne su di me e mi disse: "Parla, dice il Signore: Così avete detto, o Israeliti, e io conosco ciò che vi passa per la mente.6Voi avete moltiplicato i morti in questa città, avete riempito di cadaveri le sue strade.7Per questo così dice il Signore Dio: I cadaveri che avete gettati in mezzo a essa sono la carne, e la città è la pentola. Ma io vi scaccerò.8Avete paura della spada e io manderò la spada contro di voi, dice il Signore Dio!9Vi scaccerò dalla città e vi metterò in mano agli stranieri e farò giustizia su di voi.10Cadrete di spada: sulla frontiera d'Israele io vi giudicherò e saprete che io sono il Signore.11La città non sarà per voi la pentola e voi non ne sarete la carne! Sulla frontiera di Israele vi giudicherò:12allora saprete che io sono il Signore, di cui non avete eseguito i comandi né osservate le leggi, mentre avete agito secondo i costumi delle genti vicine".
13Non avevo finito di profetizzare quando Pelatìa figlio di Benaià cadde morto. Io mi gettai con la faccia a terra e gridai con tutta la voce: "Ah! Signore Dio, vuoi proprio distruggere quanto resta d'Israele?".

14Allora mi fu rivolta questa parola del Signore:15"Figlio dell'uomo, ai tuoi fratelli, ai deportati con te, a tutta la casa d'Israele gli abitanti di Gerusalemme vanno dicendo: Voi andate pure lontano dal Signore: a noi è stata data in possesso questa terra.16Di' loro dunque: Dice il Signore Dio: Se li ho mandati lontano fra le genti, se li ho dispersi in terre straniere, sarò per loro un santuario per poco tempo nelle terre dove hanno emigrato.17Riferisci: Così dice il Signore Dio: Vi raccoglierò in mezzo alle genti e vi radunerò dalle terre in cui siete stati dispersi e a voi darò il paese d'Israele.18Essi vi entreranno e vi elimineranno tutti i suoi idoli e tutti i suoi abomini.19Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro; toglierò dal loro petto il cuore di pietra e darò loro un cuore di carne,20perché seguano i miei decreti e osservino le mie leggi e li mettano in pratica; saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio.21Ma su coloro che seguono con il cuore i loro idoli e le loro nefandezze farò ricadere le loro opere, dice il Signore Dio".

22I cherubini allora alzarono le ali e le ruote si mossero insieme con loro mentre la gloria del Dio d'Israele era in alto su di loro.23Quindi dal centro della città la gloria del Signore si alzò e andò a fermarsi sul monte che è ad oriente della città.24E uno spirito mi sollevò e mi portò in Caldea fra i deportati, in visione, in spirito di Dio, e la visione che avevo visto disparve davanti a me.25E io raccontai ai deportati quanto il Signore mi aveva mostrato.

Note:

Ez 11,1-21:Questo passo deve essere collegato al c 8 (prima dell'annientamento della città), a meno che non sia un doppione di Ez 8,7s . La visione dell'uscita di Jahve dalla città (Ez 10,18-22) continua in Ez 11,22-23 .

Ez 11,2:Il Signore: con i LXX e sir., il TM omette.

Ez 11,3:Versetto di difficile interpretazione. Se si segue il greco leggendo la prima frase come una interrogazione, si può pensare che Ezechiele denunci la falsa sicurezza di coloro che credono di essere sfuggiti al disastro e pensano di insediarsi nella città. L'immagine della carne nella pentola, ripresa e sviluppata in Ez 24,1-4 , rappresenterebbe la falsa sicurezza di coloro che si credono ora al sicuro, come la carne protetta dalle fiamme. Conservando il TM, si vede invece la denunzia da parte di Ezechiele di un disfattismo estremista. Lo sviluppo dell'immagine della pentola, nei vv successivi, insisterebbe allora su questo pessimismo, annunziando tutte le disgrazie che comporterà la mancanza di fiducia (cf. v 8). Infine può trattarsi della reazione egoista di coloro che pensano di approfittare della situazione creata dalla prima deportaziorie: inutile costruire case, basta occupare quelle che sono state abbandonate; inutile ormai inquietarsi, la disgrazia non colpirà più coloro che hanno potuto rimanere a Gerusalemme. Comunque sia, Ezechiele ricorda che il pericolo non si è allontanato.

Ez 11,7:vi scaccerò: con le versioni; il TM ha: «vi scaccerà».

Ez 11,15:Gli abitanti di Gerusalemme, risparmiati dalla deportazione, si credevano la parte eletta del popolo. Già Geremia combatteva una simile presunzione annunziando (Ger 24) al contrario che gli esiliati sarebbero stati preferiti dal Signore. Ezechiele aggiunge che conta poco il possesso del tempio, perché Jahve stesso può essere «un santuario» per gli esiliati in terra straniera (cf. Ez 1,3+).

Ez 11,19:dentro di loro: con le versioni; il TM ha: «dentro di voi». - un cuore nuovo: con sir.; i LXX leggono: «un altro cuore»; BJ con il TM traduce: «un solo cuore» (cf. Ez 18,31; Ger 4,4+).

Ez 11,21:coloro che seguono con il cuore: con volg. e Targum; il TM ha: «verso il cuore che».

Ez 11,24-25:I vv 24-25 corrispondono a Ez 8,3 : il profeta, che era stato portato a Gerusalemme per avervi le visioni dei cc Ez 8-11 , è riportato dallo spirito al suo luogo d'esilio.